Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sarà a Gorizia il prossimo 26 ottobre. Opportunamente assente dalle cerimonie dell’8 agosto commemorative della “presa” o “caduta” di Gorizia, viene a ricordare le vittime dell’inutile immensa strage perpetrata cento anni fa, in un giorno meno delicato, anche se qualcuno non ha mancato di sottolineare che il 26 ottobre 1917 è la data che ha segnato l’inizio della disfatta di Caporetto.
In realtà il vero motivo per il quale il Presidente sarà dalle nostre parti non riguarda la città di Gorizia, bensì il piccolo Comune di Doberdò dove verrà in quel giorno inaugurato il primo monumento ai soldati sloveni caduti sul fronte dell’Isonzo. E’ un’opera molto bella e toccante che ricorda Doberdob, la terra che secondo un suggestivo canto, è stata la tomba della gioventù slovena. All’inaugurazione ci sarà Mattarella e ci sarà anche il Presidente della Repubblica slovena, due Stati uniti nei loro massimi rappresentanti nel mesto ricordo dei caduti. Si tratta di un evento di grande importanza, un forte messaggio di pace e di unità fra i popoli, voluto dal Kulturni dom di Gorizia, dal Comune di Doberdò e dalle associazioni culturali slovene.
Quando cadde il confine tra Slovenia e Italia Andrea scrisse che, quella sera, la Storia passava per Gorizia.
Forse, il 26 ottobre, la Storia non passerà per Doberdò ma certamente non sarà lontana. SS
Che vada anche a depositare dei fiori nei campi di concentramento Fascisti, per ricordare i crimini perpretati nel 20 ennio fascista contro il popolo Sloveno, Croato e slavo.
Va detto anche detto che il monumento in questione è dedicato ai soldati sloveni caduti nella prima guerra mondiale, in divisa austroungarica. Una doverosa precisazione, visto che la anche la stampa locale ha accuratamente omesso di dire.
Luciano Cicuttin