Nebbie mattutine sulla valle del Vipacco |
Rocce sotto la vetta |
L’Isonzo dal Sabotino. sullo sfondo la sella di Grgar |
Spesso si cercano lontano luoghi, suoni e colori in grado di riconciliare la mente e il cuore con la quotidianità dell’esistenza. Chi vive a Gorizia non ha questo problema: il mare è a venti chilometri, l’altipiano coperto da freschi boschi a venticinque, l’alta montagna a sessanta. Ma ci sono posti che si possono raggiungere anche a piedi, partendo dalla propria casa, un paio d’ore al massimo dal centro della città. E’ il caso del Sabotino, la cui vetta può essere raggiunta da Solkan attraverso la “via sud”, che inizia circa duecento metri dopo il ponte stradale. In autunno il sentiero si inerpica circondato dal rosso sommaco e conduce alla cresta dopo aver offerto la possibilità di una sosta presso l’antico eremo di San Valentino. Il passaggio sulla sommità (609 metri) consente di ammirare un panorama stupendo, da una parte verso Gorizia, la pianura e il mare, dall’altra verso il Monte Santo e le Alpi Giulie. Presso i rifugi in territorio sloveno, raggiungibili anche in bicicletta con un non troppo ripido percorso di circa 20 km attraverso San Floriano, Kojsko e Goniače, si possono visitare le impressionanti fortificazioni della prima guerra mondiale. E poi si può scendere per un ripido sentiero, la via nord, fino al livello dell’Isonzo e rientrare al ponte di Solkan, percorrendo quella che tra breve sarà una parte importante della pista ciclabile dalla foce alla sorgente. Insomma, in una giornata di Sole, è possibile immergersi nella natura e nella storia e tornare a casa rinrancati e rasserenati. Buon cammino!
ab
Bel, bel, bel….