“La guerra continua”, diceva quello…
Il sindaco Romoli, che pensava di aver vinto la sua lotta con l’ordinanza anti-bivacchi, si accorge che i richiedenti asilo (e se si cominciasse a definirli “esuli”?) non soltanto non se ne sono andati, ma con l’aumento delle temperature “osano” uscire dai ricoveri di fortuna messi a disposizione dal volontariato e “si permettono” di passare la giornata sui prati intorno al Castello. E minaccia l’intervento dell’esercito contro chi potrebbe degradare l’immagine del suo amato maniero. E degli immobili ascensori in perenne costruzione, se è vero che i profughi hanno perfino avuto il coraggio di sdraiarsi “a piedi nudi” (cosa che evidentemente ha colpito l’immaginario collettivo), vicino all’erigenda “stazione a monte”.
Interrogativi: anzitutto, come sloggiare da una città delle persone che non fanno male a nessuno e che non hanno commesso alcun reato; poi – domanda diretta al “premier de nojartri” – non devono stare a Gorizia o non devono stare all’aperto? Perché nel primo caso bisogna dire chiaramente che non si vogliono stranieri – in particolare poveri – sul proprio territorio e non fare discorsi pseudo-umanitari sui loro autentici interessi. Nel secondo caso, invece, perché non sollecitare l’utilizzo di caserme, case ater e case private, nel momento in cui si constata l’esistenza di centinaia di alloggi sfitti in città? Se fossero messi a disposizione di associazioni, cooperative e soggetti ritenuti idonei dalla Prefettura (e il Prefetto si è dichiarato del tutto disponibile a questa eventualità), i richiedenti asilo avrebbero un alloggio molto dignitoso e sarebbero sostenuti in un processo di integrazione che andrebbe a tutto vantaggio loro e dell’intera collettività cittadina.
Se il sindaco transitasse almeno una sera presso la Caritas in Piazza san Francesco e incontrasse i settanta ottanta richiedenti sostenuti solo da un volontariato entusiasta e totalmente gratuito, forse sceglierebbe la seconda via: gli afghani e i pakistani che frequentano tale mensa sono persone che – se fraternamente accolte – potrebbero offrire alla città una grande occasione di crescita e maturazione.
I turisti dell'Isola asilo sono scaltri. Non si fermano in Slovenia che è piena di boschi e prati verdi…I loro costosi chauffeur li portano a colpo sicuro laddove potranno fluttuare e galleggiare in attesa di essere trasformati in limoni da spremere.
A me sembra innaturale che i turisti dell'Isola asilo strumentale siano tutti uomini soli giovani. Dove sono le donne? Dove sono i bambini? Sono rimasti a crepare? Che razza di persone sono questi afgani e pakistani che li lasciano li? Che tipo di crescita e maturazione può portare una cultura fondata sulla segregazione di genere? (Le donne e i bambini possono restare a crepare…).
….aiuto… c'è uno psicologo sul blog. ?
In Italia nascono pochi bambini! Nessun problema, li acquisiamo già adulti. Ma nessuna donna, per carità, altrimenti dobbiamo aprire nuovi asili nido e scuole materne …
Non voglio stranieri, in particolare poveri, sul nostro territorio e soprattutto non voglio che le mie sudate tasse vengano usare per mantenere clandestini e spacciatori di mezzo mondo. Mi pare ragionevole.
a me pare ragionevole che tu segua il consiglio di chi ti ha già consigliato di trovarti uno bravo
E perché?
No,non penso sia uno psicologo ma una persona che ha capito che questa storia dei pseudoprofughi sa molto di losco.Dopo la conclusione della prima emergenza culminata con il ridicolo allestimento della tendopoli sul campo dell'ex sordomuti,sembrava che questa farsa volgesse al termine,invece eccoli di nuovo questi fantomatici profughi o migranti.Non si sa da dove arrivano(forse con il teletrasporto stile star trek)e si piazzano sul castello per essere più visibili(forse imbeccati da qualche anima bella de noantri)molti senza documenti ma con il portafoglio ben gonfio.Porgo delle domande.Perchè solo afghani e pakistani,e tutti uomini tra i 18 e 30 anni?Perchè tutti a Gorizia?Chi organizza e gestisce questa "agenzia turistica e a che scopo? (non parlatemi di solidarietà,vi coprireste di ridicola malafede).Ovviamente chi pone delle domande pertinenti viene subito tacciato di razzismo dai buonisti e benpensanti della domenica.Spero che oltre al sindaco ed il prefetto(uniche persone che hanno dimostrato un minimo di serietà su questa vicenda) si attivi anche la magistratura,perchè in questa strana vicenda molti conti non tornano.
Non voglio stupidi, in particolare ricchi,sul mio territorio e soprattutto non voglio che le mie sudate tasse vengano usate per dare servizi a residenti italioti con QI uguale a 32. mi pare ragionevole