E’ nata la Sinistra Italiana, un nuovo raggruppamento politico, anche parlamentare, che raccoglie importanti esponenti che avevano finora militato nel Partito Democratico e in Sinistra Ecologia e Libertà. Si sente parlare di altre componenti della sinistra che intendono riaggregarsi intorno ai medesimi valori, con la solita difficoltà ad iniziare qualcosa di convincente e soprattutto insieme. Che dire? Dopo i tentativi di Sinistra Arcobaleno, Alba, Cambiare si può e l’Altra Europa non è così scontato avere dentro l’entusiasmo e il coraggio di crederci ancora. Tuttavia, con i tempi che corrono e le grandi sfide all’Italia e all’Europa portate soprattutto dalle migrazioni dei popoli e dalla crisi finanziaria, è lecito storcere il naso e tirarsi indietro dicendo che “non c’è la teoria la prassi è sbagliata, bisogna studiare per la rivoluzione” – come recitava un canto degli anni ’70? No, forse non è lecito e allora, incrociando le dite e respirando questa nuova proposta, accogliamo questo nuovo tentativo. E sperìn bén!
Urrà,evviva è nata la sinistra italiana.Renzi sa bene fare i suoi conti,e nell'eventualità di elezioni qualche punto di percentuale certamente lo perderebbe.Bisogna quindi fare in modo che buona parte dell'elettorato che non ha più fiducia in lui esca dalla porta e rientri dalla finestra.Gran parte dei personaggi (sedicenti)che compongono questa cosiddetta nuova sinistra sono quelli che si indignavano,che non erano d'accordo,che democraticamente ed idealmente protestavano per poi votatr ogni porcheria che il governo proponeva.Specchietti per le allodole ed attak tra il culo e la poltrona,ecco le principali qualità di questa nuova sinistra.Un discreto parco buoi di elettori è ora a disposizione.L'importante è che non vadano verso i 5 stelle.
Purtroppo, anche se con toni non condivisibili, alcune delle osservazioni dell'anonimo non sono peregrine. Già alcuni si smarcano o propongono percorsi alternativi, altri non si vedono. Nè è chiaro cosa si vuole fare, a parte mandare via renzi. Se dovessi votare oggi, non saprei proprio dove mettere la mia povera croce, che peraltro porto sul groppone da così tanto tempo.
Concordo, purtroppo, con le considerazioni di cui sopra…accogliere positivamente il nuovo tentativo proposto da quelle stesse persone che, prima ci proponevano il lamento greco e poi votavano succubi…sa tanto di utopia..per esser gentili.
Non siamo più negli anni 50 e 60,i tempi sono cambiati,sono passate ormai diverse generazioni.La sola cosa che rimpiango dei vecchi leader dei partiti comunista e socialista italiani come togliatti,pajetta ,pertini,jotti e Berlinguer era che avevano i "co….ni",attributi che mancano totalmente a questa nuova sinistra salottiera e demagoga a cui ha fatto da apristrada"maglione di cashmere" Bertinotti.Se si vuole dare un futuro alle nuove generazioni da contratti settimanali e schiavizzate ormai all'inverosimile bisogna riformare il conflitto di classe,anche perché grossi industriali,finanza e cosiddetta borghesia illuminata questo conflitto non l'ha mai abbandonato vincendo su tutti i fronti grazie al rincoglionimento della classe operaia che pensa che basti un suv comprato a rate e l'ultimo modello di I-phone per poter scimmiottare i loro signori e padroni.
Ecco, il problema è proprio il rincoglionimento delle persone. Se vi capita di andare a vedere il film "Il sistema di mercato" si può capire come è questo modo di produrre e di (non) distribuire le risorse, che non solo è orrendo, ma fa stare male la gente, che vede come soluzione tutta individuale la famiglia, l'amore, il cibo, la connessione a internet e come obiettivo del proprio carattere l' "essere solari". Se non vediamo in noi stessi i profondi germi dell'idiozia, ci terranno sotto tutta la vita. La chiave non è solo economica, non basta essere contro il jobs act, ma discutere assieme di quanto siamo infelici e depressi e perchè.