E’ in distribuzione gratuita nei luoghi pubblici di Gorizia un magazine che illustra le “conquiste” del Comune. Vorrebbe essere una rassicurante vetrina dei principali obiettivi raggiunti in questi anni. In realtà, i verbi coniugati al passato sono molto pochi, tra essi spicca il dato del “boom”delle presenze in Castello, “raddoppiate” tra il 2013 e il 2014 (è anche vero che nel 2013 l’accesso era reso assai problematico dai lavori nel Borgo). Tutti gli altri sono al futuro: si farà, i lavori si concluderanno, si auspica che…
In effetti i toni sono molto meno trionfalistici di quelli usati ai tempi del Romoli 1, sempre colmi di mirabolanti promesse. Quello del Romoli 2 sembra essere un periodo di lento declino, quasi di sempre più impaziente attesa della fine di una consigliatura che non sembra aver più nulla di interessante o di nuovo da proporre. Insomma, si prospettano due anni di lento spegnimento delle residue ceneri di un entusiasmo smarrito da molto.
Del resto, i risultati lasciano poco spazio ai sogni. Diceva nel lontanissimo maggio 2007 l’Ettore Primo, riferendosi poco generosamente al quinquennio di Vittorio Brancati: “Il Comune ha dimostrato in questo lustro, che fortunatamente sta per concludersi, incuria, incapacità di realizzare opere già finanziate, mancanza di fantasia. Gorizia e i goriziani mi hanno dato tanto e ora sono pronto ad essere io al servizio della città per i prossimi cinque anni”. Ahimé, quant’acqua è passata sotto i ponti dell’Isonzo, quanti pochi obiettivi centrati! I negozi chiudono uno dopo l’altro, l’isola pedonale è desertificata, piazze come quelle di Sant’Andrea sono già rovinate subito dopo la solenne inaugurazione, edifici che avrebbero dovuto essere un esempio di ristrutturazione vengono lasciati nel degrado totale (vedi Filzi, mirabolante promessa della prima campagna elettorale romoliana o la casa Fogar a Pevma dalla quale fu scacciato il centro sociale in vista della realizzazione di incredibili riconversioni turistiche).
E Piazza Vittoria, 8 anni dopo l’insediamento del sindaco, sedicente grande “amministratore di condominio”? Giace triste e brutta, con il selciato della strada davanti a Sant’Ignazio che dovrà essere “completamene rifatto”, con i marciapiedi che si sfaldano e con il panorama ormai consolidato degli ascensori al castello, in ritardo di tre anni (a tutt’oggi) sulla tabella di marcia e con la sempre più concreta possibilità di non muoversi mai più a causa della fine dei finanziamenti.
Insomma, si capisce come mai una persona intelligente e smaliziata come il sindaco, oltre che allargare le braccia in segno di ritrovata consapevolezza dei propri limiti, cerchi di recuperare immagine e consenso su tutt’altro fronte, prendendosela con i malcapitati profughi e presentandosi come il difensore della città dalla loro “invasione”, Un ottimo diversivo per stornare l’attenzione di tutti da un degrado cittadini sempre più preoccupante!
ab
sic transeat gloria romoli
Mah..forse Romoli non sarà ricordato nella storia come il migior sindaco di questa città,ma se guardo verso l'opposizione (vera o presunta) trovo personaggi da rotolarsi per terra dalle risate,e se dico che non li metterei nemmeno ad amministrare le latrine pubbliche sarei troppo tenero.
PS. Non sono di destra.
Critiche assolutamente condivisibili. Il problema è che l'opposizione risulta poco credibile, compresa la Sinistra ecclesiastica ben rappresentata qui dentro.
Una sinistra sempre più credibile di chi non ha neppure il coraggio di firmare le sue quotidiane dosi di veleno.
Quale veleno, questa è libertà di parola e di pensiero. Su internet funziona così, amici. Non posso dire che siete meno credibili del centro destra sgangherato che ci amministra? Un po' di sana autocritica, suvvia.
Caro Bellavite,se la sinistra vuole veramente diventare più credibile deve risploverare una vecchia parola messa troppo in fretta nel dimenticatoio.Questa parola si chiama "socialismo".Le classi meno abbienti stanno perdendo giorno per giorno ogni diritto conquistato con la lotta negli anni '60 e di questo passo in breve tempo saranno ridotti a pura servitù della gleba.I diritti conquistati non sono stati"gentili concessioni",ma sono costati sudore e a volte anche sangue.Quello che si perde oggi non si riconquisterà con carità,buonismo e dibattiti politicamente corretti.Quello che serve per una nuova sinistra sono persone con la spina dorsale,che sappiano battere i pugni sul tavolo.Ti ricordo che durante la seconda guerra mondiale ci sono stati molti preti partigiani che hanno combattuto in prima linea contro la dittatura.Tu parli di accoglienza dei profughi e di integrazione.Su una cosa ti do ragione.Fra poco tutti i profughi e la maggior parte degli italiani saranno completamente integrati tra loro sotto la schiavitù.Che bella prospettiva.
Cordiali saluti.
Caro amico della rivoluzione, pensi di farla facendoti venire il culo a forma di divano? Io cari rivoluzionari non vi vedo mai fare nulla nè essere mai presenti su nessun tema: niente sugli afgani, niente sugli ascensori, niente sull'urbnistica. Pensate di prendere il palazzo d'inverno tic e tac? Dimenticavo: neanche agli incontri dei partigiani vi vedo, quindi chi nulla fa, nulla può dire.
Libertà di parola, va bene, di pensiero…andrei piano con le parole. Amico di chi governa la città da 70 anni, meno credibili di voi non c'è proprio nessuno, anzi, non solo siete poco credibili e avete ridotto la città in stato comatoso, ma siete anche un po' paraculi, perchè di lasciare il poteruncolo acquisito con anni di leccate non ci pensate nemmeno. Mi è bastato vedervi come vi prosternavate a Romoli per capire di che razza siete.
non è di destra, però ci assomiglia tantissimo