Per oggi un’interessante storia, raccontata da Vito Dalò.
La mia guida mi parò di lei durante il primo viaggio negli USA. Poi la curiosità ha fatto il resto, ho cercato e ho trovato. Di lei, sono certissimo, nessuno di voi sa nulla. La sua storia cominciò a metà del diciannovesimo secolo. Lei fuggì. Con sé portò le cicatrici sulla schiena e una fenditura sul cranio. Il marito lo lasciò lì. Lui le disse: “tu sei pazza”, e preferì restare schiavo, padre di schiavi. Lei scappò, poi tornò e si portò i genitori. Ritornò di nuovo e si portò i fratelli. Fece diciannove viaggi dalle piantagioni del Sud alle terre del Nord e notte dopo notte liberò più di trecento neri. Nessuno di quelli che si portò via venne mai catturato. Di lei dicevano “non perde nessun passeggero”. Era la più ricercata della sua epoca e sulla sua testa la taglia arrivò a 40.000 dollari offerti come ricompensa per chi l’avesse catturata, dagli schiavisti e dai proprietari di schiavi. Nessuno ha mai riscosso quel patrimonio. Lei era una maestra del travestimento. Nessun teatrante poté competere con lei nell’arte del travestimento. Nessuno come lei conosceva il territorio così bene da inventare cammini rimasti sconosciuti. Lei, schiava figlia di schiava, si chiamava HARRIET TUBMAN e la definirono LA MOSE’ DELLA GENTE NERA. La sua schiena era una mappa geografica perché il suo padrone bianco e cattolico l’aveva maciullata per divertimento e perché non riusciva a venderla al prezzo che voleva. Lei pregò Dio affinché il suo padrone riuscisse a venderla, ma Dio non l’ascoltò. Poi torno a pregare il supremo affinché cambiasse il cuore dell’uomo, oppure che morisse. Dio l’ascoltò, il suo padrone schiavista morì una settimana dopo la preghiera. HARRIET si pentì dei suoi sentimenti. Non poteva immaginare che anche la sua preghiera fosse così potente.
Ah, adesso abbiamo pure Dio che uccide le persone su richiesta… Ma dove li trovate questi comici? Al cottolengo?
Mai sentita la storia di santa Rita da Cascia?
Forse dio non uccide su commissione, ma l'uomo, da sempre, ha bisogno di coltivare questa speranza.
All'aninimo del 31 Marzo le dico che essendo io un teatrante, sono disposto a farle un corso gratuito di teatro comico, così forse potrebbe capire anche il concetto di ironia. VITO DALò e non sono un anonimo che si nasconde
Ah ecco ma allora specificatelo che sono racconti da bar sport inventati da un giullare.