Doveva essere un momento di riflessione sulla Giornata mondiale del Rifugiato. Invece la serata di ieri al Parco della Rimembranza è stata un vero incontro di culture. I cento richiedenti asilo “fuori convenzione” hanno pregato, mangiato, raccontato le loro storie, cantato, fatto anche teatro insieme alle persone che da sei mesi cercano di stare loro vicino, preparando la cena e la colazione, seguendo i problemi sanitari, cercando per quanto possibile coperte o un tetto sotto il quale ripararsi. La si può pensare come si vuole sui temi relativi all’accoglienza, il momento è drammatico a livello europeo e planetario. Ma è un tornare umani riconoscere che queste persone – come tutte in questo mondo – hanno una storia, una cultura, degli affetti, delle aspirazioni, insieme a tanti problemi e a tante paure. Forse potrebbe far bene a tutti sospendere per due ore il giudizio e lasciarsi coinvolgere nella danza della vita. Per poi affrontare con maggior convinzione e serenità le mille questioni politiche…
Noi viviamo nel paese di papalla. Sindaco, Prefetto, Vescovo, forze politiche di maggioranza e opposizione cosa fanno davanti a queste cose? Niente di niente. Sperano che il Pamir tremi, si aprano le acque dei fiumi, l'Ungheria faccia il muro. Unoetrino non si spiega perchè, se chiude gli occhi e conta fino a tre, gli afgani ci sono ancora, se manda i camion a portarne via 50, il numero non cala, se fa simsaladin gli afga non scompaiono. Lui ormai ci ha rinunciato. Proprio non vogliono capire che se ne devono andare.
Gli afgani e i pakistani? Sono d accordo. Ci sono migliaia di bambini orfani e vittime di guerra, nei campi profughi del Libano. Soli, feriti e malati . Di mamme e vedove con bambini, senza più famiglia. Vittime di stupri. Un bel calcione agli afgani e ai pakistani, e accoglienza, anche temporanea, a queste povere creature in sofferenza. Subito. Progetto e ponte aereo Gorizia – Libano accoglienza in famiglie locali, assistenza medica gratuita ai bimbi vittime di guerra e di torture. Altro che canti e balli e falo'.
Una domanda molto semplice per i buonisti del forum: quando la procedura di verifica degli status di rifugiato dia esito negativo (come capita per circa il 93% degli immigrati), cosa si dovrebbe fare con queste persone? E' giusto espellerli o è giusto pagare le tasse anche per mantenere loro in hotel? SI/NO, tertium non datur, non iniziate a cianciare di "cooperazione" "tavoli di lavoro" e altre parole vuote. Voglio una risposta secca. Li si espelle SI o NO?
curioso che proprio mentre gli austriaci celebravano la giornata del rifugiato, un immigrato musulmano bosniaco abbia ben pensato di fare una strage.
Ehm no..si..maa.forse non so booh..chi lo sa….Razzista ,fascioleghista.populista,stalinista,decerebrato..Ecco,questa è la risposta secca che lei avrebbe da queste persone.Mi creda, meglio lasciar perdere.
No, invece. NON li si espelle, ognuno nel mondo vada dove gli pare e piace.
con suv tedesco: abolire tutti i suv
Io vorrei tanto che quei bambini venissero a Gorizia, o le loro mamme. Invece purtroppo la legge della giungla fa sempre vincere il più abile, il più furbo, il più sano fisicamente.
Non è giusto che questi gagliardi giovani e sano Stan distesi sui prati a contare margherite mentre bambini indifesi soli e feriti muoiono.
"circa il 93%"…citi la fonte!
Continuate cosí…a fare di tutta l'erba un fascio! Il fascio littorio ce l'avete giá a casa, ne sono asicuro!
Una bella ed importante iniziativa, complimenti a chi l'ha organizzata. Un vero peccato che i goriziani presenti fossero cosí pochi, questa é un'altra occasione persa da parte della cittadinanza.
/ironic mode on
Che discorso differenziato ed equilibato!
/ironic mode off
Oh, finalmente un commento che centra con il post…
In altri luoghi d'Italia, tipo Ventimiglia, altre manifestazioni simili sono state molto più partecipate dalla popolazione locale…
Lì però si è in presenza forse di profughi…. più veri, qualche donna effettivamente c'è, anche con i bimbi, parecchi fanciulli….
Posso esprimere l'idea che a Gorizia, Udine e anche Trieste, si è in presenza di profughi un po' particolari, non voglio scimmiottare l'anonimo che puntualmente rimarca il fatto che sono tutti giovani e baldanzosi…
Effettivamente sembra che la maggior parte di loro siano tra i 20 (forse anche qualcosa meno) e i 30 di età, quasi solo ed esclusivamente afghani e qualche pakistano (tutti maschi) si muovono con disinvoltura sui principali viali di Gorizia, vengono trattati bene (e ci mancherebbe).
Insomma – tranne per i nuovi giunti che sono costretti a dormire al parco – non mi pare che siano in sofferenza…(meno male).
Parecchi hanno girato in un anno – un anno e mezzo alcuni stati del nord Europa, niente a che vedere comunque con i disperati che sbarcano a Lampedusa, Sicilia, Calabria, alcuni in Grecia (pochi per la verità), o Spagna (quasi nessuno, dalla Spagna stanno alla larga, tra Gibilterra e Marocco c'è un confine da far impallidire le misure di sicurezza tra Texas e Messico).
Bisogna anche dire che non danno fastidio e sono educati con i goriziani, non danno confidenze ma se ti trovi a parlare con qualcuno di loro ti raccontano volentieri la loro storia.
attraversano sulle strisce ecc….
Certo per Gorizia si tratta di una novità forte, per secoli i goriziani sono stati abituati a confrontarsi solo con i vicini sloveni (dalla Slovenia gli ospiti afghani se ne guardano bene dal metterci piede), per i goriziani è stato un brusco risveglio, in quanto fino ad ora rispetto a città come a Udine o Pordenone, la presenza di extracomunitari era pressoché irrisoria.
mauro
In effetti la maggior parte di loro proviene dai paesi del nord europa.Non è che in quei paesi vengano trattati a pesci in faccia,solo che dopo un periodo di alcuni mesi di accoglienza se ottengono il visto vengono iscritti al collocamento e avviati al lavoro per potersi mantenere da soli e potersi integrare a tutti gli effettti nella comunità dove vengono ospitati.Evidentemente lavorare costa fatica,molto meglio fare i turisti.L'italia in questo momento è il paese delle opportunità.Aver la possibilità di essere ospitati e mantenuti vita natural durante senza fare un emerita mazza è il sogno nel cassetto di queste persone.I veri disperati accampati al confine francese sono tutta un'altra storia.