A Ferragosto sono stati staccati circa 500 biglietti d’entrata nel castello di Gorizia. E’ una buona notizia, anche se il paragone con l’anno precedente, nel mezzo dei lavori per la ristrutturazione del Borgo, lascia il tempo che trova. Quello che tuttavia colpisce è il ritornello relativo all’attrazione turistica “sempre più evidente” della città. Guardandola dall’alto dei colli circostanti o camminando tra le vie di Gorizia e Nova Gorica, ci si chiede come un territorio così ricco di storia – antica e soprattutto recente – di interesse urbanistico e di bellezza paesaggistica possa essere così poco conosciuto.
Una delle tante ipotesi: “puntando” sul turismo generico, il territorio goriziano non risulta interessante, dal momento che di castelli nei dintorni ce ne sono molti – e non quasi del tutto ricostruiti – e i centri storici di stile asburgico non si possono neppure contare. Andando in giro per il Nord Est, si incontrano diversi esempi virtuosi: Bolzano ha puntato su “Otzi”, l’uomo di Similaun e l’investimento – insieme alla pietas per un essere umano che sembra trasmetterci un messaggio da un tempo molto lontano – è perfettamente riuscito. La gente è composta in lunga fila, in attesa di poter entrare nel Museo Archeologico, nel contempo sotto i pittoreschi portici non si riesce neppure a camminare, tanto grande è la folla di turisti che li percorre. Trento si rilancia con il Muse (da non confondere con il Mose), avveniristico museo delle scienze che in meno di un anno totalizza da solo 500mila (!) ingressi a pagamento; il Mart della piccola Rovereto, pur in forte calo rispetto a qualche anno fa, si attesta intorno ai 150mila visitatori paganti (cioè più del doppio rispetto al risultato 2013 del castello di Gorizia).
Dunque? Dunque il “goriziano”, come lo chiamava Musig nel ‘700, riflettendo sui centri abitati delle valli dell’Isonzo e del Vipacco, dovrebbe “specializzarsi” in qualcosa che nessun altro ha. E c’è solo l’imbarazzo della scelta, per esempio, tra storia del Novecento, turismo slow (in Slovenia ormai la Soška pot “via dell’Isonzo”, consente un emozionante percorso a piedi dalle sorgenti fino alla città di Kobarid; l’attesa ciclabile sull’Isonzo lascia prevedere un grande successo) ed enogastronomia.
Perchè ciò non avviene e il centro attrattivo di Gorizia è ancora il suo “maniero”, al punto che per raggiungerlo si sono spesi (finora del tutto inutilmente, visto il ritardo di tre anni accumulato nei lavori) milioni e milioni di fondi pubblici per la costruzione dei fantasmagorici (nel senso che sono ancora fantasmi) ascensori?
Forse perché in realtà, al di là dei proclami e dei Gect, non si ha ancora voglia di fare i conti con il più recente passato. Meglio dimenticare le ferite e rivalutare i fasti e le memorie dell'”Antica Contea”. E continuare ad assistere al declino di una città che , cominciando dal suo sindaco, volendo “lasciar dormire la storia” si prepara a passare dal sonno alla fine.
ab
…Gorizia, un buon posto in cui morire.
500 per il Castello a ferragosto…
500.000 a Gorizia in 4 giorni a fine settembre per
GUSTI DI FRONTIERA?
La forza dei numeri …
e la loro stupida rilevanza …
nella logica del mercato!
Avanti così, Savoia!
Effettivamente – ben vedere – le manifestazioni culturali a Gorizia non mancherebbero…addirittura, nel mese di luglio si sono accavallate: La rassegna internazionale dei cori, "SEGHIZZI", nel settore una delle più complete al Mondo, subito dopo la rassegna AMIDEI, e – quasi contemporaneamente una rassegna di musica Jazz di alto livello ed una di musica classica/da camera.
C'era solo l'imbarazzo della scelta.
Purtroppo io non sono potuto andare ad alcuna di queste manifestazioni, il prossimo anno però cercherò di esserci e non so se quest'anno ci sia stato un considerevole afflusso di pubblico.
Ora avanti con il festival "nazional popolare" del folclore.
Ecco volevo dire che Gorizia, oltre che a Gusti Frontiera e alla "mitica" trattoria da Gianni, ci sono altre manifestazioni di un certo spessore, e anche ben pubblicizzate dalla cartellonistica stradale e nei locali pubblici, ma se la gente preferisce "ANDARE a "Gusti" che si può fare, andare a prenderla casa per casa a portarla al concerto Seghizzi o al festival del Jazz?
Non si tratta solo di logica dei numeri, ad esempio, anonimo delle 18.23, Tu sei andato alle manifestazioni di luglio a Gorizia?
saluti
mauro
A qualcuna si.
D'accordo questa non c'azzecca.
Ma oggi su IL PICCOLO è uscito per la terza volta in due settimane un articolo in cui si pubblicizza un progetto del Comune di Gorizia per la manutenzione delle aree comunali: per risolvere il problema dei disoccupati l'enorme cifra che è stata messa a disposizione è di 4.000 euro.
Siccome l'altro mese per la manutenzione di casa mia ho speso più di 8.000 euro, posso essere ospitato in questo blog del forum un paio di volte per farmi un po' di pubblicità?
PS