Inizia la primavera. Questa sera, alle ore 22.45, il Sole sarà esattamente allo zenit dell’equatore. E’ la stagione della rinascita, della nuova vita. Gli antichi sottolineavano questo periodo nelle loro imprese architettoniche e nelle loro feste, così come la chiesa dal IV secolo in poi, orientava i propri templi sulla base degli equinozi e dei solstizi. La Pasqua ebraica è all’origine di quella cristiana ed entrambe si radicano nelle ancestrali feste di primavera. Quest’anno la giornata in cui si entra nella “stagione dei fiori” è caratterizzata da un altro evento astronomico, l’eclissi di Sole, totale nell’estremo nord dell’Europa, parziale alle nostre latitudini (circa il 60% in Friuli Venezia Giulia. Si tratta di un fenomeno che continua ad impressionare, anche se la scienza ha rivelato tutti quelli che un tempo si ritenevano dei veri e propri misteri. Tante leggende, poesie, testi letterari, opere artistiche hanno descritto questi eventi della parte di cielo più vicina alla Terra. Che dire? Forse è un richiamo all’immensità di un Cosmo all’interno del quale altro non si è che una particella infinitesimale. Forse è un invito a vincere la violenza che domina ancora il mondo e a unirci per sentirci tutti – come eseri viventi – una grande famiglia, nel cuore di una natura che può tornare ad essere percepita come amica. Siamo soli in questo incommensurabile spazio o ci sono altri che condividono il mistero della Vita? Mah, intanto viviamo con stupore lo “spettacolo” dell’eclissi e auguriamoci a vicenda un bella primavera.
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