Interessante l’intervento di Franco Perazza e Bruno Crocetti, oggi sul Piccolo. Segretario e vice segretario del Pd goriziano propongono sostanzialmente un patto del centro sinistra che unisca le forze vive di Gorizia in vista delle elezioni del 2017. Non è che si tratti di qualcosa di nuovo, tuttavia l’argomento merita di essere ripreso, anche perché interseca numerosi commenti apparsi recentemente su questo blog.
Cosa impedisce un accordo per il bene della città?
Non una pregiudiziale ideologica. Il sottoscritto – e suppongo anche buona parte dei partecipanti all’esperienza cultural-politica del Forum per Gorizia – ritiene pessima la riforma costituzionale, inefficace e inopportuna l’azione di Renzi, promuoverà e parteciperà ai comitati referendari. Numerose sono le perplessità anche a livello regionale. Tuttavia in sede locale gli accordi o i disaccordi non possono essere determinati dal punto di vista delle scelte nazionali, bensì sulla base dei programmi specifici e delle persone che li portano avanti.
La mancanza di un accordo con il Pd goriziano non dipende quindi dal giudizio sul governo Renzi, bensì dall’evidente distanza di posizioni su molte questioni chiave della situazione locale. Sui lavori pubblici – dagli ascensori al castello ai mille rifacimenti dei “salotti buoni” (Corso Verdi rifatto per la terza volta in poco più di un anno!) – sull’accoglienza agli immigrati, sul Gect e le relazioni transfrontaliere, sulla trasparenza e la partecipazione, sulle piste ciclabili, la cura dell’Isonzo, le battaglie portate avanti dai comitati civici e su molto altro… non c’è mai stata non soltanto la ricerca di un punto di vista comune, ma spesso ci si è trovati in netto disaccordo.
Quindi, allo stato attuale delle cose, quelle di Perazza e di Crocetti sono delle buone intenzioni alle quali – per poter iniziare un dialogo – occorre aggiungere fatti concreti, prese di posizione e una chiarezza programmatica che non è certo la migliore qualità del Pd goriziano.
Allo stato attuale delle cose… Sì, perché lo scenario politico nazionale è in rapido cambiamento e ci attendono sfide enormi a livello internazionale. Mentre i partiti tradizionali dovranno fare i conti con tale complessa transizione, il Forum propone a tutti coloro che lo desiderano di avviare un laboratorio su Gorizia, non incentrato su strategie elettorali, ma sulla necessità di cambiare realmente la vita della città. Quanto prima sarà “lanciata” una road map – con tanto di candidato sindaco, progetto e percorsi per raggiungere l’obiettivo – verso le amministrative del 2017. E chi vorrà aggregarsi – nella condivisione delle linee programmatiche fondamentali – sarà il benvenuto!
Andrea Bellavite
Io sto con il Forum e non con il PD! Anche perché le chiacchiere non devono incantare nessuno di coloro (tanti) che si attendevano dal PD di Gorizia azioni concrete a difesa ed in promozione di questo territorio e della sua comunità (se del caso anche contro l'amministrazione regionale e provinciale). Purtroppo, fatte salve alcune prese di posizione di Cingolani (isolato?), il locale Circolo PD si è dimostrato appiattito sulle posizioni della Giunta regionale e del Presidente provinciale. Inutile citare esempi, sotto gli occhi di tutti!
Ringraziamo ma cerchiamo, anche se non sarà facile, condivisioni ed alleanze con forze realmente innovative e persone giovani di età e di cultura.
Condivido sentitamente. C'era tempo 5 anni per condividere assieme proposte e obiettivi. Non mi risulta che nessuno si sia fatto vivo o sia intervenuto su casi in cui siamo stati del tutto isolati, e cito solo gli ultimi casi relativi all'antifascismo. Quindi di alleanze fatte in prossimità delle scadenze elettorali non me ne faccio nulla. Abbiamo già dato con primarie e altra fuffa.
Purtroppo il PD locale non è migliore di quello nazionale.
Più che altro mi pare si muovano solo per le elezioni. E poi non si sta con chi vota l italicum
Niente pd per favore…non se ne fa nulla con chi annuisce a comando.
Bello questo plebiscito anti-PD!
Magari ci saranno dei motivi per le critiche
Non pensate?