Chiusa la tendopoli di via Brass, rimangono i problemi.
Un plauso agli immigrati richiedenti asilo, che per un mese sono stati un esempio di correttezza e tranquillità, pur coinvolti in una situazione difficile e complessa. Un convinto “grazie” al Presidente della Provincia Gherghetta e all’assessore Ilaria Cecot, vera “anima” di questa grande impresa. Uno sguardo stupito e ammirato ai collaboratori volontari, soprattutto ai più giovani, che hanno profuso tanto tempo ed energie nel rendere meno faticosa la permanenza degli ospiti. Bene anche la collaborazione con la Caritas e altre realtà del privato sociale, che hanno tentato di mobilitarsi per invocare un intervento anche da parte dello Stato e degli enti locali.
Male il sindaco e gli amministratori del Comune di Gorizia che per un mese, invece di ringraziare la Provincia e impegnarsi con essa, non hanno fatto altro che lamentarsi e proclamare la non disponibilità all’accoglienza. Molto male i movimento della destra, che hanno confuso le acque equiparando richiedenti asilo e clandestini e che hanno organizzato una – per fortuna assai poco frequentata – offensiva manifestazione nei pressi del campo. Abbastanza male anche la Lega la quale – pur riconoscendo la criticità della presenza di persone sulle rive dell’Isonzo – non ha smesso di stigmatizzare l’operato degli unici che hanno proposto un’alternativa concreta.
Così così anche la sinistra goriziana, che non ha sostenuto quanto avrebbe dovuto l’impegno della Provincia e che non ha colto l’occasione per proporre una valida alternativa politica allo slogan – da brivido, in una città come Gorizia – “non vogliamo diventare la città dei profughi”. Del resto, purtroppo, c’è ancora tempo: decine di persone sono di nuovo accampate sulle sponde del fiume e attendono soluzioni sostenibili. E’ il momento dell’azione: sì, vogliamo essere cittadini di una città accogliente che sostiene, aiuta e accompagna chi fugge dalle guerre e dalla fame. Ma per diventarlo, occorre che ci si organizzi, ci si coordini e ci si doti di strutture in grado di rispondere alle esigenze del momento.
Ci sono le forze? Si riuscirà a trasformare in “normalità” l'”eccezionale” azione della Provincia?
ab
Pathos a parte, i profughi di guerra al momento sono soprattutto li, al confine con la Turchia, ammassati in sterminati campi tendati. Ed oltre a li, in Siria e in Giordania.
Se la Provinica non vuole partire (anche a spese proprie eh, non necessariamente della collettività ), può rendersi disponibile per ospitare famiglie ma soprattutto donne sole e bambini. La Svezia in queste settimane ha intensificato i programmi selettivi di accoglienza di profughi siriani cristiani, per esempio.
Gorizia può promuovere questa iniziativa anche solo temporanea, magari da giugno a settembre, di disponibilità presso famiglie locali. Certo, donne e bambini ne avranno maggior beneficio e sollievo.
Insomma, qualcosa di organizzato che vada oltre lo sprar o la gestione istituzionale…
Io non so se questi ragazzi che la città ospita siano profughi di guerra o fuggano da chissà cosa, certo si sono dimostrati pacifici ed educati. L'unica cosa che stona un po' è il fatto che passino tutto il giorno a non far nulla, a ciondololare da una panchina all'altra. Non si potrebbe trovare il modo per farli sentire utili ed evitare che passino i giorni ad aspettare in quel modo così poco edificante?
11:34
Congo: ribelli in azione, trucidati donne e bambini
Goma (Rep.Dem.Congo), 18 ott. – Nuovo massacro nella Repubblica Democratica del Congo, il secondo in appena 48 ore.
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potevate non accoppare Patrice Lumumba
Giudico irritante questo atteggiamento manicheo; verrebbe da chiedere: "ma chi sei tu per giudicare?".
E si chiude la porta a qualsiasi confronto.
Una informazione non adeguata al rispetto delle opinioni e forse anche poco obiettiva.
Mi spiace, ma questa è l'impressione che mi è stata suscitata delle diverse letture.
In effetti il livello di obiettività assertiva del post è veramente basso…rasenta il ridicolo. Ricordo che diversi anni fa, quando cominciarono i negoziati per estendere lo sprar ad una rete più ampia di istituzioni in provincia trovai diverse reazioni, tra le quali…bon bon così ne riva soldi…garrulamente pronunciate da…