Gorizia ha salutato oggi uno dei suoi più amati personaggi. Non si tratta certo di un uomo cercatore di ribalte o di titoloni sui giornali, ma di un serio, colto e coscienzioso servitore della vita e della cultura cittadine. E’ Claudio Bulfoni, indimenticato vigile urbano prima della pensione e poi vera e propria “anima” della Sinagoga di Gorizia. Del luogo di raduno ebraico e del “ghetto” circostante Claudio conosceva veramente tutto e strabiliante era la sua capacità di entusiasmare e interessare tutti – dai più anziani ai più piccoli – con i racconti, gli aneddoti e un gusto speciale per i particolari. Con lui la storia – affascinante e tragica – della comunità ebraica di Gorizia, tornava a farsi presenza e vita. Oltre all’indole del vero uomo di cultura – saggio e proprio per questo umile e capace di trattare tutti con lo stesso rispetto e con la stessa passione – di lui si ricorderà sempre la naturale gentilezza, la simpatia innata, il sorriso sincero sfoderato in ogni momento di incontro. La città si scopre davvero più povera e si stringe – e noi del Forum con essa – attorno alla moglie Marta e al figlio Alberto, in un ricordo colmo di ammirazione e di gratitudine.
Andrea Bellavite
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