Dal discorso di Francesco, a mezzogiorno di Natale:
“Sì, fratelli, Gesù è la salvezza per ogni persona e per ogni popolo!
A Lui, Salvatore del mondo, domando oggi che guardi i nostri fratelli e sorelle dell’Iraq e della Siria che da troppo tempo soffrono gli effetti del conflitto in corso e, insieme con gli appartenenti ad altri gruppi etnici e religiosi, patiscono una brutale persecuzione. Il Natale porti loro speranza, come ai numerosi sfollati, profughi e rifugiati, bambini, adulti e anziani, della Regione e del mondo intero; muti l’indifferenza in vicinanza e il rifiuto in accoglienza, perché quanti ora sono nella prova possano ricevere i necessari aiuti umanitari per sopravvivere alla rigidità dell’inverno, fare ritorno nei loro Paesi e vivere con dignità.”
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Parole condivisibili. Adesso mi aspetto che la Chiesa, dando il buon esempio, utilizzi finalmente tutte le sue strutture di accoglienza mettendole a disposizione di persone bisognose (immigrati ma anche semplici cittadini bisognosi) che altrimenti si ritroverebbero a dormire nei parchi, e possibilmente senza attendere che vengano firmate “convenzioni” con lo Stato. Non dimentichiamo che una bella percentuale di edifici pubblici appartiene alla Chiesa. Così finalmente verranno messe in pratica tutte quelle cose…"gli ultimi saranno i primi", " Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò " etc etc dette da Cristo.
Cioè basta con Comunione e Fatturazione!
Beh, mi pare che la Chiesa stia facendo la sua parte in questi mesi, anche a Gorizia, le varie parrocchie, Ordini, e i vari Don….
"…fare ritorno nei propri paesi…" Bravo Papa Francesco! Serve un umano rimpatrio.