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Ti trovi qui: Home / cultura / La drammatica bellezza del Monte Sabotino

La drammatica bellezza del Monte Sabotino

25 Febbraio 2015 by Andrea Bellavite Lascia un commento

Sveta Gora (Monte Santo) dal suggestivo eremo di San Valentino

La cresta del Sabotino verso la valle della Vipava (Vipacco)

L’Isonzo, tra la verde Gorizia (a sinistra) e il Monte Calvario

Ieri il sindaco di Gorizia ha visitato la cima del Monte Sabotino, riportandone evidentemente una forte impressione. Ha infatti assicurato che si attiverà per la sistemazione del versante italiano e per “realizzare un collegamento con quello sloveno”.
Ben venga un intervento di risanamento e ben venga la valorizzazione del lavoro straordinario svolto negli ultimi decenni da Mario Muto e collaboratori che hanno letteralmente riconsegnato ai goriziani il punto più alto della loro provincia. Ben venga anche la sottolineatura degli orrori della guerra che in questo luogo stridono in modo drammatico con la bellezza dei paesaggi.
Non si capisce bene cosa intenda il primo cittadino con la realizzazione di un “collegamento”, per il quale attingere a qualche sensibile finanziamento. Ci sono già infatti molti ottimi e ben tenuti sentieri che consentono l’intera traversata. Per chi ama camminare, si può partire dal ponte di Salcano, salire al suggestivo eremo di San Valentino, attraversare la stretta cresta, scendere abastanza vertiginosamente – dopo rinfrancante sosta presso l’assai accogliente “koča” slovena – attraverso le trincee fino alla diga per poi tornare, su ciclabile appena asfaltata, al punto di partenza. Oppure è possibile risalire tutto il versante italiano sfruttando i bei sentierini nella boscaglia che permettono di “tagliare” i  numerosi tornanti della strada asfaltata che sale da San Mauro, opportunamente riservata ai mezzi autorizzati. Chi vuole salire in bicicletta può farlo con relativa fatica percorrendo la strada che da San Floriano conduce a Hum e poi a Kojsko e Gonjače: dal centro di Gorizia si tratta di circa 20 km, il rientro è molto più breve se all’ultimo tornante si imbocca la strada forestale di 200 metri che già collega adeguatamente la Slovenia e l’Italia. La stessa strada può essere percorsa anche in automobile, da chi non vuole o non può camminare: lo splendido panorama e la visita alle fortificazioni sono accessibili davvero a tutti.
E allora, qual’è il “collegamento” per il quale cercare un finanziamento? Oddio… Mica gli sarà venuto in mente… il famoso “collegamento fra Piazza Vittoria e il Borgo Castello”?

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