Un evento del quale non si è sentito parlare molto è stato quello celebrato lo scorso 23 maggio nella cattedrale di San Salvador, la beatificazione di Oscar Arnulfo Romero.
Queste “onorificenze postume” possono suscitare diverse reazioni. Per chi crede in un misterioso rapporto tra vivi e morti nell’orizzonte della fede cattolica, la proclamazione ha un significato etico, si tratta dell’indicazione di un modo esemplare di trascorrere l’umana esistenza nell’orizzonte del dettato evangelico. Per tutti è un atto che ha un valore storico e in senso ampio politico, in quanto identifica il modo di “sentire” della chiesa cattolica nel tempo. Mons. Romero, molto vicino alla teologia della liberazione, strenuo difensore della causa dei poveri, è stato ucciso da un sicario del partito nazionalista conservatore del suo Paese, il 24 marzo 1980, mentre celebrava l’Eucarestia, il giorno dopo aver lanciato un appello ai soldati perché non aprissero il fuoco contro i propri fratelli salvadoregni: Nessun soldato è tenuto a obbedire a una legge contraria alla legge di Dio, aveva detto. L’iscrizione nel novero dei Beati è un altro segnale della nuova stagione inaugurata da papa Francesco, dopo quella della diffidenza nei confronti di una prospettiva teologica e pastorale ritenuta troppo incentrata sulla giustizia sociale e sul sostegno all’azione politica a favore degli oppressi e dei diseredati.
Un ricordo toccante di mons. Romero ci viene da una delle ultime poesie di David Maria Turoldo:
In nome di Dio vi prego, vi scongiuro, / vi ordino: non uccidete! / Soldati, gettate le armi… / Chi ti ricorda ancora, / fratello Romero?
Ucciso infinite volte / dal loro piombo e dal nostro silenzio. / Ucciso per tutti gli uccisi; / neppure uomo / sacerdozio che tutte le vittime / riassumi e consacri.
Ucciso perché fatto popolo: / ucciso perché facevi / cascare le braccia / ai poveri armati, / più poveri degli stessi uccisi: / per questo ancora e sempre ucciso.Romero, tu sarai sempre ucciso, / e mai ci sarà un Etiope / che supplichi qualcuno / ad avere pietà. / Non ci sarà un potente, mai, / che abbia pietà / di queste turbe, Signore? / nessuno che non venga ucciso? / Sarà sempre così, Signore?
Trentacinque anni hanno aspettato! Buona notizia, comunque. Giudico negativa l'assenza del Papa. Si può dire, o Francesco è già stato beatificato " ante "? Cordiali saluti. Giorgio M.