Martedì 3 novembre, alle ore 18 nella sede del Forum in Via Ascoli 10, Marco Fucecchi, professore di Lingua e Letteratura Latina presso l’Università di Udine e Alessio Sokol, professore di materie letterarie presso il Liceo Dante di Gorizia, dialogheranno su cultura classica e società contemporanea. Un appuntamento da non perdere, qui introdotto da una riflessione di Alessio Sokol.
Le antiche civiltà greca e latina proiettano davanti a sé un’ombra lunga che arriva fino alla nostra società: è un’idea che a qualcuno piace tenersi stretta e forse non è una visione nostalgica. La cultura classica permea di sé la nostra civiltà, ne ha costruito gli impulsi, i codici comunicativi attraverso cui anche noi moderni ci esprimiamo: se la sua storia non si può cancellare, allora sarà meglio conoscerla e capirla, anche per poter meglio analizzare e comprendere il mondo in cui viviamo.
Il “classico” può avere ancora una funzione nel mondo contemporaneo, o l’ha esaurita e potrà sopravvivere -se ce la farà- solo come intrattenimento privato di pochi? Se il “classico” viene tolto dal piedistallo sul quale l’ha collocato -ingessandolo- una tradizione che probabilmente gli ha nuociuto, può diventare una prospettiva interessante per costruire un serrato confronto fra Antico e Moderno, giocato sempre in funzione del Presente? Che senso ha, oggi, occuparsi dei classici? E’ realistica la contrapposizione tra cultura umanistica e cultura scientifica che continuamente ci viene proposta? E’ davvero scontata la convinzione che maggiore formazione delle persone e scuola migliore vogliono dire vivere meglio ed in una società più civile? Chi ha nelle mani la potestà di agire – e spesso auspica la sparizione degli studi classici perché lontani dallo spirito del nostro tempo- lo fa davvero animato da questo scopo, ed è capace di azione costruttiva, o ha in mente altri scopi?
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