Molto interessante il check-up dell’Isonzo, proposto da alcune associazioni ambientaliste del territorio. Venerdì 20 novembre si è tenuta la prima sessione del Convegno, nella Sala Della Torre della Fondazione CariGo di Gorizia. Introdotto da Luca Cadez davanti a un pubblico numeroso, partecipe e attento, l’incontro ha consentito di scandagliare alcuni aspetti importanti del “fiume di smeraldo”, riconoscendo le opportunità e le criticità del momento. Se da una parte si è evidenziata la necessità e l’urgenza di un progetto condiviso tra Italia e Slovenia intorno allo sfruttamento delle acque, dall’altra è stato illustrato con grande competenza lo stato di salute di un corso d’acqua il cui continuo cambiamento di livello dovuto alla presenza dei già troppo numerosi sbarramenti costituisce di fatto una minaccia per l’equilibrio biologico e ambientale. Dall’analisi offerta dai diversi relatori è emersa una realtà non drammatica, ma certamente preoccupante.L’impressione è che ci sia ancora poco tempo per intervenire e per evitare il peggio. E’ necessario quindi incontrarsi e far incontrare tutte le categorie che hanno a che fare con l’Isonzo/Soča: non soltanto gli agricoltori e i politici, ma anche gli imprenditori, gli istituti accademici, gli operatori culturali, artistici e turistici, i movimenti per la tutela dell’ambiente e tutti i cittadini che sentano come proprio il bellissimo fiume. La seconda sessione del Convegno è prevista per venerdì prossimo, 27 novembre, con inizio alle ore 15.
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