Da una conversazione mattutina davanti a un buon caffè.
“Ma cos’è ‘sto percorso nascita? Da che mondo è mondo si nasce in un certo modo, il percorso è sempre lo stesso, prima la testa poi il corpo… Cambia qualcosa se c’è la collaborazione con la Slovenia?”
Va bene, sarà un caso limite, ma la dice lunga su cosa abbiano capito i goriziani del “percorso nascita transfrontaliero” o della “casa del parto”, evidenti tentativi degli amministratori di “coprire” l’impopolare (davvero?) buco dell’ormai defunto punto nascita…
In più ci si mette anche la Romano. L’assessore, dopo aver dichiarato ai giornali l’inaffidabilità dello specifico reparto dell’ospedale di Šempeter, dichiara di non sapere come mai il direttore del corrispettivo dell’Azienda Ospedaliera slovena non abbia ancora firmato i protocolli d’intesa che dovrebbero essere discussi nell’ormai famoso Gect.
Insomma, prima ti dico e anche ribadisco che sei inaffidabile, poi mi meraviglio che esprimi qualche perplessità nel sottoscrivere un accordo con me.
ab
percorso nascita transfrontaliero? ma se mati voi goriziani!come parlè?