Una riflessione di Vito Dalò, sulla morte di Bin Laden…
Pochi giorni fa è passata la ricorrenza dei quattro anni dalla fine di Bin Laden. Questo terrorista internazionale creato dagli americani, è associato al grande GERONIMO. Così fu chiamata l’operazione che pose fine alla vita di Bin Laden. GERONIMO aveva capeggiato la resistenza degli indios APACHE nel diciannovesimo secolo. Questo capo nativo americano ebbe, per la stampa dei bianchi americani ed europea, sempre una cattiva fama perché la sua astuzia fece impazzire gli invasori europei per molti anni. Nel secolo successivo Hollywood, con i film del Far West oltre a raccogliere tanti soldi nel suo nome, fece di Geronimo il più cattivo dei cattivi. Continuando quella tradizione, il governo degli Stati Uniti autorizzò la fucilazione senza processo di Bin Laden (crivellandolo di proiettili e facendo sparire il corpo, nel 2011) nel nome di Geronimo. Ma cosa aveva da spartire Geronimo con Bin Laden, il famigerato e delirante califfo fabbricato nei laboratori militari degli Usa? In cosa assomigliava Geronimo all’orco di professione che annunciava che si sarebbe mangiato crudi tutti i bambini ogniqualvolta un presidente americano avesse avuto bisogno di giustificare una nuova guerra? La scelta del nome non era casuale o innocente: dice che erano stati dei terroristi i guerriglieri indiani che avevano difeso la loro terra, la loro dignità, la loro cultura, la loro storia, le loro risorse e la loro vita, contro l’invasione e la conquista straniera.
vd
Ricorrenza per chi?
Nell Islam quando uno è morto e sepolto nessuno se lo ricorda più. Nno ci sono foto, nè tombe, nè culto dei morti. E' haram.
" dice che erano stati dei terroristi i guerriglieri indiani che avevano difeso la loro terra, la loro dignità, la loro cultura, la loro storia, le loro risorse e la loro vita, contro l'invasione e la conquista straniera."Non è che per caso questa frase sia un po' in contraddizione con l spirito di questo forum?(domanda vagamente impertinente)
Bè in effetti difendere la propria terra,la propria dignità,la propria cultura e le proprie risorse sembrerebbero essere per qualcuno"robe da fascisti".Talvolta la coerenza va a corrente altenata,e non mi riferisco all'ottimo articolo di vito d'alò che condivido pienamente.
Vale anche per le persone più care?
Sull ottimo avrei delle riserve. Espriime delle opinioni personali, ma non informa. E' intriso di complottismo tout court, ma non approfondisce.
Altri hanno fatto di meglio, con più umiltà, maggiori competenze e aderenza alla realtà.
si
E senza nulla togliere al nobilissimo Geronimo e a tutti i degnissimi nativi.
Ormai certo complottismo lo vedono solo quelli con paraocchi,paraorecchie e travi vari piantate in un occhio mentre cercano gli aghi nel pagliaio.Per quanto riguarda il capo dei terroristi bin laden,l'unica foto che fu fatta trapelare dopo la sua "presunta"uccisione faceva notare un pessima conoscenza dei più elementari rudimenti di Photoshop.Ma chissenefrega,bisogna credere,obbedire ed eventualmente combattere,ma contro chi non si capisce molto bene.
Ricordo moto bene, poiché vivo e lavoro a 40 minuti di aereo da Karachi, che per un periodo di circa sei mesi e per qlk tempo dopo, la mia città era particolarmente frequentata da militari americani e anche sul lavoro ero in continuo contatto con persone giovani che completa vano il loro addestramento cercando di imparare l arabo,chchiedendo ci, una volta inquadrati di accompagnarli alla moschea per sapere cosa fare all interno. Una volta mi sottoposto anche ad un colloquio investigativo con domande precise.
Le loro mail di lavoro provenivano sempre dallo stesso indirizzo in Virginia e da mittenti con nome chiaramente di copertura.
Un viaggio vai continuo.
Finito il blitz finito il via vai.
le persone e le cose esistono, e a volte stare nella piccola e noiosa Gorizia fa credere di sapere tutto del mondo. Si finisce per deformare qualunque cosa con la lente della fantasia. La realtà invece è molto più trasparente.