Invece di prendersela con la Provincia, il sindaco Romoli e i suoi discepoli dovrebbero ringraziare con tutto il cuore il presidente Gherghetta e soprattutto l’assessore Cecot, che ha profuso tempo ed energie nell’accoglienza dei rifugiati accampati sull’Isonzo.
Senza la tendopoli di via Brass, infatti, quel centinaio di persone avrebbe continuato a soggiornare sulle rive del fiume e ad esse si sarebbero aggiunte le altre decine arrivate nell’ultimo mese. Quale altra soluzione, nel momento i cui tutti – anche i più critici – hanno giustamente rilevato l’estrema pericolosità del soggiorno sulle sponde di un corso d’acqua soggetto a piene ed evidentemente inquinato?
Uno sguardo onesto sugli avvenimenti dovrebbe suscitare anzitutto gratitudine per chi ha proposto l’unica soluzione praticabile nel momento dell’emergenza; e contestualmente dovrebbe portare oltre al ritornello “adesso basta!” attraverso l’indicazione di vie d’uscita possibili e praticabili. Il fatto che la tendopoli sia ancora in piedi non è certo da attribuire alla volontà della Provincia, ma all’evidenza che da un mese a questa parte le soluzioni “urgenti” non sono ancora state trovate.
Il Comune di Gorizia invece non ha seguito né l’una né l’altra strada: oltre a ripetere “ovunque, ma non qui”, è stato solo capace di contestare e raccogliere firme contro chi comunque ha almeno cercato di fare qualcosa.
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Se non ci fosse stata la provincia e la caritas adesso dovremmo contare i morti.
Penso che gli accampati non siano proprio tonti. Probabilmente hanno già avvisato i prossimi di non accamparsi sulle sponde, ma più in alto.
Si troverà alla fine il modo più opportuno di ringraziare ed evidenziare la bontà del gesto di cui la Provincia e la Caritas si sono resi protagonisti, ed a cui hanno dato un encomiabile supporto, in rigoroso silenzio, i tanti volontari presenti quotidianamente al campo. La stampa locale, ancora una volta, è stata per lo più, "la voce" del potere del centro destra, dimenticando che tante persone di Gorizia e della provincia si sono presentate al "Campo Francesco", con borse di generi alimentari e di vestiario e con la disponibilità a dare una mano nel promuovere corsi di italiano, testimoniando in modo concreto la loro diversa visione rispetto a quella espressa dall'amministrazione comunale di Gorizia, ma che sulla cronaca locale non ha avuto in tutto questo tempo, alcun rilievo. A questo fine esorto il Forum assieme alle altre realtà politiche, a promuovere tale iniziativa, la nostra sede potrebbe anche prestarsi bene.
Mentre i viaggiatori continuano ad arrivare, proprio oggi Asia Bibi e' stata definitivamente condannata a morte, perchè cristiana. Nè lei, in carcere da anni, nè i suoi familiari, -il marito e i bimbi, hanno mai potuto lasciare il loro paese.
Sarebbe un'occasione per la Provincia di Gorizia di mobilitarsi immediatamente in delegazione e partire verso quella terra, – per altri versi ricca e nobile – per negoziare e ottenere, con tutte le forze possibili, la liberazione di questa povera donna e di portare al sicuro, qui, in questa città, lei e la sua famiglia.