Dopo l’intervista pubblicata ieri sul Piccolo (grazie!), alcuni hanno segnalato un ottimismo da essi ritenuto eccessivo. In una città dove tutto sembra volgere al declino, il numero degli abitanti cala vertiginosamente, gli esercizi commerciali chiudono uno dopo l’altro e nella quale i nuovi venuti diventano il capro espiatorio di un disagio sempre meno nascosto, come si può concludere una riflessione affermando che c’è ancora speranza?
C’è ancora speranza perché molte vie sono ancora di fatto inesplorate, anche se qualche timido passo è stato compiuto.
Iniziamo dalla più evidente e importante, non tanto il “dialogo” quanto la collaborazione attiva con Nova Gorica e dintorni. Una città o per meglio dire un'”unione di comuni” che ha circa cinquantamila abitanti può improvvisamente raddoppiare il proprio bacino d’utenza: è intuizione matematica riconoscere che un vero ed efficace patto territoriale porterebbe nuove grandi opportunità da tutti i punti di vista. La condizione è che ci si creda veramente, si favoriscano e intensifichino le relazioni di base tra i cittadini e si individuino concreti e operativi strumenti di solidarietà e attiva cooperazione.
In secondo luogo, insieme si può rilanciare quella che non è certamente l’unica, ma senz’altro assai importante risorsa del territorio, il turismo storico-culturale e ambientale legato alle vicende del Novecento e alla bellezza dei paesaggi del bacino dell’Isonzo Soča. Attorno a una convinta valorizzazione della zona, anche attraverso il sempre più ricercato turismo slow, a piedi o in bicicletta, potrebbe svilupparsi un ampio indotto in grado di valorizzare e rilanciare anche alcune delle tradizionali attività agricole e delle più recenti imprenditorialità industriali.
Infine, ma è un infine del tutto provvisorio e imposto dalle dimensioni di un post su un blog, Gorizia e Nova Gorica insieme potrebbero veramente “specializzarsi” come tranquillo luogo di gestione dei negoziati di primo livello fra rappresentanti di popoli o fazioni i guerra, oltre che come centro di addestramento dei giovani in attesa di essere inquadrati nei costituendi corpi civili di pace europei. La difesa dei diritti di ognuno e la promozione della cultura della pace potrebbero inoltre consentire la trasformazione dell’accoglienza di chi viene da altre parti del mondo da “problema” a “opportunità” di crescita e sviluppo.
Sono solo alcuni spunti che vogliono giustificare non tanto l’ottimismo, quanto la speranza. Presuppongono ovviamente un cambio di passo, sia a Gorizia che a Nova Gorica, uscire dalla nostalgia di fasti ormai confinati nella memoria per affrontare – insieme – le nuove sfide politiche, sociali, economiche… in una parola, culturali!
ab
Signor Bellavite ,potrebbe spiegarmi in maniera esaustiva cosa intende quando parla di "Gorizia come centro di addestramento dei giovani in attesa di essere inquadrati nei costituendi corpi civili di pace europei".Forse avrò capito o inteso male ma mi si sono rizzati i capelli.Spero in una sua risposta che chiarisca i miei dubbi,e forse non solo i miei.Cordiali saluti.
Le propongo una breve lettura, tratta dal sito istituzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri:
http://www.serviziocivile.gov.it/main/corpi-civili-pace/
Spero che i capelli siano tornati ala normalità…
Bravo Andrea ,a me i capelli non si sono rizzati,ma arricciati senza permanente.Questo è un bellissimo post che approvo.Olgica
Letto il sito.Buoni propositi anche se mi rimangono alcune perplessità. provero ad esporle se ho il tempo,ora sono di fretta,saluti e grazie.
Iniziamo con Gorizia e Nova Gorica "tranquillo"luogo di gestione di negozoati di primo livello(di solito i più delicati)fra rappresentanti di fazioni o popoli in guerra.Bene la discussione si organizza in osmiza con doppio de nero fomaggio e salame in abbondanza sul tavolo.A raggiungimento e successiva firma dell'accordo due giri de grapin,slivoviz o travarica(dipende dalle preferenze delle fazioni).Poi tutti al casinò perla per festeggiare,e per finire la serata tutti al Monaliza.Per adesso non riesco ad essere più serio di così.Magari al prossimo intervento cerco di fare un'analisi più dettagliata,ma credetemi è difficile.Non me ne voglia il buon Bellavite.
Per me può dire quello che le pare, tanto resta per me un perfetto sconosciuto… Spesso mi chiedo il senso dell'anonimato. Sotto commenti assurdi lo capisco, non ci si può non vergognare… Ma quando si argomenta – ironicamente o meno – portando una propria idea, in sintonia o i contrasto con quella del post, perché nascondere la propria faccia? Suvvia, buon anonimo delle 15.07, è anche simpatico, perché non dare alle parole un nome…
Forse il signore dimentica la costruzione, a spese dei goriziani, del cosiddetto Conference Center che doveva servire appunto a convegni e ad altri scopi internazionali. Purtroppo i goriziani non hanno memoria e il loro immaginario politico – culturale è solo pieno di luganighe, doppi di rosso e casinò. Auguri e mille di questi giorni!
Ritengo il suo un'ottimo articolo pienamente condivisibile fino ad oltre la metà,poi alcuni passaggi li ritengo(a mio modesto parere) lievemente discutibili.Se Gorizia e Nova Gorica diventassero il luogo di incontro per accordi di pace tra fazioni in lotta il nome delle nostre città sarebbe senz'altro sui titoli dei più prestigiosi quotidiani del mondo.Diverremmo la nuova Yalta o il nuovo Camp David del secondo millennio.Però per organizzare in via permanente questi incontri,ovviamente per ragioni di sicurezza le due cittadine dovrebbero diventatre a tutti gli effetti militarizzate.Pass per tutti i residenti,diversi quartieri spesso completamente off limits,viabilità fortemente limitata,squadre speciali di esecito e polizia(non solo italiane e slovene)in tenuta anti terrorismo,agenti speciali in borghese e cecchini vicino agli edifici più a rischio.I turisti se ne starebbero lontani da questa zona e noi vivremmo come in una città a libertà limitata.La ringrazio per avermi definito simpatico ,ma preferisco rimanere nell'anonimato.Essere simpatico non comporta per forza di essere fesso.Cordiali saluti e buon lavoro.
L'uso estensivo del virgolettato e' adolescenziale e francamente pesantissimo. Non si riesce ad esprimere i concetti per quello che sono?
La ringrazio dell'intervento, ma la mancanza della firma toglie qualsiasi autorevolezza alla sua discutibile osservazione.
Pesantissima e subdola è la sua provocazione.I concetti sono stati spiegati proprio per quello che sono.Evidentemente vi trovate meglio con quelli che insultano.La sua osservazione non merita alcuna risposta.
Anche io vorrei la pace nel mondo e la villetta singola con piscina, ma chi paga per tutte queste belle idee?! I soldi da dove arrivano?! Tagliare tagliare e tagliare
Credo che nessuno cerchi autorevolezza nei suoi interventi.Se per lei quell'osservazione è discutibile,basta spiegare il suo punto di vista.Esiste anche il diritto (e il dovere) di critica.
Se a lei sembra di aver "spiegato" il suo punto di vista…
E' notorio che le virgolette vengono usate da chi non sa esprimersi propriamente
Mi diverte l'espressione"è notorio".Se ha un po' del suo,immagino,preziosissimo tempo a sua disposizione,ci insegni lei ad esprimerci propriamente.Temo che per scendere in mezzo a noi dal suo piedistallo dovrà fare un bel salto.Le consiglio vivamente l'uso del paracadute.Buona giornata.
notorio, usato anche nel caso del commento, è italiano corrente e corretto.
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