Tra una settimana, il 26 agosto, riprenderà ufficialmente il percorso del Forum per Gorizia. Sarà presentato il ricco programma culturale previsto per i mesi autunnali: importanti conferenze sul Novecento tenute da qualificati relatori, teatro per stranieri residenti a Gorizia, proposte per un turismo culturale e solidale. Inizierà a anche un serrato e si presume lungo confronto sul futuro del Forum. La domanda fondamentale è se valga la pena di riproporre il Forum per Gorizia come laboratorio politico in vista delle elezioni amministrative del 2017. L’esperienza maturata in questi anni, i numerosi incontri con le persone rappresentative di diversi ambiti della vita cittadina, la ri-fondazione culturale di alcuni settori… tutto ciò porta all’interrogativo sulla possibilità di un percorso di due anni e mezzo, finalizzato a farsi conoscere e a pubblicizzare le numerose concrete idee per il rilancio e per il futuro del territorio goriziano. In vista dell’appuntamento di martedì 26 si apre questo spazio sul blog, all’interno del quale già su può intraprendere una proficua discussione, sui “classici” temi dell’urbanistica, della cultura, dell’ambiente, del welfare, delle relazioni inter-nazionali: quali urgenze? quali proposte sulle quali riprendere con convinzione il dialogo?
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Di tutte le città che io conosco Gorizia è quella che fisicamente è messa peggio: strade e marciapiedi scassati, edifici e negozi lasciati vuoti, lavori e programmi pubblici inutili – condivisi da destra e da sinistra – che hanno portato la città in questo degrado e che bloccano sia i movimenti delle persone che lo sviluppo di nuove idee.
Eppure pare che i goriziani non se ne accorgano: alle ultime elezioni hanno votato per le stesse persone e si sono bevuti gli stessi programmi e le stesse idee che hanno portato la città in questo stato.
Come farà il forum a scrollare e a risvegliare i goriziani?
infatti non sarà il forum a scrollare i goriziani, ma i goriziani a fare fuori il forum, cosa che peraltro hanno già fatto votando compattamente a destra già al primo turno.
Ah, beh, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il capoluogo di provincia a pezzi, che litiga con il mondo intero!
lasciamo perdere questi goriziani di destra, essi sono come i giapponesi rimasti in qualche giungla, a fare una guerra che non c'è più. Magari alcuni di loro i più estremisti sono capaci di migrare verso il Donbass, o verso l'Isil o la Lybia.
Come allargare la partecipazione alle persone che appartengono ad altri clan e finora ci hanno "evitato"? Ecco la scommessa! E senza perdere, con questo, l'originalità delle proposte.
Vincere i sospetti, le paure, la non volontà del confronto … una bella sfida.
…e avanti così, guerra al forum e a tutti fino a che anche Gorizia, paraltro italiana, sarà fatta fuori completamente!
Hedy Epstein, sopravissuta all'olocausto, in arresto nel Missouri per le proteste in seguito alla morte del giovane di colore. Ha 90 anni! Quindi se lei sopravvive e lotta contro il razzismo e contro i bombardamenti israeliani, non sapremo noi cambiare radicalmente il nostro povero consiglio comunale? Qualche annetto davanti prima di arrivare ai 90 lo abbiamo ancora.
Ben venga un laboratorio di riflessione. Io circa un anno fa su Il Piccolo avevo proposto un Laboratorio Sinistro fra chi ci stava per prepararsi alla prossima tornata elettorale comunale. Non ho ricevuto risposta. Da qui la decisione di svincolarmi in maniera definitiva dalla politica troppo ingessata anche a sinistra dalle stesse persone, le quali alcune hanno fatto il loro tempo. Poi per quanto mi riguarda dopo 21 anni di politica attiva, due tornate comunali, una provinciale come candidato e due anni nel cdq di San Rocco Sant'Anna con il PRC, ho già dato abbastanza.
Tornando poi sul punto, la destra goriziana rischierà di vincere sempre, in quanto essendo prevalentemente fascista, basta cavalcare l'onda del rischio slavo-bolscevico per fare proseliti. La sinistra secondo me deve presentarsi unita in un unico cartello con 40 candidati presentabili e non una serie di liste in cui per poter aver poi il numero minimo di iscritti nelle stesse si metteva dentro di tutto e di più. 40 nomi di spessore di cultura e intelligenza i quali vengono poi proposti in percentuale dai partiti che potrebbero comporre la lista. SINISTRA DEMOCRATICA MULTICULTURALE POPOLARE, così non scontentiamo il Pd, il quale per la prossima festa nazionale de L'Unità invece di ricordare i 50 dalla morte di Togliatti, ricorderanno
i 60 di De Gasperi, e nemmeno la SSK che quando vede rosso sono peggio dei tori.
Paolo Nanut Standrez pri Gorici
Siamo alle solite. Prima si vuole falce e martello e poi un'unica lista con il pd. Decidetevi però perchè tra le larghe intese e la dittatura del proletariato c'è una certa differenza.
A livello nazionale la Dittatura Proletaria tutta la vita.
Ma a livello locale solo i proletari sono insufficienti per prendere la città. Tocca interloquire con i progressisti e i democratici.
Paolo Nanut, Sant'Andrea, ex Comune soppresso per Regio Decreto fascista
Ma perchè oltre a me, la Anna, Andrea, Dario e pochissimi altri hanno il coraggio di metterci la faccia firmandosi?
Paolo Nanut
Paolo, l'anonimato consente di dire tutte le cose o porcherie che non si hanno coraggio di dire in faccia. I nazisti ricevevano decine di denunce anonime contro ebrei e antifascisti, tanto che dissero di esserne disgustati. E prima di disgustare un nazista ce ne voleva…comunque io credo che l'anonimo abbia posto un problema serio: la natura del pd (al di là delle persone, ecc) è quella di un partito progressista e democratico? Io ho i miei dubbi e quindi un'alleanza con loro al primo turno non credo sia conveniente. adg
Come pres. Associazione Essere Cittadini e come cittadino vi chiedo se vi rendete conto che oggi stanno fiorendo non solo in Italia ma in tutta Europa tantissimi movimenti che parlano di decrescita felice, di comunità, di trasformazione dei consumi e della produzione, ecc., a questi milioni di persone non interessa più sentire i soliti discorsi sulla destra, sulla sinistra e simili, così a livello locale, sapete per es. che è nato il DES Alto Isontino, sapete cosa è un Distretto di Economia Solidale, sapete che ci sono cittadini che invece di fare gli intellettuali di sinistra o di destra, si uniscono per tutelare un fiume, per produrre in loco, per organizzare forme di assistenza, di servizi alle persone alternativi a quelli fallimentari partoriti dalla politica, il tutto attorno ad un concetto così lontano dai discorsi politici attuali: fare ed essere una comunità.
La dispersione di questi movimenti è una ricchezza ma anche un limiti, la loro sintesi politica è la vera sfida per il futuro. buona giornata Stefano Cosolo Ass. Essere Cittadini.
sono perfettamente d'accordo con te. Il problema è appunto quello di trovare una sintesi politica, da questo problema non si scappa.
Ma poi rischiamo di regalare di nuovo al primo turno la città ai fascistoidi
Paolo Nanut