Al Kulturni dom di Nova Gorica |
![]() ![]() |
Pavla Jarc, direttrice del Kulturno Dom, intrattiene gli ospiti |
Veramente interessante la gita a Nova Gorica, organizzata da Forum per Gorizia in collaborazione con Isonzo Soča e Kulturni Dom di Gorizia! Partiti dal valico del Rafut, i partecipanti hanno trascorso 4 ore di immersione nella realtà della città, approfondendo un tema di fondo: Gorizia e Nova Gorica non sono due città gemelle, perché nate in tempi e contesti assai differenti. Ma non sono neppure “due” città, ma un unico territorio che è cresciuto sulla base dei percorsi storici di ciascuna parte. Dopo la visita a Kostanjevica, l’intero gruppo è stato deliziosamente ricevuto al Kutlruni Dom di Nova Gorica, dove la direttrice Pavla Jarc ha intrattenuto tutti con un importante approfondimento sulla realtà culturale e sullo specifico ruolo dell’istituzione da lei diretta. Aldo Rupel ha poi inquadrato la situazione attuale di Nova Gorica, rilevandone le opportunità e le criticità. Ha poi accompagnato gli assai interessati “vetero” goriziani nella visita alla piazza del Comune, del Teatro e della splendida Biblioteca. Dopo una breve passeggiata nel parco cittadino, ci si è recati alla stazione della Transalpina, soffermandosi sulla memoria di alcuni personaggi della cultura slovena ritratti nei “busti” esposti sulla Erjavčeva ulica. Sulla “trg Evrope” il gruppo si è sciolto, con l’impegno di lavorare per l’unità nella diversità che caratterizza un affascinante e drammatico territorio. La partecipazione è andata oltre le più rosee aspettative: 130 persone, per quattro ore, hanno camminato, ascoltato, seguito complesse spiegazioni e approfondito con domande temi delicati e appassionanti. Un segno che qualcosa veramente sta cambiando e – ci si permetta un minimo d’orgoglio – la constatazione che le proposte del Forum per Gorizia cominciano ad essere accolte e ascoltate con grande attenzione ed interesse.
ab
La gita a Nova Gorica ha avuto veramente una partecipazione vasta. Prima c'era stata la mostra del Novecento, ora in partenza per il senato a Roma. Sembrano segnali di attenzione, di voglia di conoscere e di superare i confini. Sarebbe questo il momento di lanciare Gorizia dal punto di vista culturale e turistico, sia per la prima che per la seconda guerra mondiale. Sentendo quello che ha detto Aldo Rupel la stessa selva di Tarnova, con i suoi cippi e i suoi sentieri partigiani, con la zona dell'orso, potrebbe essere una meta più che attraente. Purtoppo, come al solito, che ha idee non conta e chi non ha idee ha il potere di non fare.