L’ordinanza del sindaco di Gorizia inizia bene. La permanenza in un parco senza servizi è pericolosa per tutti, soprattutto per chi non ha altro alloggio. La conclusione ovvia dovrebbe essere: chi “alberga” nel parco trovi subito una sistemazione meno precaria e l’ente pubblico si attivi immediatamente per trovarla. Invece… la conclusione reale è un’altra, confusa e sicuramente inapplicabile. Tutti coloro che stanno all’aperto se ne devono andare e la polizia cittadina deve far rispettare la legge. Domande (evidenti): espulsi dalla Rimembranza, dove vanno i richiedenti asilo? E se non se ne vanno, cosa accade? Una multa? L’arresto? Il foglio di via? Anche un bambino potrebbe capire che l’ordinanza aggrava e non risolve i problemi. Solo la scelta di costruire una politica di reale accoglienza integrata (pubblico-privato sociale) potrebbe aprire una stagione veramente nuova. Per il bene degli antichi cittadini e dei nuovi ospiti.
Ordinanza della polvere sotto il tappeto
Coop, sempre Coop, ancora Coop, Coop continua. Roma ha indicato la strada e gli imprenditori si adeguano. L'emergenza continua facilità e giustifica
La vostra sede non è più aperta? Meglio di vederli buttati nei parchi, no?
Meglio ancora sarebbe non avere in Italia un amministrazione statale che dice ai profughi di andare a Gorizia e una comunale che li manda via.
Gorizia è bella come città ma i cittadini fanno paura,quanta cattiveria.
Romoli sostiene che altri comuni devono farsi carico del problema dei migranti: giustissimo. Il fatto è che lui per primio non se n'è mai fatto carico. Non lo ha fatto quando erano sull'Isonzo, quando stazionavano al parco, quando crepavano all'aperto di fame e di freddo, quando stazionavano nelle sedi dei gruppi, quando per tre sere sono stati sfamati, grazie alla Charitas, ma con la fondamentale presenza di volontari che hanno porto piatti preparati da loro a persone letteralmente fameliche. Questo sindaco arriva molto dopo che altri hanno fatto fronte ai problemi. Assordante è il silenzio della politica, tranne quella di estrema destra che alimenta, con insulti da querela, lotte tra poveri, il silenzio della chiesa, tranne il parroco della Madonnina, il silenzio di tutti coloro che si commuovono e si stringono intorno al papa e poi nei fatti tornano nelle loro case a mettere nella mangiatoia il bambin gesù, disinteressandosi del fatto che altri esseri umani, UGUALI a loro, stanno male o hanno l'asma. Quello che forse dovremmo chiedere alle istituzioni è un caloroso grazie per quello che abbiamo fatto, sopperendo alle chiacchiere pubbliche. Ma questo grazie deve venire, chiaro, pubblico e palese, altrimenti penseremo che il sindaco di tutti è preda di una parte sola della città, quella più miope ed egoista e questo non lo possiamo credere davvero. adg
http://voxnews.info/2014/12/19/messa-negata-studenti-disobbediscono-e-gremiscono-la-chiesa-foto/
Ogni tanto qualche buona notizia: genitori e insegnanti disobbediscono a preside progressista e affollano la Santa Messa!
E poi, escono dal santo uffizio pronunciando le parole "dagli allo sporco negro".
Gorizia ha già dato dice romoli
Cosa?
Tutti dicono che i migranti-clandestini in questi mesi a Gorizia vengono dalla Slovenia. Ma la Slovenia non dovrebbe sorvegliare i suoi confini con i paesi extracomunitari (Croazia, Serbia, ecc.) su mandato UE e comunque farsi carico anch'essa della questione? O magari favorisce il loro transito in Italia. Esiste o no questo problema?
il gesto di carità volontaria per sopperire alle evidenti mancanze e alla disorganizzazione delle istituzioni è indubbiamente lodevole.
Attendere per questo ringraziamenti pubblici va oltre il gesto.
Se la persona interessata è indegna, che vi importa di essere ringraziati da lui?
Carità e volontariato si fanno con gioia, per vocazione e spirito umanitario. In silenzio e a profilo basso, ce lo insegna Agostino, ''prerogativa della carità è l' umiltà…
Occorre svuotarsi della superbia''.
non vi basta il ringraziamento discreto e sincero di coloro che avete aiutato?
Perchè altrimenti si comincia a pensare che il gesto non sia stato spontaneo…come dire…se non erano i ragazzi poteva essere qualunque altra cosa,…purchè abbia il sapore dell' emergenza, e sia funzionale al duello contro l'istituzione in generale.
Il percorso di tutela dei rar deve avere come obiettivo la tutela dei rar.
Se i ringraziamenti che pretendete dal sindaco fanno parte del percorso di tutela dei rar si dialoghi per ottenerlo.
Se invece ai rar serve altro, si persegua quella meta.
Il gesto di ringraziamento richiesto è nell'ottica di vivere in una comunità dove chi si spende per risolvere dei problemi viene riconosciuto dall'istituzione. Se non fosse così non si capirebbe perchè si ringrazia la Protezione Civile o si danno i cavalierati del lavoro. In quanto ad Agostino, massimo rispetto perchè con la sua autobiografia ha aperto una prospettiva letteraria oltrechè religiosa, ma i volontari sono anche laici, per cui il grazie del sindaco è più significativo. In quanto alla superbia e al sottinteso della strumentalizzazione è evidente che il commentatore non riesce proprio a capire che c'è qualcosa di diverso nell'uomo del motto "pro panza mea"
Scusi, il commentatore precedente ha scritto che il gesto è indubbiamente lodevole, le ha suggerito di dialogare per avere l' assenso dal sindaco che purtroppo ha malagito, l' ha ripetutamente invitata a proseguire il lavoro in favore dei rar vigilando per non risultare ambiguo, e lei lo inquadra con 'disprezzo' come uno che 'non riesce proprio a capire'….
Più sopra, si legge di insulti da querela, si punta il dito guidicando opere azioni ed omissioni dei cittadini miopi ed egoisti…ce n'e' per tutti insomma.
a questo punto, per alleggerire, la invito a chiamare un esorcista, o a preparare il rogo.
Roghi e esorcisti sono vostra materia, non certo mia, che mi ispiro ad altri modelli, che guardano, come dire, a particolari situazioni e luoghi geografici.
Questa volta sono d’accordo con adg, la chiesa faccia la sua parte. In questa situazione di assoluta emergenza si inizino ad aprire conventi, monasteri e chiese, portandoli in quelle che dovrebbero essere le case di Dio. In ogni caso a livello europeo sono assolutamente da rivedere le norme che regolano le richieste d’asilo. Sono norme valide in casi isolati o per piccoli gruppi. Applicarle indiscriminatamente a migrazioni di massa serve solo a riempire le città di mezza Europa di persone senza mezzi di sostentamento che vagano come zombi, con lo sguardo assente e la morte nel cuore. Non è solo a Gorizia che la gente dorme nei parchi, purtoppo.
Interessante. L' accesso all' istituto dell asilo però non può essere limitato. Su questo la Convenzione di Ginevra è straordinariamente completa, ma a quel punto subentra la macchina burocratica di ratifica e applicazione in affanno, (vedi il fallimento del pacchetto Dublino) e di conseguenza l utilizzo strumentale dell asilo come parcheggio più o meno prolungato in condizioni di 'zombi' per quelli che migrano in cerca di fortuna, andando a danneggiare coloro che, invece, specialmente donne sole (spesso inevitabilmente trascinate nelle spire della prostituzione dagli stessi connazionali) o con bambini, o vittime di tortura o di stupri etnici, sono più fragili
Corea del Nord?
Troppo caldo. Più a nord e in un altro paese.