Cento anni dopo, Bergoglio in San Pietro pronuncia il termine “genocidio”, definendolo il primo di quelli che si sono succeduti nel corso del Novecento.
Il massacro degli Armeni residenti nel territorio del tramontante Impero Ottomano fu una delle pagine più nere della storia, all’inizio della prima guerra mondiale: un milione e mezzo di morti, decisi dai se-dicenti “Giovani Turchi”, arrembanti riformatori di una struttura imperiale alla vigilia della dissoluzione. Le parole del Papa suscitano un secolo dopo grandi risentimenti da parte degli attuali governanti della Turchia che non vogliono riconoscere l’entità della tragedia e accusano Francesco di disinformazione.
Ancora una volta la memoria e le memorie non sono affatto condivise e suscitano risentimenti anche dopo la sparizione di tutti i “protagonisti” delle vicende. Tutto ciò dimostra che è molto difficile fare i conti con il proprio passato, anche in presenza di documentazioni storiche ampie, articolate e impossibili da confutare. Inoltre è altrettanto evidente che senza superare le divisioni provocate dalle opposte “letture” del passato non si può andare avanti e ogni prospettiva è destinata a infrangersi sul muro delle diverse posizioni. Il Pontefice ieri ha voluto oltrepassare la soglia della diplomazia e della “memoria condivisa” pronunciando la fatidica parola “genocidio”, attesa dagli uni, rigettata dagli altri: dire “pane al pane e “vino al vino” è la condizione per riprendere un dialogo apparentemente impossibile.
Resta una domanda “storica” riguardante l’alleanza tra il cattolicissimo Impero austro-ungarico e l’Impero ottomano autore del genocidio dei cattolici armeni: l’arcivescovo di Gorizia Sedej giustificava la guerra anche come “difesa dei cattolici russi minacciati dagli ortodossi”, possibile che veramente non conoscesse le mire degli alleati del Sud?
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Anche nel '500, mentre infuriavano guerre (di religione) in Europa, Francesco I re di Francia strinse alleanza con Solimano il Magnifico, sultano ottomano, allo scopo di stritolare l 'eterno avversario territoriale della Francia, la Spagna.
Ma poi lo scandalo fu eccessivo, e l alleanza si dissolse…
Francessco coerente con il vangelo: le parole siano chiare. Non ci possono essere altri commenti, se non quelli dettati da illogica dietrologia.
Ultimamente la cattolica Armenia ha siglato vari accordi diplomatici ed economici con"l'ortodossa Russia".Forse si fidano più di Putin che della democraticissima unione europea sottomessa alla NATO.
…la cattolica Armenia?
Perché non approfondite meglio la storia degli Armeni, che per la gran parte non sono affatto uniati armeno cattolici, ma da molti secoli cristiani ortodossi, autonomi sin dalle origini della loro evangelizzazione da parte degli apostoli Taddeo e Bartolomeo. Che poi il loro Metropolita venga definito il Catholicos, è una storia molto antica, che poco centra con la nostra Chiesa di Roma. Condivido le parole di Francesco sul genocidio d'inizio 1900 da parte soprattutto dei Giovani Turchi, nazionalisti. Vi segnalo su Aurora Sito un paio di articoli che illustrano bene rispetto all'attuale situazione subcaucasica, il ruolo assunto allora da tale Parvus, agente della socialdemocrazia tedesca, russofobo all'ennesima potenza, socio di Trotzki nella fondazione della 4^ Internazionale, contro V.I.Lenin e l'URSS, di ascendenza religiosa ebraica, di nazionalità ucraina, poi germanizzato nel decadente impero tedesco del Kaiser Federico. Guarda caso l'attuale pro-tempore Segretario Generale dell'Onu, si dissocia dalle parole di Francesco e difende Erdogan, per l'assenza per tale genocidio di una vera e propria condanna da parte di un qualsivoglia Tribunale Internazionale alla nazione della Turchia, erede dell'Impero Ottomano, genocidio che è storicamente documentato ed accaduto. Spero che le parole di Francesco vengano considerate nel loro vero significato privo di egoismo proselitistico, ma solidaristico verso tutti i cristiani sia cattolici che ortodossi d'Oriente, oggi nel mirino dello estremismo islamico dell'ISIS, saldamente foraggiato e utilizzato dalla monarchia dell'Arabia saudita e dai loro amici USA.
Anonymus de Anonymis
Aspetti che tra poco verrà il garbato commentatore che la inviterà sarcasticamente rivolgersi a Radio Maria per la sua riflessione sul tema dei cristiani, armeni ed altre quisquilie e pinzillacchere , non certo qui.
In quanto al ruolo della Arabia Saudita, o almeno del suo governo, sarei prudente nel percorrere tout court con tanta certezza senza un' analisi a supporto.
Il movimento terrorista e oscurantista di Daesh ha già radici decennali, ed era già noto per la sua violenta crudezza sugli inermi. Attualmente si autofinanzia con attività criminose (traffico di droga, di esseri umani, armi, saccheggi di banche. Pirateria in Somalia.) e con i proventi del petrolio, ma soprattutto con donazioni private, provenienti per la maggior parte da Kuwait e Qatar.
Si tenga conto che il delirio Daesh mira a espandere il califfato su tutta la penisola, e ciò sarebbe intollerabile per molte monarchie del golfo.
Come mai è così preciso nel citare l'oscurantistica Radio Maria che si può ben immaginare da chi viene finanziata, alla stessa stregua delle ONG americane in tutto il mondo. E come mai il governo dell'Iraq non viene aiutato sul terreno dagli USA, ma solo dall'Iran??? Come mai lei che sa tutto non ci dice perchè gli Usa non hanno provocato alcuna rivoluzione colorata in Arabia, in Qatar, negli Emirati, o nello Yemen, ed invece ci mandano le truppe di tutti questi Stati Arabi ancora con monarchie feudali assolutiste??? Come mai sono sotto assedio l'Egitto di El SiSi, e la Siria di Assad, e la Tunisia laica, o il Kenya democratico, e l'Iran sciita, ma non il Pakistan, Israele o l'India tutti auto dichiaratisi liberi dagli accordi di non proliferazione nucleare, ma mi faccia il piacere ritorni nella sua bella Gladio a predicare ed a razzolare meglio.
Insulti, disprezzo, violenza verbale.
Inutile replicare, mi chiedo solo dove mette, in tutto questo minestrone, Capitan Harlock, il prete Gianni, Mortadelo e Gedda Batta (in arabo, nonna papera)
Io nel golfo ci vivo e ci lavoro da 10 anni, ho la netta impressione che lei non sappia nulla delle cose di cui parla, né del mondo arabo e della società araba. Ripete solo slogan.
lei nel golfo ci vive, magari in qualche importante servizio???
Ne' diplomatico, né segreto. Piuttosto, se vogliamo essere spiritosi, a servizio di sua maesta'.
forse di qualche taqfiristica maestà, di quelle che siedono nei consigli di amministrazione dell'aramco, come i bin laden ed i bush o i rothschild, o i bilderbergers group's, o CFR, o gli Illuminati di Baviera o quelli della City londinese, quelli che poi decidono prima se al posto di Obama, subentrerà la Clinton Hillary o Jeb Bush, quelli infine che da tanti anni finanziano i conflitti da ambo le parti contendenti, e che sono responsabili dei 228 anni di continue guerre degli USA nel mondo intero, e decorano la bandiera a stelle e strisce, ancor oggi con le frange dorate di una nazione in conflitto permanente.
Attenzione alla Turchia di Erdogan, recentemente ha commentato che una moschea starebbe benissimo in cima alle colline di Cuba. Oltre ad essere pronto ad espellere migliaia di armeni.
Ho la fortuna di vivere e lavorare in un paese che percorre la via della diplomazia e della neutralità. Lavoro per la cortese reale e per un ministero.
Se vorrà vedere questi luoghi e verificare le sue teorie ma anche parlare con le persone comuni, la aspetto volentieri.
Abbiamo visto la via della diplomazia e della neutralità dell'Arabia Saudita con i suoi bombardamenti ed attacchi terrestri al turbolento Yemen, è chiaro che per questo Stato ancora a monarchia assoluta e nemmeno costituzionale, qualsiasi paese che abbia in sé movimenti religiosi e politici differenti dai propri, costituisca poi il bersaglio per i suoi diplomatici e neutrali bombardamenti, come sta avvenendo sotto gli occhi di tutto il mondo.
L Arabia Saudita non è affatto neutrale, ma dove lo ha letto?
L approccio diplomatico era riferito a quello del paese dove lavoro.
MI sembra che lei non legga con attenzione.
Il discorso delle monarchie è irrilevante, Israele non è una monarchia, non è una monarchia nemmeno l Iran. La Turchia è una Repubblica. IL Giappone è una monarchia, con a capo un imperatore, e così via.
Ogni Paese si governa come crede, in base alla sua storia , non ho certo la presunzione di voler giudicare l'ordinamento di uno Stato altrui.
i vostri amici islamici hanno ammazzato 15 cristiani, buttandoli fuori dal barcone. Siete contenti adesso? Andrete ad accoglierli, poveri migranti innocenti vittime dell'uomo bianco?
O meglio come stabiliscono di volta in volta le consorterie del C.F.R., o Gladio, o Kissingers Associated, etcc…
Lei non sa proprio nulla dei paesi arabi e islamici, ed è meglio così per lei. La capacità di osservare con distacco e imparzialità la storia per valutare l attualità, richiede spessore intellettivo e autonomia di critica e discernimento.
Veramente sono già stati arrestati
Lei lavora per la cortese reale e per un ministero.Senz'altro è pagato molto bene.Ci faccia un piacere ,si goda la sua paga e ci risparmi la "sua" verità.