Vetrina Krainer in Via Rastello |
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Installazione in Corso Italia |
Sono quattro giorni veramente straordinari quelli che la città di Gorizia sta vivendo, grazie a chi ha pensato e realizzato il festival multimediale Invisiblecities. Si tratta di numerose installazioni artistiche collocate nei luoghi nevralgici della città, di laboratori multimediali tenuti nei più suggestivi antichi negozi del centro, di eventi di grande rilevanza organizzati anche a Trieste, Miren e Nova Gorica. Per un breve periodo il territorio, una volta tanto veramente senza alcun confine divisorio, è divenuto punto di riferimento del’arte contemporanea europea, con presenze significative di artisti provenienti dall’Inghilterra, dalla Germania, dalle nazioni della cosiddetta Mitteleuropa. Iniziata un po’ in sordina – il programma non è stato forse abbastanza pubblicizzato a livello di base – la rassegna va costruendo di ora in ora un consenso sempre maggiore, soprattutto dopo lo spettacolo multimediale (immagini, musica e parole) che ha trasformato per una sera la piazza e la stazione della Transalpina in un luogo di memoria della guerra e di intensa invocazione di pace. Il programma odierno (facilmente scaricabile anche dall’apposito link nella parte destra del blog) è pieno di proposte assai coinvolgenti. Tra esse si segnala anche la performance teatrale curata da Andrea Picco per conto del Forum per Gorizia, dedicata al lavoro e alla disoccupazione sul territorio goriziano: alle ore 18 negli spazi dell’ex negozio Krainer in Via Rastello.
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