Cinquanta persone hanno partecipato lo scorso sabato alla gita d’istruzione sull’alta valle dell’Isonzo, proposta da Scussons e Circolo Fain di Romans d’Isonzo con la collaborazione dell’associazione Iter Aquileiense, del Forum per Gorizia e del Kulturni dom di Gorizia nell’ambito del progetto Bunker 1915-1918. Dopo una breve sosta a Kobarid/Caporetto, dove ha potuto vedere il monumento dedicato al poeta sloveno Simon Gregorčič e ascoltare alcuni brani dalle sue poesie, il gruppo ha raggiunto la Val Trenta, godendo dei meravigliosi panorami e riflettendo sulle vicende storiche che hanno coinvolto questo territorio. Hanno colpito tutti la bellezza delle sorgenti dell’Isonzo, ma anche la narrazione della vita dura dei valligiani, ampiamente illustrata nel suggestivo Museo di Trenta. Il lavoro delle acque che hanno scavato le forre è stato lo sfondo della visita alla bella chiesa di San Giuseppe a Soča, affrescata dalla mano del grande pittore sloveno Tone Kralj. Naturalmente si è pensato anche alla prima guerra mondiale, sostando nei delicati cimiteri austro-ungarici, contemplando da lontano l’ossario italiano di Caporetto e immaginando la sofferenza dei soldati e della popolazione civile. Insomma, è stata una giornata difficile da dimenticare, lungo le rive di quello che molti hanno definito “il più bel fiume d’Europa”.
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