Qualche giorno fa abbiamo denunciato su Il Piccolo che una componente della tariffa del servizio idrico integrato della provincia di Gorizia, la cosiddetta “quota fissa”, anche nel 2016 è la più alta d’Italia. A Gorizia tale quota ha un valore medio di € 108 (il valore più basso è di € 3,5 ed appartiene alla provincia di Milano) e, moltiplicata per i 62.013 utenti dell’Isontino, ammonta a € 6.697.404. Abbiamo chiesto inutilmente a Irisacqua di conoscere quali effettive voci di spesa comprenda la “quota fissa”, che nel totale rappresenta una cifra considerevole, e lamentato la mancanza di trasparenza a questo proposito da parte della società.
Il sig. Bolzan, presidente della società partecipata, ha risposto sullo stesso giornale affermando che quello che conta è il totale che il cittadino paga, che nell’Isontino sarebbe in linea con il resto della regione; ha auspicato poi un incontro pubblico con il Forum, presente la stampa o i cittadini, “perché non è corretto scrivere o affermare cose che non corrispondono alla realtà”.
Vediamo ora di rispondere al sig. Bolzan in dettaglio. Iniziamo citando dati ufficiali a cui noi come cittadini abbiamo accesso: si tratta dei dati registrati dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe 2016 di Cittadinanzattiva e di quelli relativi alla dispersione idrica di Legambiente, presi da “Ecosistema urbano” 2015.
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Valore medio riferito ad una famiglia tipo di tre persone, con un
consumo annuo di 192 metri cubi d’acqua, comprensivo di IVA al 10% |
Trieste
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€ 398
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Gorizia
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€ 315
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Pordenone
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€ 276
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Udine
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€ 225
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Media FVG
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€ 304
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Osservazione a riguardo alla media FVG. Se facessimo la media ponderata delle tariffe in funzione della numerosità della popolazione residente nelle varie province, la media regionale scenderebbe: quindi la distanza della tariffa media di Gorizia da quella regionale sarebbe ancora maggiore.
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Dispersione rete idrica
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Gorizia
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37%
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Pordenone
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12%
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Udine
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10%
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Trieste
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45%
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Media FVG
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26%
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Quindi, non solo la tariffa del servizio idrico di Gorizia e dell’Isontino è superiore alla media regionale, ma lo è anche la percentuale della dispersione idrica. Si può parlare fin che si vuole di entità degli investimenti, come fa il sig. Bolzan, ma se essa mantiene la dispersione idrica nell’Isontino al 37%, mentre Udine è al 10% e la media regionale è al 26%, evidentemente si deve riconoscere che qualche problema nella gestione di Irisacqua c’è. E si deve mettere da parte la propria supponenza, ricordando che il miglior servizio è quello più efficiente e contemporaneamente più economico per il cittadino. Sono questi i parametri con cui le aziende partecipate si devono confrontare sempre, e soprattutto in questi tempi di diffusa difficoltà economica che colpisce i loro utenti .
Al sig. Bolzan piace dire che le tariffe di Irisacqua sono nella media nazionale: sfidiamo pubblicamente Irisacqua ad uscire dall’aurea mediocritas, di cui impropriamente i suoi vertici si gloriano, e a porsi come obiettivo quello di portare le tariffe del servizio idrico integrato di Gorizia e provincia tra le dieci migliori d’Italia (e cioè Isernia, Milano, Campobasso, Cosenza, Caserta, Varese, Catania, Imperia, Rieti, Savona), che hanno tariffe medie tra 117 e 220 euro. Invece di barcamenarsi operando nella media delle tariffe, Irisacqua alzi l’asticella e si confronti con la migliore in classifica, Isernia, che fa pagare ai suoi cittadini circa un terzo di quel che si paga nell’Isontino, cioè 117 euro invece di 315. Sarebbe una bella novità per una società partecipata, che, come tutte le aziende di questo tipo, normalmente non ha bisogno di confrontarsi con il mercato e di verificare periodicamente le sue strategie per migliorarle, in funzione dei suoi risultati. Nelle aziende private la situazione è ben diversa: se non si raggiungono i criteri di efficienza e di risparmio richiesti, l’impresa viene punita dalla libera concorrenza del mercato, mentre i dirigenti non percepiscono il premio di risultato previsto o magari perdono anche il posto.
Il sig. Bolzan chiede inoltre con impazienza un incontro pubblico con il Forum per Gorizia in presenza della stampa o dei cittadini. Perché mai? Per trasformare l’incontro in un’operazione di marketing, sciorinando magari dati che non ci sono stati forniti in precedenza e che noi o un ente indipendente non possiamo controllare? Faccia piuttosto parlare in modo oggettivo ed indiscutibile le bollette, che hanno sempre un linguaggio univoco per chi le deve pagare.
Ad Irisacqua il compito di gestire al meglio il servizio idrico integrato, nella consapevolezza che il servizio migliore è quello più efficiente e a minor costo; a noi quello dalla parte del cittadino di controllare e di denunciare l’eccessivo costo del servizio o altre mancanze, in assenza di analoghi controlli da parte delle istituzioni. Ad ognuno il suo ruolo.
Ad ognuno il proprio ruolo, su questo sono d'accordo! Poi c'è la storia personale di ciascuno: certe volte le carriere non ci azzeccano proprio con la storia professionale delle persone. Oltre alle tariffe andrebbe posta la dovuta attenzione agli incarichi affidati e svolti a corretta gestione del "bene comune".
Sono d'accordo: chi gestisce soldi pubblici deve metterci il massimo impegno, non ha senso accontentarsi di stare nella media. Dietro quei soldi c'è il cittadino, che non si merita questo.
L'incisiva argomentazione della Forzi non é poi cosí difficile da capire:
bando alle chiacchiere, se siete veramente 'bravi', fateci pagare di meno, cioé come i 'veri bravi'.
Possibile che Bolzan e Irisacqua non ce la facciano a capirla?!?
Anche quello delle "presidente" delle partecipate o degli enti pubblici è un grosso tema da affrontare: basta con le cariche determinate da partiti o centri di potere. Quello che ci vuole è la competenza.
Il fatto è che i cittadini non possono scegliere i gestori dei servizi e però i servizi li pagano: non è giusto che paghino oltre ai servizi anche la cattiva gestione
L'aurea mediocritas della cosiddetta "classe dirigente" (?) attuale porta alla ricerca della "media". In compenso l'attuale Onorevole e storico contendente a quello che fu un posto di Consigliere regionale (vedi Messaggero Veneto di oggi) risulta abbondantemente sotto la "media di efficienza", forse troppo impegnato nel suo secondo incarico pubblico di vertice al Coni FVG.
Cattivi esempi da additare al pubblico per sperare nel cambiamento delle logiche che portano alle elezioni e alle nomine! Coraggio …
Evidentemente ci vuole che qualcuno vigili sugli obiettivi e sui risultati di Irisacqua. Qualcuno che prenda le parti del cittadino.
Qual è il ruolo del Presidente Bolzan? In concreto che cosa fa?
É forse perché lo hanno messo loro lí ad Irisacqua che i piddini non osano porre a Bolzan le domande che gli pone giustamente il forum?
E' vero. c'e stata la solita spartizione: al centro destra Isontina Ambiente con Zanotto, al centro sinistra Irisacqua con Bolzan. E poi nessuno fiata: deve andare bene tutto per tutti.
Perché non si fa così dalla prima e seconda repubblica?Di cosa si meraviglia?
Ci si meraviglia che vada ancora così. Non è forse ora di cambiare questo vecchio modo di fare politica a tutti i livelli?
Mi pare che il PD sia ancora alto nei sondaggi.Quindi alla gente alla fine va bene