Il Blog del Forum Gorizia
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d'accordo su tutto, quasi
ho qualche dubbio sul fatto che l'arrivo di casapound susciti a gorizia la reazione della città: tutti barricati in casa e i più "coraggiosi" a vedere saviano
Si autorizza un corteo che inneggia allo scoppio della guerra e al successivo fascismo? Francamente ci sono leggi italiane ed europee che vietano queste manifestazioni e a queste si poteva fare ricorso. Invece vanno avanti, incuranti delle remore dei comuni della sinistra isonzo, di cui Gorizia dovrebbe essere "capoluogo" e di cui se ne infischia.
d'accordo con voi…
la solita tolleranza dei "democratici", le solite minacce di guerriglia da parte dei "pacifisti". Ma non vi sentite ridicoli?
No
Ridicoli proprio no, se paragonati a giovanotti che inneggiano al fascio e sono razzisti. Anzi, quando ci si paragona a loro, è inevitabile vedere che c'è una scala dell'evoluzione umana di cui i casapoundiani occupano il gradino più bassso.
ha aderito anche il vostro guru barbara spinelli???
No, gli spinelli non ce li facciamo più dagli anni 60.
Ma perchè avete così paura della morte e della guerra? Tanto prima o poi si muore tutti.. Meglio farlo con dignità, con uno scopo.
Scusa, perchè cavolo dovrei moririe ammazzqto in una guerra che non voglio?
Preferisco morire nel sonno, dopo aver passato la vita, più lunga possibile, in pace, ad aiutare le persone che soffrono, magari di malattie incurabili.
Se vuoi morire in guerra, vattene dove di pare, in Iraq, in nigeria o in qualunque altro posto del mondo dove c'e' violenza. e crepa li', con dignità, mi raccomando.
Insomma, " a cercar la bella morte" e poi dite che siete fascisti di nuova generazione…
Per la serie "armiamoci e partite".Come al solito la vecchia e cara(per modo di dire)retorica fascista interventista e guerrafondaia,sempre pronti a decantare le nobili gesta eroiche dai salotti mentre in guerra a crepare (sia nella prima guerra mondiale,poi anche nella seconda sul fronte russo e in africa)ci mandavano contadini ed operai arruolati a forza.Le valorose camicie nere e gli eroici avanguardisti restavano con le chiappe al caldo,al massimo sprecavano il loro eroismo in qualche spedizione punitiva contro qualche dissidente o dando olio di ricino a chi non la pensava come loro.Poi dopo l'otto settembre le cose cambiarono e sappiamo tutti com'è finita(piazzale loreto)
Dovunque vada il povero Salvini viene assalito da una manica di violenti e facinorosi… Di quelli non parlate però, ipocriti…
Oh, povero salvini, quanto ci dispiace che quando dice che i campi rom devono essere distrutti con le ruspe, qualcuno gli tiri un uovo! Cattivi comunisti sinti.
Ma non capite che la società si divide in due categorie: i poundini – buoni bambini che difendono i confini della patria e i cattivi sinti – comunisti che difendono gli zingari, i negri, e tutto il marcio della società. Da li non si esce per loro, non ce la fanno.
http://www.disinformazione.it/immigrazione_kalergi.htm
Interessante articolo da un sito che certamente reazionario non è(o almeno a me non sembra)
Grandi, d'accordo con il contenuto del post! Ma veramente, ora, c'è ancora qualcuno che crede che siamo in DEMOCRAZIA? Risposte serie per favore, grazie 😉
si, no, non so.
welcome troll! ;D smack!
Credo che la vera democrazia intesa come demos e cratos cioè potere del popolo sia pura utopia.In qualche caso nella travagliata storia dell'umanità ci si è andati abbastanza vicini per brevi periodi.si potrebbe discutere per giorni su questo argomento senza arrivare a nessuna conclusione.Da come la vedo io ci sono paesi come cina e russia che dopo un lungo periodo di totalitarismo hanno iniziato un lento e difficile cammino verso un sistema civile ed economico più democratico rispetto al passato,mentre i paesi occidentali,che si ritenevano fulcro della democrazia stanno sprofondando velocemente nell'abisso del totalitarismo.E' un po' come il sistema dei vasi comunicanti,solo che russia e cina si stanno riempendo molto lentamente e noi occidentali ci stiamo svuotando a velocità supersonica.
Grazie tante per la risposta! Quello che dici è coerente col mio pensiero. E' davvero utopia pensare che il potere è davvero del popolo! Ma sono anche convinto (la storia mi darà contro ok) che ci possa veramente essere un genuino e reale CAMBIAMENTO nella società e nel mondo. Potrebbe essere che credere utopia un'utopia sia limitante?
FInchè esisterà la politica, per farti un semplice esempio di istituzione, ci sarà sempre da delegare a qualcuno le nostre sorti. Basterebbe guardare nel nostro piccolo, con quale persona siamo perfettamente d'accordo al 100000%? Non so tu, ma io nessuna! Certo, si può essere in sintonia su 95 cose su 100 ma stop! Questo discorso per dire che, secondo me, ognuno dovrebbe prendersi e riprendersi la propria VITA in mano, diventare sovrano di se stesso e VIVERE veramente (non entro in altre cose altrimenti ci vorrebbero mesi per scrivere).
Insomma, la responsabilità della situazione in cui il mondo si trova non è in mano a politici, a capi di religioni, o alle multinazionali… ma la responsabilità è di tutti noi, di ogni singola persona che vive in questo pianeta chiamato Terra, se questo (utopico?) accadesse ora, si potrebbe parlare di DEMOCRAZIA, di GIUSTIZIA, di reale PACE, eccetera.
Ma finchè continueremo a lavorare 8/10 ore al giorno, finchè andremo a pregare in chiesa per un miracolo, finchè andremo ancora a votare, finchè ci spanziamo davanti alla tv, tutto rimarrà nello satus-quo, ingrassando così ancora i potenti e i manovratori di questo mondo.
CONOSCI VERAMENTE TE STESSO e sarai LIBERO.
Felice domenica a tutti 🙂
Ecco lo qui il delirio egopatico, me, me stesso e me medesimo.
Totalmente l'opposto, solo che non ne hai consapevolezza ancora.
Trolletto trolletto guarda guarda sotto il letto… 😉 😉 😉
P.s.: ECCO A VOI IL RISULTATO FINALE SULL'EGO:
Anonimo delle 07:34 – TRE
Andrea Nicola – ZERO
Complimenti! 😀
gia', proprio zero.
una società dove si elegge a nuovo idolo se stessi è altrettanto inquietante. dove ciascuno basta a se stesso e decide solo per se stesso perchè non ammette di delegare (e perchè ?).
Una società di monadi di superbia che non andrebbe comunque molto lontano.
gne gne gne bravooooooo! Quanto prenderai questo mese dai tuoi cari padroni, caro schiavo troll? 2.000 o 3.000 euri? Complimenti! 😉
"una società dove si elegge a nuovo idolo se stessi è altrettanto inquietante"
chi l'ha detto che si deve eleggere se stessi a nuovo idolo?
"Una società di monadi di superbia che non andrebbe comunque molto lontano."
Di superbia? Bravo a dipingere a tuo piacimento il discorso, invece vuol dire ben altro ed è ben lontano dalla superbia e più vicino al rispetto tra esseri viventi. Si vede che questo dovevo specificarlo ma si vede che va di moda risposte del genere, grazie comunque.
di cosa e di chi stai parlando? io sono appena tornato dalla miniera, è stata una giornata lunga.
Spalare carbone ogni tanto farebbe bene anche a te. La libertà non è stare sopra un albero.
: )
Una società del genere nasconde gli stessi pericoli di una società che lotta per il potere.
Tu continua a spalare carbone, tranquillo! Chi te lo vieta? Io l'ho già fatto ma dopo che ho compreso di essere schiavo me ne sono andato e ho preferito la libertà di vivere, non si sopravvivere… 😉 buona serata
oh la, su questo si può parlare e sono anche d'accordo con l'affermazione che fai. Generalizzare è sbagliato, questo si, infatti alla base ci sono sempre persone, ovviamente con idee differenti e ciò potrebbe provocare anche al chaos, ti dò ragione.
Comunque ,Nicola credo che anche in una società dove non esista il denaro e non esista il dogma capitalistico si dovrebbe lavore comunque.Ti faccio un esempio:tu sei un felice coltivatore che assieme ad una comunità producete dei beni che voi stessi consumate,ma ad esempio che ne so,vi manca l'olio di oliva,allora dovrete produrre ad esempio più miele o più latte per barattarli con chi produce olio di oliva oppure produrre più farina per barattarla con chi produce molta frutta e marmellateSi tratta di economia di baratto,ma sempre economia è.Comunque una parte dei vostri prodotti dovreste darli a chi non ha del tempo per coltivare la terra come i medici ,gli operatori sociosanitari,gli insegnanti,i riciclatori di rifiuti ecc.ecc..Per vivere bisogna lavorare,magari in maniera"consapevole" e certe volte bisogna farsi anche il mazzo se necessario.Anche a me fanno un po' pena quelli che si fanno 60 ore di lavoro settimanale per comprarsi il suv,ma anche chi vivrebbe in maniera indipendente e frugale in un ideale mondo senza sfuttamento dovrebbe tirarsi su le maniche sia per se stesso che per il bene della comunità.Saluti
Esatto, nulla da aggiungere al tuo commento, ti ringrazio. Hai veramente centrato la questione! Sviluppando il discorso siamo riusciti ad arrivare al baratto, una cosa che potrebbe funzionare, nel mio comune piano piano si inizia già questo tipo di discorso.
Quello in cui mi soffermavo sul tema "lavoro" è che nella nostra società attuale ci sono milioni di persone a produrre industrialmente 50 tipi di biscotti, 40 tipi di dentrifrici, centinaia di tipi di pantaloni con altrettante centinaia di marche… e così via, basta girare in un centro commerciale per accorgersene no? Ora, se siamo consci di produrre 10 tipi di biscotti, 3 tipi di dentifricio, ecc…va da se che il lavoro, in una società col baratto, si ridurrebbe drasticamente, sbaglio? Non si ridurrebbe tutto in una incontrollata extra-produzione ma semplicemente al mantenimento del vivere in equilibrio necessario con la natura e conseguentemente con noi stessi,con la comunità.
In questa visione non esisterebbe lo spreco enorme che attanaglia la nostra società e soprattutto non ci sarebbero nè schiavi nè padroni! Questa visione non credo sia nuova, e a tal proposito, vorrei segnalare un film: "il pianeta verde", guarda caso mai trasmesso in Italia e non esiste neanche il DVD in italiano, si trova forse ancora online in giro sul web.
Il discorso andrebbe ovviamente ampliato ulteriormente sulla sanità, istruzione, crescita personale, spiritualità (non religiosa), politica, e così via…
Potrebbe essere utopico, si, ma lanciare questa idea (peraltro non nuova) non costa nulla………….
Felice lunedì 🙂
Dove non c'è la legna qualcuno il carbone lo deve spalare. Le automobili per spostarti qualcuno le deve costruire. Così come gli aerei. E le navi. E i treni. Non costruisco un ospedale col baratto.
Sono segmenti di lavoro che in qualche modo devono essere organizzati, e che non hanno attinenza con la terra. Si finisce per perdere la motivazione idealista.
Perché devo spalare Carbone quando posso stare a contare le pecore? Già tu ti muovi in questa direzione con la tua risposta.
Il distributismo purtroppo ha dei limiti, è adatto a società piccole e rurali e non contempla l abolizione della 'religione' da te proposta.
Logicamente il discorso è diversificato a seconda del luogo, non andrei a vivere al polo nord oppure nella torrida zona equatoriale. Il mio è un discorso attuabile nelle zone più o meno temperate, insomma vivere con le risorse del posto.
Altro aspetto basilare è il numero delle persone nella comunità, inutile ogni coppia faccia 10 figli, con tutto il rispetto perchè i bimbi sono bellissimi! Qui si entrerebbe in altre questioni che meriterebbero giusto approfondimento.
Mi scrivi della legna, del carbone, treni, aerei, ecc… in primis mi piacerebbe un mondo senza corrente, ok scherzo XD, ma che l'energia elettrica (con sistemi fotovoltaici e rinnovabili) sia utilizzata come extra, come emergenza, per esempio un ospedale di pronto soccorso, edifici di cui necessitano di luce e calore, ecc… quindi l'energia elettrica sarebbe un elemento di corredo e non come ora in cui siamo totalmente DIPENDENTI e questo è un dato assodato, sbaglio? Pensa nel nostro piccolo, ci manca per 2 ore la corrente in casa… andiam fuori di testa perchè il frigo non va, non possiamo aggiornare il nostro status su facebook, non possiamo guardare la televisione, non possiamo magari telefonare perchè in quel momento abbiamo il cellulare scarico… panico!!!
cito la tua ultima frase:
"Il distributismo purtroppo ha dei limiti, è adatto a società piccole e rurali e non contempla l abolizione della 'religione' da te proposta."
E' vero, questo modo di vivere è adatto a società rurali, piccole realtà insomma, non è certo indicato per metropoli (anche se non lo escluderei eh).
Non ho ben compreso, scusami, la tua ultima frase: "…e non contempla l abolizione della 'religione' da te proposta."
Questa da me proposta non è una "religione", non intendo relegare nulla, sia ben chiaro, lungi da me dettare qualche sorta di religione per sottomettere qualcuno… se così fosse tutto il mio discorso non reggerebbe un minuto, per questo lo sottolineo bene.
Concludo dicendo che questa è semplicemente una "filosofia di vita" attuabile anche da domani con una decina di persone che la pensano alla stessa maniera, non è una cosa utopica mi pare. So che esistono già queste realtà anche qui in Italia (ecovillaggi per esempio) ma dettati ahimè da fondamentalismi vari da cui sono estremamente scettico… cioè l'idea è buona, ok, ma non deve entrarci la religione, credenze strane, ecc…
In questa società ci sarebbe posto per:
solo qualche pronto soccorso qui e la poichè la gente raramente si ammalerebbe;
scuole dove i bambini non vengono rinchiusi tante ore come nella nostra società;
nessun tipo di chiesa o organizzazione settaria;
lavorare lo stretto necessario (3/4/5 ore massimo al giorno);
stare maggiormente a contatto con i propri figli e immersi nella natura;
persone atte all'ordine pubblico, come la polizia ma senza uso di ARMI, disordini che raramente accadrebbero poichè ognuno è sovrano di se stesso;
Non so se ho detto tutto ma le cose principali probabilmente si, che ne pensi?
Questa è una doppia risposta, mi riferisco che se la società di cui parlo inizierebbe domani, non è che dico di distruggere la tecnologia, abbattere fabbriche o ospedali, no, giammai! Solo di modellarli alla filosofia di cui parlo 😉
Purtroppo, è il mulino bianco.
Le premesse sono valide, ma tutto questo controllo ('nessun tipo di chiesa', 'inutile ogni coppia faccia 10 figli' , progetto realizzabilesolo nelle zone temperate'….purtroppo ha altri nomi…)
spero comunque che tu possa realizzare concretamente parte di questo progetto, come modello magari da imitare. Forse nel piccolo trova maggiori realizzazioni che nella teoria.
Si, effettivamente sono argomenti talmente delicati (figli, chiese, ecc…) che son "complessi" (ma non controproducenti) da discutere qui nel web. Comunque se ti va di parlarne mi farebbe piacere!
In ogni caso grazie delle risposte quantomeno costruttive e riflessive e dell'apprezzamento! Sono solo semplici idee che se si realizzano bene, altrimenti va bene lo stesso… alla fine ogni grande progetto FELICE inizia da un'intuizione, da un'idea, dal confronto, eccetera.
Grazie ancora 🙂