Sono almeno cinquanta, forse anche più, i richiedenti asilo che dormono all’aperto o in strutture d’emergenza messe a disposizione dal volontariato sociale e culturale. Queste persone, giunte a Gorizia perché sede dell’unica commissione deputata a determinare il loro status, ricevono in dono coperte e giacconi e possono mangiare esclusivamente grazie a un enorme impegno gratuito di alcune persone che hanno investito in questa impresa il proprio tempo, il proprio denaro e le proprie energie. Hanno evitato grandi guai a Gorizia, una possibile morte per fame o per freddo renderebbe difficile mantenere l’aggettivo “civile” accanto al nome della città.
Tuttavia non è giusto che il volontariato sostituisca chi ha il compito istituzionale di agire e che copra le lacune di chi ha per mansato la responsabilità di tutelare chi ha un diritto all’accoglienza sancito dalla Convenzione di Ginevra e dalla Costituzione.
Per questo, è indispensabile agire subito. Prima di tutto occorre che la commissione si riunisca tutti i giorni e non con gli incredibili ritmi biblici attuali che provocano la concentrazione di centinaia di persone in attesa di essere ascoltate. Poi occorre “costringere” i comuni della provincia a dare attuazione agli impegni sottoscritti, requisendo strutture adeguate e avviando le previste convenzioni. Inoltre è indispensabile prevedere luoghi di riparo “a bassa soglia”, in grado di sostituire i parchi, “vietati” da un’ordinanza che ha aggeavato la situazione senza individuare alcuna alternativa. Si potrebbe utilizzare una palestra? Si potrebbe imporre l’apertura notturna della stazione, come già accaduto in molte altre città italiane, almeno inquesto periodo caratterizzata da temperature rigide e da intemperie invernali?
Indipendentemente dalle posizioni politiche e dalla concezione dell’accoglienza, a nessuno può far comodo accettare supinamente una simile situazione e tutti non potrebbero che guardare con soddisfazione il superamento dell’attuale incredibile disorganizzazione.
ab
Validissimo contenuti.
Però 'costringere', 'requisendo', e 'imporre' mi sembrano fuori luogo e inquietanti.
Io spero solo che chi di dovere e mi riferisco a sindaco, prefetto e forze politiche si attivino al più presto e non facciano finta di non sentire e di non sapere.
Ma come è possibile che davanti ad una simile emergenza nessuno chieda la convocazione di un consglio comunale straordinario per coordinare le iniziative?
Perché nessuno in consiglio comunale ha fatto e vuol fare niente
Guai consiglio comunale! Sono capaci di votare una mozione by partisan per cui la destra li vuole mettere su un canotto da affidare al mare nonstrum e la sinistra ottiene di dare a ciascuno un salvagente.
Ecco il presente che avete costruito: http://voxnews.info/2014/12/30/immigrati-via-gli-italiani-da-roma-foto/