Il punto sulla situazione, a tre giorni dal fatidico 23 maggio goriziano.
Anzitutto gli appuntamenti: 1. Festival della Storia È Storia, con ospiti provenienti da tutto il mondo e pomeriggio clou con la premiazione dello scrittore anticamorra Roberto Saviano. 2. Raduno regionale scout in Valletta del Corno. 3. Circo in piazza della Casa Rossa. 4. Kermesse alimentare (una mini “Gusti di frontiera”) in piazza Vittoria. 5. Corteo di Casapound per “celebrare” l’intervento italiano nella prima guerra mondiale (nel pomeriggio, pare a partire da piazza della Casa Rossa, compatibilmente con il circo). 6. Corteo antifascista di risposta, per ribadire che la città afferma anche i valori della pace e della democrazia (nel pomeriggio, sembra dalla Stazione centrale verso piazza Vittoria – ma forse no, perchè ci sono le bancareĺle alimentari). Insomma, proprio un ordinario pomeriggio senza problemi per la piccola e tranquilla Gorizia!!!
Sono stati inutili tutti gli appelli affinché fosse sospesa la manifestazione di Casapound: Prefettura preoccupata (ma – sostanzialmente dice – non può negare l’autorizzazione a un movimento legalmente riconosciuto), Questura rassicurante (ma poco presa in considerazione se anche molti commercianti annunciano la chiusura per il 23 pomeriggio), Amministrazione comunale compiacente (un consigliere regionale e un’assessore “benedicono” Casapound partecipando alla nascita del nuovo soggetto politico fascio-leghista).
Le motivazioni per le quali il corteo che celebra una dichiarazione di guerra secondo molti avrebbe dovuto essere sospeso: la storia di Gorizia, devastata materialmente e culturalmente da quella guerra con ferite non ancora rimarginate nel cuore dei cittadini; la percezione dell’iniziativa come provocazione in un territorio di confine che sta faticosamente cercando di ricostruire un’identità plurale; la concomitanza con altre manifestazioni, soprattutto con il grande appuntamento culturale di È Storia, con le forze dell’ordine impegnate anche nel servizio antimafia.
Due domande finali, una di livello nazionale, l’altra locale: a) chi ha legalmente autorizzato il movimento di Casapound che adesso cerca una legittimazione anche politico elettorale, se i suoi responsabili fanno esplicita dichiarazione di adesione al fascismo e di condivisione delle idee di Mussolini? È stato forse cancellato – senza che alcuno se ne accorgesse – il reato di “apologia del fascismo”?
b) Davvero prefettura e questura, ampiamente richiamate da una miriade di interventi (tra essi anche alcuni provenienti da forze politiche non certo di area di sinistra, perfino con dichiarazioni e voto di un assessore comunale della giunta Romoli!), non avebbero potuto in tempo utile fermare il corteo, almeno per ben motivate questioni di ordine pubblico e sicurezza?
Non resta che incrociare le dita constatando che Gorizia, cento anni dopo, riesce a commemorare nel peggiore dei modi l’orrenda carneficina nella quale l’Italia è entrata il 24 maggio 1915.
ab
Trovo scandaloso che autorità pubbliche come prefetto e sindaco di gorizia non tengano conto del fatto che istituzioni par loro (comuni del mandamento tranne Fogliano), altri comuni come Cormons, il presidente della provincia, senza contare associazioni e partiti chiedono la sospensione della manifestazione fascista e nessuno li prenda in considerazione. Ma in che paese viviamo??? A chi rispondono queste istituzioni se non a quelli che hanno scritto che la manifestazione non la vogliono? E' incredibile la sordità e la pervicacia di Prefetto e Comune capoluogo. A questo punto il messaggio che arriva è il seguente: noi siamo noi e voi non contate un c…o. Ma è un messaggio devastante non solo per noi, ma soprattutto per i giovani che vedono che qualsiasi via ragionevole e democratica è sbarrata da muri di gomma su cui rimbalza ogni buon senso, ragionevolezza, argomentazione.
Classica tattica da comunisti, prima minacciate scontri, poi chiedete di cancellare la manifestazione principale e preesistente per scongiurare il rischio di scontri…. Che squallidi
Cioè secondo te il sindaco di una città dovrebbe vietare la libera espressione di un'idea perche tu, il signor nessuno, più qualche altra decina di pingui mantenuti, finti partigiani ed ex preti si è stracciata le vesti? Bel concetto di democrazia
Esattamente, dovrebbe vietare manifestazioni fasciste, vietate dalla costituzione, perchè richiesto da tanti signor nessuno che il sindaco dovrebbe rappresentare.
Classica tecnica dei comunisti? Quelli che vi hanno distrutto a Stalingrado?
Ad onor del vero, fino al '41, baffino e baffone erano alleati…. insieme col "nostro" mascellone…. la triplice intesa, se non erro…
saluti
mauro
Il fascismo nel 1915 non esisteva, ignorante.
E allora? La battaglia di Stalingrado è stata la sconfitta della Germania è a causato oltre venti milioni di morti ai russi. Alla faccia delle nostre povere truppe mandate a crepare nel freddo senza equipaggiamento dal duce che qualcuno vorrebbe ancora esaltare.
Fare il corteo antifascista di risposta secondo me è un errore.Si fa il loro gioco,e se per qualche malaugurato caso ci fosse qualche incidente.quelli di casapound farebbero le vittime,sponsorizzati ovviamente da molti politicozzi locali.L'unica arma vincente verso questa gente è l'indifferenza totale.Se ne tornerebbero a casa delusi e scornati.Passate felicemente il sabato pomeriggio a "E' Storia" oppure ad assaggiare qualche prelibatezza in piazza vittoria e fregatevene totalmente di quei quattro pagliacci di casapound,rendeteli invisibili.Questa sarebbe una grande vittoria,soprattutto del buonsenso e della civiltà.Saluti
Goriziani e Goriziane il 23 maggio scendete in piazza con noi contro i fascismi di ieri e di oggi
Siamo quasi a mille adesioni, e destinate ad andare oltre, ci saranno soggettività variegate, da sindacali a partitiche, da movimenti a semplici cittadini e cittadine. Italiani e sloveni ed anche austriaci, tutte e tutti uniti per una determinata ma pacifica e viva manifestazione che partirà dal luogo ove si è svolta la storica battaglia di Gorizia, attraverserà alcune vie della città, con un solo grido, no ai fascismi di ieri e di oggi, no alle celebrazioni della grande guerra, di quel maledetto massacro, che ha comportato anche la distruzione della splendida e contesa Gorizia. Non abbiate timore, non abbiate paura, quel giorno se Gorizia dovrà rifiutare qualcosa, sarà l'invasione di chi ha scelto di celebrare in questa città con un motto in pieno stile da tremendo ventennio, quale risorgi, combatti e vinci, la macelleria umana, "l'inutile strage" che è stata la prima guerra mondiale. Forse perché il prodotto principale di quella guerra è stato il fascismo? Gorizia, pur con mille difficoltà, è oggi una città che guarda al futuro, con un piede, senza più muri, puoi essere in Italia ed ora in Slovenia, ora a Gorizia ora a Nova Gorica, ed è questo il futuro che noi vogliamo, un mondo senza più muri e confini, un mondo di pace tra popoli, un mondo ove il dialogo ed i valori dell'antifascismo, valori fondanti la nostra Costituzione, siano da guida per tutte le generazioni. Non abbiate paura, non abbiate timore. Gorizia deve dare una risposta, democratica, pacifica ma determinata. Un ripudio netto ai fascismi, di ieri e di oggi. Ed è questo l'intento della manifestazione organizzata dall'Osservatorio regionale Antifascista del FVG insieme anche a diversi cittadini di Gorizia e della nostra amata regione e non solo.
Il luogo del concentramento sarà nel piazzale della Stazione alle ore 15. 00 del 23 maggio. Partecipiamo tutte e tutti insieme per dire basta a quelle ignobili strumentalizzazioni di sofferenze e drammi disumani che hanno caratterizzato la prima guerra mondiale, partecipiamo tutte e tutti insieme per abbracciare l'amicizia tra popoli che oggi più che mai, con un ritorno becero di pericolosi esasperati e reazionari nazionalismi, è a rischio. Venite in piazza, percorriamo insieme le vie della città, per dire che Gorizia respinge i fascismi, respinge esaltazioni di macellerie umane, che Gorizia è e vuole essere la culla di amicizia tra i popoli, Né guerre, né fascismi né confini.
cordialmente
mb
Non esistono più manifestazioni fasciste in quanto il fascismo è finito nel 1945. Non voglio offendere nessuno, sia ben chiaro, ma l'impressione che ho, da ormai moltissimo tempo, è che una (purtroppo) ancora consistente parte della popolazione, di cui fa parte anche il pur bravo gestore di questo blog, viva in un tempo che non esiste più. Che un problema mentale diventi un dramma politico mi da parecchio fastidio quando basterebbe svegliarsi appena un poco per rendersi conto che si tratta tutto solo di un'illusione. Se a Gorizia si è accumulato odio in questi ultimi mesi, questo odio diventerà concreto sabato. Se, al contrario, una parte consistente della popolazione non si è fatta coinvolgere a livello emozionale, specialmente emozionale lo ribadisco, allora sabato non succederà proprio niente. Tutti siamo coinvolti e partecipiamo, anche se non ce ne rendiamo conto, con "pensieri, parole, opere ed omissioni". Il tentativo di polarizzazione avrà, ancora una volta, successo?
Bella l'idea di Gorizia senza più confini, Nova Gorica e Gorizia un unico ponte verso il futuro.
Dovremmo dirlo anche ai ragazzi afghani da quasi un anno ormai dimoranti a Gorizia, 2 di loro mi hanno detto l'altro giorno al Parco della Rimembranza che a Nova Gorica non vogliono metterci neanche piede.
Penso ci sia molto da fare ancora.
saluti
mauro
Sul discorso dei confini ci stavo pensando pure io, proprio in merito agli afgani capricciosi e selettivi. I confini ci sono eccome, e ben delineati, e non c'è alcuna volontà di cooperare per condividere le accoglienza di afgani e pakistani, anzi, persino le norme umanitarie sono precise. E se i cittadini e le cittadine marcia ssero compatti per invocare la condivisione e la cooperazione transfrontaliera verrebbero etichettati come razzisti (in parole povere, pigliatevi un po di afgani pure voi, visto che sono arrivati dalla Slovenia che ha fatto finta di non vederli).