Interessante iniziativa, 100 anni dopo…
Due serate dedicate ai 6 fucilati dei “fassinars” e a una comunità piegata dal dolore. Questo quello che “I Blaudins” di Villesse hanno ideato per ricordare la tragica notte tra il 25 e il 30 maggio 1915.
Venerdì 29 maggio, a iniziare dalle 21,15, in piazza Dante, nei luoghi della tragedia, sarà proposta la lettura scenica “Sangue e fassinars” con testo e regia di Lino Marrazzo. Il regista triestino ha saputo costruire un testo emotivo che fa rivivere la vita di una comunità contadina investita dalla guerra e sopraffatta da un esercito nemico ma che era considerato liberatore, quello italiano. La voce narrante sarà quella calda e profonda dell’attore Fulvio Falzarano, accompagnata dal suono della fisarmonica di Stefano Bembi e dagli “Scampanotadors” di Villesse. A dare voce alle donne e gli uomini di 100 anni fa saranno gli attori della compagnia teatrale dei “Simprimpins”. L’ingresso è libero. L’appuntamento è patrocinato dalla Fondazione Carigo.
Sabato 30 maggio, nell’androne di Palazzo Ghersiach, alle 20.30, sarà presentato il libro “I fucilati di Villesse. 29/30 maggio 1915” di Lucio Fabi. Lo storico triestino ha saputo orchestrare varie ricerche, tra le quali molte inedite, su questa tragedia della quale hanno parlato in pochi e che pochi hanno ricordato negli anni. L’impegno di Fabi e dell’Associazione a scovare nuove informazioni e quindi a ricostruire i fatti con la maggior precisione storica possibile sono stati notevoli. Su questo libro si basa anche la lettura scenica scritta di Marrazzo. Insieme all’autore converserà la storica slovena Petra Svolisak. Prima della presentazione, alle 18.30 nel cimitero comunale saranno posti dei fiori sulle tombe dei morti nei “fassinars”, e alle 19, nella chiesa di San Rocco, sarà celebrata la messa prefestiva dedicata anche a loro.
Luisa Montanari
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Ma invece che ricordare gente morta 100 anni fa, perche non fate un minuto di silenzio per il massacro di Roma, perpetrato dai vostri fratelli ROM? Siete contenti adesso?
Ma come, non avete ricordato voi, sabato scorso, gente morta 100 anni fa?