La questione è davvero seria e lo “scontro” giornalistico tra il sindaco di Gorizia e il prefetto dimostra che i nervi sono sempre più tesi. Non si riescono a individuare luoghi dove accogliere temporaneamente i richiedenti asilo, nonostante le diverse centinaia già ricoverati al Nazareno e al cara/Cie di Gradisca. Continuano nel frattempo ad arrivare, attualmente sono circa settanta le persone fuori convenzione che possono mangiare qualcosa e dormire riparati sotto un tetto esclusivamente grazie all’impegno, alle energie e alle generose proprie risorse finanziarie di una ventina di donne e uomini di buona volontà.
Di nuovo c’è che il prefetto Zappalorto ha dato pubblicamente atto ai volontari – riconoscendoli di fatto come soggetto collettivo – che senza di loro non ci sarebbe alcuna alternativa al trascorrere la notte, senza cena, nei parchi cittadini.
Qualcosa sembra muoversi, sia pur lentamente e l’appello pressante del prefetto sembra essere raccolto da qualcuno: oltre al Comune di San Canzian ora anche quello di Savogna d’Isonzo, stando alla dichiarazione della brava sindaco Alenka Florenin, propone accoglienza e integrazione; si vocifera di enti pubblici decisi a entrare in convenzione con la prefettura per favorire l’accoglienza diffusa; sono sempre di più i privati cittadini che cercano il modo di convenzionarsi tramite associazioni intermedie, per mettere a disposizione i loro alloggi.
Romoli insiste invece sulla “linea dura”, minacciando ulteriori ordinanze e sgomberi coatti di luoghi pubblici. Non spiega come potrebbe “costringere” le forze dell’ordine a sloggiare da Gorizia persone che non hanno commesso alcun reato, non offre alcuna altra alternativa che il solito ritornello “non qui ma altrove”, dimentica che i giardini della città non sono dormitori perché qualcuno ha pensato che fosse scandaloso lasciar dormire degli esseri umani all’aperto nelle notti invernali.
mai preso in mille anni della sua storia il castello di gorizia viene "conquistato" – come titola oggi il piccolo – dai profughi afgani….
La cosa incredibile è che davanti a questo problema, che ormai si trascina da oltre un anno, i passi in avanti a Gorizia siano così pochi. Manca un'accoglienza di primo livello, per cui il lavoro di fare le cene, trovare gli alloggi, prendere le medicine, è fatto da volontari che oggi ci sono e domani potrebbero non esserci. Nulla si è fatto per un'accoglienza diffusa. Magari ci potrebbero essere case private o altre strutture disposte ad accogliere qualche profugo in cambio dei 35 euro. Ma davanti a problemi di questa consistenza, che richiederebbero di essere conosciuti e affrontati concretamente e senza polemiche, il sindaco si lamenta che Gorizia è stata abbandonata. Ma dovrebbe essere lui ad attivarsi, a chiamare, a proporre. Per quanto riguarda il capogruppo di Forza Italia in consiglio comunale non ha proposta migliore di togliere le panchine dal parco! Poi però dovrebbe togliere anche i gradini delle case e dei palazzi, cementificare i parchi, sbarrare le sponde dell'Isonzo. Capite perchè Gorizia è sola? Perchè davanti a attegiamenti che negano il problema, che chiudono gli occhi, che estirpano le panchine, nessuna persona minimamente razionale ascolta, ma si rivolge a chi ha ancora un minimo di sale in zucca.
Gorizia conquistata a piedi scalzi e senza prendere l'ascensore
Grande!
Dobbiamo allearsi con gli afgani. Hanno una forza fisica incredibile in una notte possono sradicare l eco mostro a mani nude e ripianare il bosco perduto!