Il Blog del Forum Gorizia
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Via le piste ciclabili dai controviali.
I controviali sono state progettati per il passeggio e non per biciclette.
I pedoni sono costretti a marciare in fila guardandosi le spalle per non invadere inavvertitamente le piste ex essere travolti da ciclisti. Per non parlare dei bambini piccoli che finiscono costretti a marciare al guinzaglio mentre dovrebbero essere liberi di muoversi in sicurezza sui controviali.
Potete fare tutte le modifiche che volete che Gorizia resta di una tristezza unica
No, Gorizia non è affatto triste.
Andate a Marghera, a Mestre, a Quarto Oggiaro o in certi quartieri di Trieste e Monfalcone e poi tornate a Gorizia ringraziando per quello che è.
A Trieste peraltro non si può nemmeno andare in bicicletta.
P
Marghera, la famosa Nizza austriaca…
Non capisco questo perseverare nell'uso dell'auto a tutti i costi. Gorizia è una cittadina ideale per la bicicletta. Sarebbe ora che non si usasse l'auto per raggiungere il centro (pagando la sosta) e fare poi 4 passi (lamentandosi dei ciclisti). Basta con i soliti ragionamenti e le consuete abitudini per poi lamentarci sempre e comunque.
Ancora una volta una discussione su aspetti marginali (piste a dx o a sin? 1 o 2 attraversamenti? Gazebo o tendoni? …). Di fatto una incapacità di pensare "diverso" da parte del PD ed aggregati! Un seguire le stesse logiche del partito contrapposto. Se non si cambiano le logiche e il senso del vivere assieme si opera solo per vincere ( senza alcuna speranza concreta) le prossime elezioni continuando nel degrado dello stare assieme. Diamo inoltre la stura alle cose più banali e retrive che vengono in mente.
Ma cosa ti aspetti da Crocetti che dirige i lavori per conto di Romoli?
Stradaccordo con il commento delle 11:21
I controviali sono state egregiamente progettati e costruiti per i pedoni.
potete chiamare tremila architetti e urbanistica super tecnologici ma nessuno riuscirebbe a ideare e progettare tanta efficiente semplicità.
Io abito in centro e quindi la macchina non la uso, ma la uso per accompagnare i miei cari, che come molti anziani non possono camminare e stare in piedi lunghe ore e tanto meno andare in bicicletta. Per il Corso, sui controviali, desidero passeggiare in serenità senza dover tenere anziani o bimbi al guinzaglio a causa del pericolo ciclisti sui controviali.
Le biciclette che percorrono il centro possono raggiungere il punto A dal punto B sfrecciando sulla carreggiata o percorrendo con agilità le vie parallele al Corso. Se invece vogliono percorrere il corso sjuk controviali per capriccio, è un altro discorso.
Appunto! I controviali sono stati pensati per una città vivibile e non solo motorizzata! Pedoni e ciclisti (educati) si dovrebbero trovare d'accordo.
Una loro contrapposizione è assurda perché, in fondo, presentano analoghe difficoltà e stesse prospettive.
Anch'io sono d'accordo col commento delle 11 e 21.
Ecco un'idea: si potrebbe rompere la “segregazione” dell'automobilista confinato sulla strada, del ciclista sulla ciclabile e del pedone sul suo marciapiede, dove ognuno perde il contatto con la realtà circostante e si incazza se “gli altri” non rispettano le sue regole. Il ciclista quando fa il ciclista ammazzerebbe pedoni e automobilisti, quando fa il pedone, ciclisti e automobilisti e così via. In questo contesto cataloghiamo l'incidente come una fatalità e non invece come una probabilità certa: circa 10 morti al giorno sulle strade italiane, automobilisti, ciclisti e pedoni.
Il solo modo per uscire dalla trappola delle corsie dedicate per tipo di veicolo che non eliminano affatto l’eventualità degli incidenti dovuti ai comportamenti criminali di chi guida, sta nel considerare la strada e le piazze uno spazio da vivere assieme per incontrarsi e socializzare. E non uno spazio da dominare, dove vige la legge del più forte e si corre per arrivare prima. Proviamo allora a responsabilizzare i guidatori, ad eliminare segnali e cartelli, abolire le strade segnate, per muoversi tutti in uno spazio condiviso.
L’idea è nuova ma neanche tanto. E' già stata sperimentata in numerose città olandesi e ora circola nel resto del mondo. Pare funzioni: riduce gli incidenti e la città è vissuta più allegramente.
Il Corso Italia per dimensioni fisiche e modi d'uso, è un posto ideale per questo tipo di organizzazione (e per essere vissuto più allegramente).
PS
Quindi il problema si può sintetizzare così: più spazio ai bar e meno ai pedoni. Sulle prospettive meglio non pronunciarsi.
Lasci l Olanda agli Olandesi e Corso Italia di Gorizia e i suoi meravigliosi controviali ai pedoni per i quali sono state progettati.
I Goriziano godono del più bel centro commerciale all aperto, e i genitori ci possono portare a spasso il bimbi in tranquillità a piedi o con i passeggini senza tante paturnie di socializzare.
proponi una soluzione per farla diventare una città felice de allegra.