Assisi, 1 gennaio 2016, Giornata internazionale della Pace. Per entrare nei più importanti luoghi che ricordano la testimonianza di Francesco occorre inserirsi in una lunga fila e attendere pazientemente di raggiungere il varco presidiato dai soldati in mimetica, armati di minacciosi mitra. Vengono controllate borse e borsette, con il laser si cercano eventuali ordigni nascosti. Tutto questo in nome della “sicurezza”. Nel frattempo giunge l’eco del bel discorso del Papa sulla pace, con la condanna della violenza e delle armi come strumenti utili alla risoluzione dei problemi planetari. Ordunque…
Ordunque perché non cominciare a togliere le armi che stanno davanti a casa propria? Non sarebbe più credibile, la guida della Chiesa Cattolica, se proponesse ai pellegrini di raggiungere San Pietro a proprio rischio e pericolo, non difesi da alcun soldato o carro armato? È proprio necessario visitare la tomba di un uomo che ha fatto della pace il proprio programma di vita, attraversando un presidio militarizzato? Non è che in realtà tutto questo spiegamento di forze giustificato dalla ricerca di sicurezza, non sia altro che un’intensificazione del controllo dello Stato sui cittadini, una prova della limitazione dei diritti democratici e libertari?
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Sicurezza? Ogni giorno muoiono sulle strade 10 persone per colpa delle automobili e 100 muoiono per lo smog
Abbiamo creato delle comunità insicure e poi diamo la colpa agli altri
Abbiamo creato? noi non abbiamo creato un bel niente, non siamo mica la famiglia Riva che ha mangiato miliardi all'Ilva di Taranto inquinando a più non posso! Noi creperemo per le polveri sottili, i ricconi sono già alle isole caiman
Lasciando fare si è in parte artefici….utilizzando quei beni di consumo, si alimenta il sistema, per cui, sì…nel nostro piccolo contribuiamo a creare la società attuale.
Ah, d'accordo. Se è per questo non abbiamo detto nulla neppure sul rifinanziamento della nostra missione in Afganistan dal costo di 76 milioni di euro ma ci lamentiamo che gli afga stiano nei container. Per questo la parola d'ordine del nuovo anno è abolizione del diritto di voto, anche se per la verità mi pare ce lo abbiano già tolto.
l'utopico sogno di un mondo di uomini di pace, resta tale….nella realtà, ci avviciniamo prova dopo prova. alla prima de "la morte della democrazia"…..
La democrazia in Italia non è mai esistita e adesso poi…non mi ricordo l'ultima volta che ho votato.
Non ricordo chi disse che se la democrazia significa inserire una scheda in un'urna e vederne uscire Schifani ne faceva volentieri a meno…