Giornata intensa quella di ieri, lunedì 15 settembre, per quanto riguarda i richiedenti asilo “approdati” a Gorizia ormai da alcuni mesi. E’ bene ripercorrere le tappe di un’emergenza gestita finora nel peggiore dei modi possibile.
Ieri sera la manifestazione organizzata da varie forze politiche e culturali, fra le quali il Forum per Gorizia, ha consentito ai presenti di comprendere l’iniziativa della Provincia, che ha permesso a
oltre ottanta rifugiati di trasferirsi domenica, dal pericoloso accampamento sulle rive dell’Isonzo a una tendopoli più confortevole, allestita presso il campo sportivo di Via Italico Brass.
Chi non ha visto le condizioni del sito sul fiume ha definito questo passaggio “una provocazione” e si è acceso un incredibile scontro tra Comune ed Ente Provincia. Come spiegato da Gherghetta e dall’assessore Cecot, si è deciso di passare alle vie di fatto solo dopo che per quindici giorni la Prefettura e i Comuni del goriziano si sono dimostrati troppo lenti nel prendere decisioni. Anche la convenzione con la Caritas, che avrebbe dovuto concretamente dare risposta all’emergenza, sembra tuttora in attesa della sottoscrizione. In queste condizioni, non era tollerabile mantenere decine di persone sulle rive di un fiume in piena.
Del resto erano sull’Isonzo da molto tempo: chi dice da qualche mese, chi addirittura da un anno. Di certo i giornali – e modestamente anche questo blog – ne hanno parlato già dall’inizio di agosto. E’ quindi incredibile che un Prefetto possa dichiarare a metà settembre di non sapere se si tratta si richiedenti asilo o clandestini e che il Sindaco della città in cui si sono accampati possa ribadire lo stesso concetto, per di più rifiutando qualsiasi collaborazione nell’alleviare i disagi.
Insomma, che adesso ci siano le tende più confortevoli è un fatto positivo, ma è logico che si tratta di una soluzione temporanea. Anzi, si auspica che sia una questione di pochissimi giorni se non – meglio – di ore. Una forzata permanenza in una campo del genere non può essere gestita dalla buona volontà delle persone sensibili: esistono oggettivi problemi sanitari, di convivenza e igienici che devono essere risolti con il sostegno delle istituzioni e delle autorità competenti. e non si può neppure sottovalutare il disagio crescente ed espresso di una parte cospicua di cittadini goriziani, le cui perplessità non sempre sono da ricondurre nell’ambito di un comunque presente razzismo.
Per questo è indispensabile che le polemiche siano lasciate per il momento fuori dalla porta e che il Comune di Gorizia prenda atto della situazione e si attivi per collaborare con la Provincia, anche cercando soluzioni efficaci da offrire alla Prefettura per dare a tutti un tetto e un’accoglienza almeno dignitosa. In attesa che la Commissione preposta stabilisca lo “status” di ciascuno di loro. Ogni minuto perso contribuisce a incrementare ulteriormente perplessità, inquietudine e confusione, anche e soprattutto in coloro che sono arrivati a Gorizia in modo rocambolesco, fuggendo la guerra e la persecuzione.
ab
Non sapevo che in Pakistan ci fosse la guerra..
La tendopoli in pieno centro è follia pura, i centri di accoglienza, se non vengono trasformati in lager, sono l'unica soluzione sensata, di cui comunque deve farsi carico lo Stato. A Gorizia c'è malumore tra la gente, e credo che neanche i migranti siano soddisfatti della pseudo soluzione. La sinistra fa di tutto per perdere consensi e non risolvere nessun problema
Io abito in Via Aquileia e confermo che si vedevano almeno dal mese di aprile, anche se non così numerosi come negli ultimi due mesi. Mi sono sempre parsi assolutamente pacifici, educati, tutto sommato dignitosi e curati nell'aspetto ( incredibile, visto quello che poi si è saputo sulle loro condizioni di vita ). Io, prima di venire a conoscenza di come stavano le cose, avevo ipotizzato che qualcuno li portasse a lavorare da qualche parte, caricandoli e scaricandoli nel piazzale dell'Espomego. Purtroppo è vero che a Gorizia c'è molto malumore, e certi commenti di lettori sui siti dei due quotidiani locali sono davvero pesanti . Questa " guerra tra poveri " conferma la sciagurata situazione secondo cui le rivalità sociali si sono pericolosamente abbassate verso il basso ( disoccupati contro immigrati; precari contro posto fisso; operai contro statali;…). Qualcosa non mi torna, non mi torna proprio. Ma " qualcuno " ne gioisce di certo.
Mi scuso per la lungaggine, cordiali saluti. Giorgio Mancini
E’ una situazione assurda… ma questa gente da dove arriva? Con che mezzi ha vissuto da aprile ad oggi? Ma si può entrare tranquillamente in un paese straniero e viverci per mesi e mesi senza avere né lavoro né alcuna prospettiva di trovarlo? Voglio dire , siamo sicuri che si possa fare una cosa del genere in qualsiasi altra parte del mondo? Quanti la città ne potrà ancora ospitare? Ora sono cento… e se diventassero mille o ancor di più? Io capisco che siano decisamente vergognosi gli striscioni beceri della lega (e per fortuna che gli interessati probabilmente non capiscono neanche l’italiano) ma il buonismo incosciente ho l’impressione che porterà più danni che benefici, a noi e a loro. L’unica certezza è che la sinistra, con le ultime uscite, sta consegnando la città al centro destra per i prossimi decenni.
Ma quale sarebbe il buonismo incosciente? Bisognava sparargli sul greto del fiume? Questi sono richiedenti asilo e ci sono leggi che li tutelano. Che le istituzioni, che sono preposte a risolvere il problema, lo facciano. La città dovrebbe RINGRAZIARE tutte le persone, privati cittadini, che hanno portato generi di prima necessità a loro spese, che hanno dato una mano perchè non ci scappasse il morto, ringraziare la provincia e tutti coloro che hanno fatto qualcosa senza chiudere gli occhi davanti ai problemi che vanno gestiti non ignorati. se la città vorrà votare a destra non sarà di certo per colpa di chi, invece di chiacchierare, ha cercato di portare almeno un parziale aiuto.
Chi sono le istituzioni preposte? Abbiamo speso non so quanti miliardi di euro per "ricostruire quel disgraziato Paese e ridare un futuro a quella povera gente"… Ora, noi continuiamo a mandare militari laggiù e loro si rifugiano qui da noi Qualcosa che non funziona indubbiamente c'è!
Epidemia di tubercolosi tra I clandestini!!
il sindaco chiede che Alfano si attivi per sgombrare la tendopoli. Perchè non ha rivolto lo stesso appello quando i migranti stavano sull'Isonzo?