Non è per essere esterofili, ma è difficile non notare le differenze. L’esperienza è del tutto personale, ma è simile a quella ascoltata da tanti altri pazienti. Visita oculistica, Italia marzo 2015: 15 minuti, ricetta nuovi occhiali speciali, 90 euro (la visita, non gli occhiali!); dicembre 2015: 3 minuti, altri 90 euro per diagnosi e invito a mettersi in lista per operazione agli occhi, con conclusione tra giugno e settembre. Slovenia febbraio 2016: visita in 45 minuti, con apparecchiature sofisticate e specialista oftalmologo di fama europea, 25 euro, a metà marzo tutto sistemato. Ovviamente tutto con fatture, con causale anche in italiano… Molta gratitudine e la domanda fatidica: ammettendo la parità del “così bene”, c’è da stupirsi per il “così poco” della Slovenia o per il “così tanto” dell’Italia?
Andrea Bellavite
Non c'è da stupirsi…e comunque auguri di pronta guarigione
Siamo contenti che tutto sia andato bene. a presto!
In uno stato dove la casta politica lavora solo per poteri forti(banche ed assicurazioni)Non c'è da stupirsi che si faccia di tutto per distruggere in servizio sanitario nazionale(per il quale paghiamo anche parte delle nostre tasse)per mettere tutto nelle mani dei privati.Comunque la bachetta magica ce l'abbiamo in mano noi cittadini quando andiamo alle urne,e spetta a noi la decisione se vogliamo continuare o meno a farci del male.
La sfida sulla pressione fiscale e sul costo del lavoro è persa in partenza, nettamente favorita la Slovenia….se poi, aggiungiamo una certa "italica furbizia" lo stupore diventa amarezza….e, dopo aver bevuto l'amaro calice di come tutto luccica sul suol natio, porgiamo i migliori auguri per una tranquilla e repentina guarigione.
Potrebbe essere utile confrontare i costi con Germania o Inghilterra, che sono paesi con un numero di abitanti elevato (Germania più di 80 milioni, GB 65 milioni) rispetto ai 2 milioni della Slovenia (oppure…azzardo…della Svizzera).
Tutto sommato è una fortuna vivere su questo confine!