La preoccupazione e l’orrore per ciò che è accaduto a Parigi sono ancora presenti, come una ferita interiore difficilmente rimarginabile. E’ stato logico ricordare ovunque le vittime ed esprimere la solidarietà più convinta alla Francia così duramente colpita. E’ accaduto anche a Nova Gorica, nel contesto di un appassionante incontro dedicato ai richiedenti asilo in Slovenia e in Italia. Ogni relatore – tra gli altri anche Gianfranco Schiavone dell’ICS e Andrea Bellavite del Forum cultura per Gorizia – ha espresso il proprio punto di vista, procedendo da una breve analisi della drammatica situazione. Tra le tante idee e proposte che hanno caratterizzato il lungo pomeriggio – quattro ore fitte di dialoghi, confronti, compreso anche il teatro dei Viandanti del mondo di Vito Dalò – se ne segnalano in questo contesto tre.
A parte rispetto e dignità, Romoli, portandoci in tv SEMPRE con aspetti stupidi o negativi, ha dato della città di Gorizia un'immagine orribile! Dovrebbe essere citato per danno di immagine perchè siamo sullo stesso piano di paesi come Misterbianco, dove non eleggono da anni sindaci per la mafia. Altrochè città della storia e museo del noecento. Romoli ci ha collocati non tanto tra le città più inospitali, ma più stupide dello stivale. Anche la sindaca di Lampedusa ha avuto il suo bel da fare e i suoi problemi, ma Lampedusa ha un'immagine molto migliore della nostra. Ma siccome abbiamo anche l'opposizione più zitta del pianeta, ci tocca subire.
E daje con sto romoli,ormai state diventando ossessivi e paranoici abbiate un po' di pazienza,prima o poi le elezioni comunali arriveranno,e saranno i cittadini a decidere,forse per voi sarebbe meglio che il sindaco si dimettesse e subentrasse un commissario a tempo indeterminato,ma anche in questa eventualità il commissario non ve lo potreste scegliere voi.Perciò ,mentre aspettiamo tutti con impazienza il giorno delle elezioni,per racimolare qualche voto in più proponete il diritto di voto anche agli immigrati,visto che dicendola tera terra,la maggioranza dei goriziani"non vi hanno neanche per il culo".Buona fortuna.
La terza è la situazione…non di Gorizia, ma della provincia di Gorizia…circa 730 profughi accolti in due solo cittadine a fronte di 15 nel restante mandamento isontino ovvero, il nulla. Il sindaco romoli fornisce una orribile immagine di Gorizia? Cosa dire allora di chi fa il gioco delle tre scimmiette…non sento non vedo e non voglio profughi? Dov'è la tanto voluta e decantata accoglienza diffusa se il 90% dei profughi è distribuito soltanto a Gorizia e a Gradisca?
Invece a te ti prendono per il c.
I comuni amministrati da giunte di centro sinistra non si possono toccare,sono già bravi belli e buoni così e di certo non voglono accollarsi problemi in più,per non aver problemi con l'elettorato(non si sa mai),mentre i cattivoni fascioleghisti devono essere intasati di profughi all'inverosimile,non potendo trovare una soluzione per la sistemazione verranno ulteriormente attaccati e denigrati.Tipico metodo renzista,ma finchè funziona….
Devono accogliere anche i comuni di centro sinistra, ma anche quello di Gorizia che non ha accolto nessuno. La caritas non mi risulta che sia una partecipata dal comune.
Cosa centrano gli attentati e il terrorismo con i rifugiati che si stanno muovendo in questo periodo in Europa? Non c'entrano proprio niente, se non nella bassa strumentalizzazione da parte xenofoba è razzista.Hai ragione ,sono con voi!!!
Nessuno dice che la giunta goriziana sia esente da colpe…ma, ripeto ma, non si notano altrettanti strali lanciati alle altre giunte/Consiglio Regionale/Stato…non con questo accanimento almeno…
Semplice calcolo delle probabilità purtroppo….difficile pensare che in mezzo alle oltre 700.000 persone entrate, non vi sia qualche male intenzionato o terrorista…..i disperati non hanno colpe, ma il fenomeno migratorio di certo è una ghiotta occasione da sfruttare per importare i propri uomini in Europa….
Si vede che non sanno come si fa l'opposizione
http://www.opinione-pubblica.com/2015/11/18/benvenuti-in-berra-di-sharia/
Un esempio di cosa porta una politica di eccessiva accoglienza.