Quando furono scatenate le guerre del Golfo, furono relativamente pochi, etichettati come “ingenui pacifisti”, a sottolineare i pericoli che esse avrebbero comportato. Prevaleva, sia pur con qualche autorevole distinguo, la tesi secondo la quale era necessario esportare la democrazia, liberare il popolo dal tiranno, spegnere i focolai del terrorismo. Oggi, di fronte alle terribili notizie che provengono dal nord dell’Iraq, la gran maggioranza dei commentatori si chiede che senso abbia avuto quella guerra; perfino dai giornalisti più allineati arrivano espressioni come “la più stupida di tutte le guerre”. Ma quando ironizzavano sul “no alla guerra senza se e senza ma”, la pensavano in modo diverso e portavano l’acqua al mulino di quello sciagurato intervento armato.
Lo stesso vale per i centri di Identificazione ed Espulsione, voluti dai Governi di centro Destra e di Centro Sinistra degli anni ’90. Adesso si fa la gara per chiamarsi fuori e per definirli dei lager. Ma quando sono stati approvati e costruiti, con grande impegno di denaro ed energie, cosa si diceva dei pochi che protestavano davanti ai muri innalzati intorno alle caserme da riconvertire?
In altre parole, dopo dieci anni tutti riconoscono che quello che diceva una minoranza irrisa dal Potere era del tutto vero. Invece di riabilitare quello sparuto manipolo di coraggiosi, li si ignora totalmente e si salta sul nuovo carro con la classica espressione “l’avevo detto io!”.
Certo, in queste condizioni c’è ben poco da stare allegri! Come affrontare le drammatiche situazioni attuali? Al di là degli ovvi slogan di circostanza (mai più la guerra, violenza genera violenza, non si fa la pace facendo la guerra…) e dell’equidistanza di chi valuta da lontano gli avvenimenti senza conoscerne in alcun modo i particolari, come rapportarsi alle guerre del Medio Oriente? E’ giusto lasciare a Obama la possibilità di decidere se e quando bombardare un territorio? Chi stabilisce dove è giusto intervenire e dove no? E come rispondere alla tragedia di chi è minacciato costantemente di morte, ammesso e non concesso che le notizie che si leggono sui giornali siano effettivamente verificabili?
Forse non è il tempo dell’equidistanza, ma dello schieramento. E forse non è il momento delle parole, ma dell’impegno concreto. Forse non è l’ora dei bombardamenti, ma della nonviolenza gandhiana o del rivoluzionario “porgi l’altra guancia” evangelico. Forse, in realtà, è facile proporre agli altri che cosa dovrebbero fare, quando il proprio campo d’azione è limitato all’ascolto della radio o alle lettura di un quotidiano…
Infatti non occorrono domande. E' tempo di schierarsi con i palestinesi, non perchè si è antisionisti, ma perchè questa non è una vera guerra, ma un attacco degli israeliani che hanno potenti armi contro un piccolo territorio privo di risorse. I razzi di Hamas non sono paragonabili ai missili di Israele, inoltre anche nei territori palestinesi ci sono enormi insediamenti di coloni israeliani. Per quanto riguarda l'Irak eravamo contro la guerra che è servita a destabilizzare un'area che sarà sempre più in mano ai califfi e all'integralismo. Quindi avevamo ragione ieri come oggi. Bisogna prendere posizione, non bisogna preoccuparsi di quello che dice la gente, spesso priva di una informazione seria. Parliamo invece se la non violenza gandhiana o il porgi l'altra guancia possano essere alternative possibili. Io non ho simpatia per il porgere l'altra guancia se non altro perchè gli avversari non stanno mai nelle regole e ti picchiano sotto la cintura.
Come affrontare le drammatiche situazioni attuali?
E' impossibile, meglio non farsi illusioni. Anche ad avere il potere reale di fare qualcosa (come "non permetti" a Obama di fare quello che vuole?) bisognerebbe come minimo guardare alla situazione con occhio imparziale e razionale… ma l'unica risposta oltre la mia è un bello spot allo schieramento per una delle due parti, e questo è l'andazzo generale nella pubblica opinione, per cui questo conflitto è sempre stato buono per le classiche risse da stadio ideologico.
E non pensiamo che i problemi siano solo quelli dell'area mediorientale, perchè ne sta nascendo uno bello grosso anche alle porte di casa nostra con la Russia.
A proposito, va detto che le guerre del Golfo con la situazione attuale non hanno niente a che fare: a quell'epoca era impossibile prevedere quanto sta succedendo oggi con l'integralismo, quindi se vogliamo ragionare seriamente sulle cose è meglio non fare troppo quelli che "te l'avevo detto io".
Comodo invocare il pacifismo seduti dietro un monitor, mentre decine di migliaia di cristiani vengono massacrati impunemente.. Vorrei vedere voi, privati della casa, aggrediti, picchiati, costretti a vedere sofferenze inenarrabili..
Cosa c'entrino i cpt poi non si capisce. Forse all'autore non è chiara la differenza tra un cristiano siriano profugo di guerra e un marocchino spacciatore clandestino.
domanda: i marocchini non possono essere laureati? Solo spacciatori clandestini? Comunque nessuno è per la persecuzione dei cristiani, nè per la persecuzione degli islamici, come avviene in palestina. per ultimo: dietro al monitor ci sta anche lei, mi pare
Giusto. Bisogna schierarsi con i Palestinesi, e poi con Hamas, e poi con l'Isis. Questi sì non hanno i CARA, i CIE ecc.: risolvono alla radice il problema, tagliando la testa a chi non la pensa come loro. Ma sono nemici degli USA, e dunque nostri amici. Amici vostri, purtroppo. E se c'è in giro qualche nipotino di Hitler, abbracciate anche lui: quante bombe hanno gettato gli USA, la Gran Bretagna su loro zio Adolf.
http://voxnews.info/2014/08/11/mare-nostrum-porta-lafrica-in-europa-scontri-a-calais-governo-francese-furioso-con-renzi-foto/
Palestinesi, Hamas e Isis non sono la stessa cosa, sono cose storicamente e politicamente diverse. In quanto alla violenza, si guardi le foto di come hanno ammazzato Gheddafi e poi venga a parlare. Tranne la guerra di Liberazione, io conosco gli americani solo per il Vietnam, i missili a Cuba, l'appoggio a Israele, le guerre in giro per il mondo in questi anni. Mi dispiace, non ho intenzione nè di magiare il tacchino, nè di celebrare il giorno del ringraziamento.In quanto ad Adolf, zio suo è. Noi abbiamo altri parenti che a suo zio gli hanno dato una bella lezione nel 1943.
Guarda caso dopo l'armistizio del 1943, gli Usa lasciando il campo libero nel nord Italia ai fascisti e nazisti. dopo la sosta immotivata sulla linea gotica, nei fatti consentirono i sanguinosi rastrellamenti e la repressione dei partigiani, con stragi e ammazzamenti seriali che non sono mai stati puniti giudizialmente, e se vogliamo pensarci bene non è la stessa cosa di quello che accade oggi a Gaza, in Siria, in Iraq, ma anche in Ucraina dell'Est. Intanto le banche di Wall Street finanziano sia i nemici che gli alleati!!!!
E noi che siamo nel cortile della sin quì troppo paziente Russia, finiremo incolpevolmente vaporizzati, come gli abitanti di Slaviansk, Luhansk e Donetsk!!!!
Tanto gli Usa, stanno dal'altra parte dell'Atlantico e possono permettersi questo ed altro, come stanno facendo In Libia, in Yemen, in Somalia, in Siria etc…
Magari continuando a mandare gli agenti dei servizi, all'interno dei vari paesi in conflitto, come è sempre stato fatto anche dalla nostra Italia, in Iraq, in Afghanistan, nell'ex-Jugoslavjia, in Libia, in Libano.
Si capisce anche troppo bene cosa c'entrano i cpt.
Sono come i campi di filtraggio che Poroshenko con la complicità di Polonia, Paesi Baltici e Nato va allestendo in Ucraina, per deportare i russi del Sud-Est Ucraina lontano dalle loro terre, già comperate a Gennaio 2014, per oltre 45.000 Kilometri quadrati dalla Shell Oil C. e dalla Chevron.!!! Il resto è la solita poltiglia per ricoprire il cervello a chi vuol credere a quelle fesserie!!!
adesso il governo kosovaro per esempio ( a suo tempo insediato grazie ai terroristi dell UCK finanziati dagli USA) scopre oggi che ben 43 integralisti islamici kosovari erano già stati a combattere in Siria ed Iraq.
Ritengo che tutti, islamici, cristiani ed ebrei debbano semplicemente dire basta ad Usa ed Inghilterra e Francia, che hanno voluto e creato questa anticamera della terza guerra mondiale!!!
Non hai capito assolutamente niente, ti basti analizzare l'oligarca Kolomoski di Dnieprpetrosk, che pur professandosi di religione ebraica, non disdegna i banderisti e i neonazisti per le sue divisioni che hanno i nomi dei fiumi, come le brigate nere delle SS italiane nella RSI. A volte la
verità appare al contrario di come viene immaginata!!!!
meglio su Renzi stendere un velo pietoso e che stia sereno velocemente.
Anche sulla guerra di Liberazione potremmo dirne tante, ad esempio che sono avanzati al Nord, quando l'Armata Rossa vincitrice, stava avanzando ormai verso Berlino, e nel nostro Nord, ci sono arrivati, quando era già stato liberato dai partigiani!!!
intanto i "profughi" hanno già stuprato due italiane, in un solo giorno. Una a Lucca e una a Napoli.
beh, insomma, quanti soldati americani sono caduti sul territorio italiano dal 43 al 45?
piu' altri alleati di altre nazionalita'?
santoiddio, gli omini ga solo quel in testa!
fonte USA: 114.000, GBR: 198.000 Perdite totali alleate: 59.151 morti, 30.849 dispersi e 230.000 feriti
310.000- 313.495 tra morti, feriti e dispersi
8.011 aerei
Mi sembra troppo elevato il numero di soldati britannici caduti, le stime differiscano molto tra loro
ma Forza Nuova non ha altro da fare!, andate a lavorare come precari che quelli di adesso sono i vostri anni!!!
In tutta Europa, come era prevedibile, ci sono manifestazioni di immigrati islamici, di prima seconda o terza generazione (integrazione impossibile), che inneggiano ad ISIS e urlano MORTE ai cristiani.
Morte ai cristiani? Boh, io sono ateo.
Gorizia xe veramente il kul del mondo: in tutta Europa xe ste manifestazioni e de noi niente. Ma come podemo viver senza.
Ciò dei, baul de anonimo dele 11.37, legite un poca de cronaca nera dei giornai e no le bufole del web.
Giusto Anonimo delle 16.36,
JOVANOTTI docet….