Esattamente un anno fa, il 4 novembre 2014, con un post su questo blog chiedevamo lumi intorno alla presenza di un'”Università Popolare di Gorizia” nei locali del Comune di Gorizia. Ci si domandava per esempio per quali motivi era stato concesso un simile spazio, e così importante per la città, a un’iniziativa privata e se il logo della suddetta Università non somigliasse talmente a quello ufficiale del Comune di Gorizia da suscitare l’impressione di una pubblicità ingannevole. Infatti i cittadini e i potenziali consumatori potevano pensare che si trattasse di un’iniziativa gestita direttamente dal Comune. Mentre alla seconda domanda non si ottenne alcuna risposta, la prima ebbe ampia spiegazione in una specifica delibera (181/2014) dello stesso Comune, dove è scritto che per ricevere in affitto i locali “in uso promiscuo al 50%” – 126 mq per 350 euro al mese più 2080 di oneri accessori – occorre essere un’Associazione senza fine di lucro e svolgere attività di:
attivazione di servizi informativi, comunicativi e divulgativi, finalizzati all’arricchimento dell’attrattività complessiva della Città nello specifico e richiesto contenuto di cittadella universitaria multidisciplinare con un utilizzo che privilegi il collegamento e le possibili interazioni con le realità già presenti sul territorio, con particolare riferimento al
potenziamento dell’offerta formativa e didattica della presenza universitaria e al suo
possibile sviluppo, all’interno del già avviato percorso di potenziamento.
Al di là di queste belle parole che giustificano ampiamente la concessione dei locali a fronte di un affitto irrisorio per ciò che concerne il pieno centro cittadino, ci si può chiedere, dodici mesi dopo, che fine abbia fatto l’Università Popolare di Gorizia. I locali sembrano desolantemente vuoti, i vetri (tra l’altro dell’ufficio relazioni con il pubblico) sono trasformati in squallida bacheca dove – alla data odierna – si pubblicizzano eventi risalenti ai passati mesi di luglio e addirittura aprile. Nonostante il sito ufficiale dell’Università Popolare di Gorizia riporti ancora l’indirizzo di Via Garibaldi 7, sembra che da diversi mesi non si sia visto nessuno in quei locali, meno che meno negli orari mattutini di segreteria, ancora indicati su uno striminzito foglietto affisso sulla porta principale. L’utilizzo di locali così pubblici che più pubblici non si può, la corresponsione di un affitto invidiabile, l’inaugurazione in pompa magna con parole entusiasmanti da parte degli amministratori cittadini, hanno trovato riscontro nella realtà? Si è arricchita l’attrattività complessiva della città come cittadella universitaria? L’istituzione accademica ha favorito le interazioni con le realità già presenti sul territorio e il potenziamento dell’offerta formativa e didattica? Inoltre, l’affitto è stato pagato regolarmente? Come è stato verificato che l’associazione fosse effettivamente senza fini di lucro?
Sono domande che richiedono risposte precise, perché altrimenti, come cittadini ci si sente presi in giro e nasce il solito sospetto che in fondo sia soltanto stato favorito l’amico dell’amico o il parente del parente. E, già che ci si è, si tolgano quei volantini iperdatati dalle belle finestre scure dell’Urp e soprattutto si elimini quel logo troppo facilmente interpretabile come quello del Comune!
Andrea Bellavite
Qualcuno risponderà o secondo la solita prassi politica goriziana tutti ignoreranno la cosa? Mi auguro che i consiglieri comunali sollevino la questione, perchè altrimenti non c'è politica possibile se non intasando corte dei conti, procura della repubblica, tar, ecc. Alla fine tutti vorranno non più i politici ma i commisssari prefettizi.