Per iniziare bene il mese di aprile, ecco un racconto storico di Vito Dalò che ci porta questa volta in Guatemala.
Durante il mio primo viaggio in Guatemala, governava il generale Rìos Montt che si era impossessato del Paese con un colpo di stato a danno di un altro generale: capitava spesso in diversi paesi del continente latinoamericano. Un anno e mezzo dopo, il presidente Montt che era anche pastore della chiesa del Verbo, con sede in California, si attribuì la vittoria della guerra santa e lo sterminio di quattrocentoquaranta comunità indigene locali. Secondo Montt l’impresa sarebbe stata impossibile senza l’aiuto dello Spirito Santo che, pare, dirigesse i suoi servizi di spionaggio. Il suo importante collaboratore e consigliere spirituale, Francisco Bianchi, spiegò a un inviato del New York Times che:” la guerriglia ha molti collaboratori tra gli indigeni, e che questi sono sovversivi. E come farla finita con i sovversivi? E’ evidente che bisogna uccidere gli indigeni. Sappiamo che qualcuno dirà che stiamo massacrando degli innocenti, Ma questi non sono innocenti”. Il dittatore Montt andò al potere il giorno 23 marzo 1982. Ebbe il coraggio di far uccidere 200.000 maya ma prima fece stuprare le loro donne e torturare i loro figli. La commissione dell’ONU affermò che :” durante la presidenza di Ríos Montt, sono stati commessi atti di deliberato genocidio contro la popolazione indigena”.
Non si capisce bene cosa sia la 'guerra santa' di cui lei parla, scusi l ignoranza, comunque non capisco nemmeno perchè scrive' per iniziare bene il mese di aprile'.
Sa, io sono una persona semplice.
Sto qua è fissato che Dio uccide le persone… Poveretto… Chissà che traumi deve avere avuto da piccolo..