E’ morto a quasi 92 anni René Girard, filosofo, storico e teorico delle religioni. Lo studioso francese è conosciuto soprattutto grazie alla sua opera La violenza e il sacro, analisi lucida e molto profonda a livello antropologico e sociologico. Ogni società, dal piccolo gruppo alla nazione, contiene in sé i germi di una violenza incontrollabile che deve essere stornata per evitare la distruzione intrinseca della comunità. Il “sacro”, in quanto oggetto in-disponibile per la limitata ragione umana, assume il ruolo di catalizzatore e raccogliendo su di sé la potenzialità negativa, libera gli esseri umani dalla forza incontrollata che li vorrebbe portare all’annientamento. Girard nota il ruolo specifico del cristianesimo, là dove la violenza si scatena direttamente contro l’elemento sacro il quale interrompe la catena della vendetta attraverso il perdono, vera forza rivoluzionaria che consente di fermare la spirale catastrofica destinata altrimenti a condizionare per sempre la storia degli umani. Insomma, la cultura mondiale perde uno dei suoi più autorevoli punti di riferimento attuale, uno di quei “grandi vecchi” che ancora riescono a dire parole autorevoli in un mondo dominato dalla pseudofilosofia dell’usa e getta o del tutto e subito.
Rispondi