Martin Heidegger (1889-1976) è stato considerato da molti il più importante filosofo del XX secolo, massimo esponente dell’esistenzialismo tedesco. La sua analisi sullo sviluppo dell’Occidente e sul suo prossimo annientamento da parte del progresso della “tecnica” rimane un punto di riferimento fondamentale per una lettura analitica della modernità; il suo volume Essere e Tempo è stato ritenuto una straordinaria sintesi della filosofia occidentale. Eppure quest’uomo che il suo discepolo Hans Jonas (quello della famosa espressione “Si può parlare ancora di Dio dopo Auschwitz?”) definì “tra i più intelligenti del secolo”, sostenne l’ascesa di Hitler al potere e soprattutto giustificò la Shoah. Vengono pubblicati in questi giorni alcuni frammenti inediti dei suoi “Quaderni neri”, testi scritti tra il 1942 e il 1948, quindi durante e dopo il funzionamento dei campi di sterminio. In essi Heidegger parla di “auto-annientamento degli ebrei” e di adempimento di una missione affidata dalla storia al popolo tedesco. Fa venire i brividi leggere le sue parole, anche se forse consentono di “entrare” meglio nella mente e nel cuore di chi ha commesso, giustificato o soltanto taciuto di fronte all’orrore assoluto.
Ma tutto ciò suscita anche qualche altro pensiero inquietante, quello riguardante il ruolo degli intellettuali, dei filosofi e dei teologi nella società: se chi dovrebbe suscitare l'”amore per la saggezza” si schiera dalla parte di chi vuole sterminare interi popoli, chi potrebbe accompagnare l’umanità verso un futuro di pace e di convivenza nella fraternità?
Una volta accanto ad Heidegger c'erano altri intellettuali critici nei confronti del nazismo, pensiamo ad Hanna Arendt, che pure di Martin si era innamorata. Gli intellettuali oggi sono i peggiori difensori dello status quo, in Italia poi… io penso che i veri intellettuali in Italia siano al massimo cinque persone, di cui potrei fare i nomi ed i cognomi, gli altri sono zelanti servitori del pensiero unico, delle guerre di religione, dellla manina santa del mercato che tiene tutto in equilibrio. Peccato che ci sia ancora qualcuno affascinato da loro, che forma le proprie idee e compra i libri che suggerisce Fabio Fazio, il più grande marchettaro del regime.
Domani è il 10 febbraio, giornata del ricordo delle Foibe. Spero che questo blog ricordi a dovere la più grande tragedia subita dal popolo italiano, mi aspetto un intenso e accorato articolo.
Potrebbe prepararlo Lei, poi noi lo correggiamo
Proprio oggi sono i servizi segreti tedeschi a denunciare all'opinione pubblica internazionale che la strage dei cittadini di lingua russa a Donetsk ed a Lugansk, e quella dei militari ucraini coscritti a forza al fronte interno, è sottostimata di cinque volte rispetto alla realtà, vale a dire che dal Febbraio 2014 ad oggi, sono state letteralmente state uccise oltre cinquantamila persone, soldati, uomini, vecchi, bambini, donne e oppositori al neo regime nazionalistico ucraino. Intanto gli intellettuali di Gorizia dibattono con i soliti noti fascisti, ancora della favola delle Foibe.!!!
Speriamo che arrivi di nuovo l'Armata dei cosacchi del Don.
Fraterni saluti. Anonimus de Anonimis
Però non sono ancora arrivati ucraini richiedenti asilo a Gorizia…che strano.
E nemmeno siriani e iracheni (vittime dei genocidi dell Isis), anche qui donne vecchi e bambini, quelli sopravvissuti alle torture, agli stupri e alle decapitazione.
Io vivo all estero ma chiedo…Gli afgani e pakistani uomini single gagliardi sorridenti d accessoriati che si fanno accompagnare a Gorizia dagli chauffeurs ci sono ancora?
Invece di vivere all'estero ( non si capisce perchè sei all'estero!!!), potresti attrezzarti 'nu poco, e veni' a Gorizia a fare er tassinaro, chissà potresti far miglior fortuna.
Che ti importa perchè sono all estero?
I tassinari (Passeur traghettatori) alimentano un indotto non indifferente, a Gorizia, che specula. Chi con i soldi, chi promuovendo carità, fratellanza, accoglienza retorica – (ed elettorato).
Io vorrei sapere ,invece ,chi e come abbiano fatto a convincerli a venire qua a Gorizia.Se fossi un immigrato non mi sposterei da stati come Francia,Olanda ,Danimarca perché avrei molte più opportunità di lavorare e rendermi indipendente.Abbiamo accusato gli afgani a Gorizia di tutto il peggio possibile.Forse sono solo degli ignari strumenti.
La mano che fomenta il nuovo neonazismo in Ucraina è la stessa che finanzia i terroristi tagliagole dell'isis.Qualcuno vuole la guerra in Europa,e non credo sia la Russia.