Nel corso dell’incontro sulla valorizzazione della cultura goriziana tenutosi ieri sera al Forum, tra tante riflessioni e proposte più o meno condivise, un punto ha trovato l’accordo di tutti coloro che hanno parlato e dei partecipanti che hanno riempito all’inverosimile la sala dell’Associazione. Non è possibile che non ci sia un Assessore alla Cultura nel Comune di Gorizia. O meglio c’è, ma è anche Sindaco e Assessore ai lavori pubblici. Come si fa, in un momento così delicato per la vita della città, di fatto marginalizzata dai più importanti centri regionali, a non nominare – da anni ormai! – un punto di riferimento politico amministrativo per le questioni riguardanti la cultura? Dall’incontro di ieri sera è emerso quindi un fortissimo appello al sindaco Romoli, affinché in tempi brevissimi provveda a colmare una mancanza che da ormai troppo tempo si fa sentire, eccome!
Ieri sera ho avuto il piacere di partecipare all’incontro promosso dal Forum Gorizia. Considero che sia stato un momento di importante riflessione sul tema “ cultura”, nel corso del quale si sono incrociate intelligenze e riflessioni come non spesso accade di sentire. Bel clima, veramente bravo Andrea Bellavite. Molte le suggestioni per il futuro di Gorizia: una vera fucina di idee preziose per chi governa questo territorio, se le volesse ascoltare. Riflessioni e richiami alla realtà, ai nuovi scenari sociali, politici ed economici da tener in considerazione nell’affrontare il tema oggetto del dibattito ma altrettanto fondamentali per ogni aspetto che riguardi la vita pubblica: sanità, welfare, attività produttive, sviluppo economico, ecc. La necessità di alleanze larghe che superino il “particolare” e sappiano aprire un dialogo forte con chi sta “fuori dalle mura” della città ; la capacità di aver consapevolezza del passato in modo non nostalgico per costruire un futuro possibile; la realtà di uno scenario non più solo “transfrontaliero” ma necessariamente e decisamente “europeo” in cui operare; l’ audacia di uscire da forme rassicuranti di “assistenzialismo” finanziario, inattuale ed ormai impossibile, per affrontare coraggiosamente modalità adulte ed indipendenti di agire; la consapevolezza delle ricadute anche economiche (non certo spregevoli) che la cultura può riversare sulla comunità: queste alcune delle riflessioni proposte che mi sento di condividere. Ancora bravo e grazie ad Andrea. Dobbiamo continuare. Franco Perazza, direttore del Dipartimento di Salute Mentale AAS 2 "Bassa Friulana-Isontina"
ma perchè uno nominato da Romoli dovrebbe essere meglio di Romoli?
La cultura, come sempre, verrà usata dal nominato per farsi dei clienti per le prossime elezioni.
Siamo da sempre abituati a chiedere ai potenti di turno di darci per gentile concessione qualcosa.
Come dice Renzi bisogna cambiare verso.
Meglio far da soli: siamo noi cittadini che dobbiamo fare cultura.
Una riunione bella sì ma autoreferenziale, senza alcun "rappresentante" istituzionale. Portelli, se ci sei, batti un colpo; consiglieri comunali, anche delle Commissioni competenti, vi stiamo cercando.
Siccome li cerchiamo ormai da tanti anni, abbandoniamo ogni speranza. Anche "Chi l'ha visto" ogni tanto abbandona qualche caso. Qui, a livello comunale, non c'è nessuno. Il presidente della commissione cultura del comune dov'è?
Concordo.
Ma potrebbe anche essere utile porre un poco di attenzione al peccato di superbia e di autoreferenzialità. E poi potrebbe essere opportuno "pretendere con maggiore incisività" un più forte coinvolgimento di coloro che, almeno in via teorica, si collocano un una posizione più vicina alle posizioni del Forum. Come esempio: chi ricorda la presenza, se non episodica -ma certamente non continuativa, dell'assessore provinciale alla cultura che era stato eletto in rappresentanza di questa città? Ricordiamocelo nei momenti più opportuni.
lasciamoli stare che tanto non li votermo più
Non ho ben capito. Cosa intende un più forte coinvolgimento del Forum? L'assessore provinciale non è mai stato del forum, ma del pd. Se potesse spiegare meglio, le sarei grato.
"Come dice Renzi".Una frase che spiega tutto.Non si pùo tenere il proprio "padrone" sotto il tappeto e far finta di essere di pensiero indipendente.Il buon Matteo è bello e cicciotto e come papà Berlusconi è difficile nasconderlo.
Si potrebbe introdurre la pratica di richiederne ufficialmente e pubblicamente la presenza negli incontri durante i quali si illustra o si dibatte su argomenti di specifica competenza. L'eventuale assenza/presenza andrebbe successivamente publicizzata; e questo non con intento polemico ma per rimarcare l'importanza e il peso della rappresentanza.
Utopia? Probabile ma le "doti" di chiarezza, trasparenza, correttezza, disponibilità … rientrano quasi sempre nelle promesse nel periodo delle elezioni. E per gli elettori … la "dote" del ricordo per non sbagliare persona (o schieramento) il turno successivo.
Utopia? Lasciatemi sognare.