Ci fu un tempo in cui i muri costruiti dall’est servivano per impedire a chi stava all’est di trasferirsi all’ovest. E l’ovest celebrò come un grande trionfo la caduta di quelle barriere e la “vittoria” dei Paesi del Capitalismo contro il blocco del Socialismo reale. Solo pochi avevano intuito che la guerra non era finita e che nuovi inediti scenari si stavano delineando all’orizzonte: e vennero i conflitti dei Balcani, l’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein, le sanguinose battaglie nel cuore dell’Africa, le Twin towers e quella che Bush definì con tragica profezia “Guerra infinita”, alla base della totale destabilizzazione dell’Afghanistan, del Pakistan, dell’Iraq, della Siria, dell’Egitto, della Libia, per non parlare delle continue recrudescenza della situazione in Palestina e Israele. E ancora meno avevano previsto ciò che sta accadendo in questi giorni: l’innalzamento di nuove muraglie invalicabili, questa volta però dalla parte opposta anche se con lo stesso obiettivo, costruite dall’ovest per impedire a per impedire a chi sta nell’est di trasferirsi all’ovest. Le migliaia di persone che si stanno accalcando sulle frontiere dei Balcani, fuggendo da guerre scatenate nell’ambito di interessi ai più sconosciuti, stanno mettendo in ginocchio non soltanto gli Stati da esse attraversati, ma anche la tenuta stessa dell’Unione Europea. Gli animi sono esasperati e da una parte si vorrebbe superare il ritardo di vent’anni con una repressione che rischia di degenerare da un momento all’altro in esplicita violenza, dall’altra si cerca di minimizzare la questione invocando la costruzione di ponti e di corridoi umanitari, possibilmente destinati a favorire l’accesso dei profughi in Paesi diversi dal proprio. Ancora una volta quello che è mancato e che continua a mancare è un progetto politico unitario e sempre più su fa strada l’impressione di un “si salvi chi può”, preludio della fine di un sogno, quello di un Continente unito non soltanto sul piano dei mercati, ma anche su quello della cultura, della politica e del rispetto dei diritti umani.
Tutto questo è il caos, il disordine mondiale, voluto e promosso dalle varie organizzazioni internazionali, per pervenire al cosiddetto Nuovo ordine mondiale. Per fortuna di tutta l'umanità esiste a questo mondo ancora la Russia, che già una volta ha salvato il mondo con i suoi 21 milioni di eroi che sconfissero il nazismo ed i suoi alleati. Gorbaciov quando si inginocchiò e si accordò a Malta con la parte più retriva degli USA, i cosiddetti DVD dei vari Bush e C., tradì e consegnò ai gestori del caos del capitalismo mondiale, non solo l'URSS, il primo stato degli operai, contadini e soldati, ma anche l'Europa dell'Est e dell'Ovest, tant'è vero che per esempio in Ucraina a capo della Banca Nazionale c'è proprio un Rotschild, e via discorrendo.
Quello che vediamo oggi in fondo ai Balcani, è la destabilizzazione voluta dell'intero Medio Oriente, è l'attuazione dei piani di Vittoria Nuland annunciati già durante il putsch del Maidan del 2014 a Kiev, e cioè porre il conflitto più grave tra la vecchia e la nuova Europa, col fine di distruggere l'Europa quella vera.
Un sogno nato sbagliato, costruito e progettato dalla gente sbagliata, per un fine sbagliato e, ineluttabilmente avrà una sua fine…giusta.
l'Anonimo delle 22,40 ha senz'altro in mente l'Italia dei Savoia, e del duce innominabile di Predappio, quando si alleò con i nazi, e i guerrafondai di tutti i nazionalismi asiatici ed europei, come il novello crociato lombardo con la fascio Le Pen.
…o forse ha in mente Renzi pronto per una nuova campagna di libia
Leggendo il post dell'anonimo delle 22.54 ci si rende conto del ritorno del maccartismo e della caccia alle streghe in maniera capovolta.Anni fa chi non si assoggettava al pensiero unico veniva accusato di essere comunista a prescindere.Ora le persone con senso critico sono "fasci"a prescindere secondo la feccia globalista cammuffata da difensori dei diritti umani.
Sono l'anonimo delle 22.40….spiace non confutare la tesi del collega anonimo delle 22.54 ma, facevo riferimento a quel gruppo elitario/bancario che determina crisi e guerre al solo scopo di trarre profitto e potere. Ciò trascende la bucolica e campagnola politica nostrana vecchia o nuova che sia…in futuro cercherò di esser più chiaro ma, sorprende che se non si applaude, si è soggetti a derisione e critica puerile.
sono l'Anonimo delle 22.40, vedo dal dibattito che si è sollevato, che in giro c'è molta gente che "sa", e questo è un bene a prescindere, perchè vuol dire che il mainstream generalista e globalista non riesce più a conformare un pensiero unico come si attende con le devastanti crisi sollevate con le rivoluzioni "arancioni" in Siria in Medio Oriente e sulla sponda nord dell'Africa. Buona giornata.
E chi lo dice che Lei è l'anonimo delle 22.40?
la N.S.A.