Colpisce oggi “Il Piccolo” per la struttura delle sue pagine. Nella prima Fain parla delle tasse e addizionali che ogni cittadino pagava alla Provincia in modo elevato e che adesso, chiuso l’ente, non solo non sono state tolte, ma passano alla regione. La Provincia non ha pensato di eliminare le gabelle una volta finita di esistere ed esse sono ereditate dalla Regione ben contenta di percepire crediti cospicui. L’indagine sulle tasse locali e sulla mancanza di trasparenza delle partecipate, e non solo, la conduce da anni la nostra cara Rosamaria Forzi, che fa vedere concretamente come i cittadini siano tenuti all’oscuro di scelte che poi pagano loro. E non sono costi da poco. Nella pagina del giornale accanto c’è l’intervista al candidato sindaco Roberto Collini. Qui si passa dalla concretezza alla parola impalpabile, polisemantica, che dice tutto e il suo contrario. Collini si sente erede della grande storia della Democrazia Cristiana. Davvero difficile in poche righe fare un bilancio di un’esperienza politica che vide sì De Gasperi e Moro, ma pure Salvo Lima e Andreotti, anni in cui si crebbe economicamente ma la corruzione, il legame con la mafia, il sacco urbanistico portarono le conseguenze in cui ci troviamo ancor oggi. In verità della vecchia DC il candidato apprezza che aveva dentro di tutto, per cui al giornalista che lo intervista è lecito chiedere della discussione, mesi addietro, su un possibile listone unico elettorale che tenesse insieme destra e sinistra per il “bene della città”. Collini non grida scandalizzato alla sola ipotesi di un possibile inciucio, ma parla di un’idea poi tramontata. Il resto dell’intervista è un capolavoro di equilibrismo, per cui “Romoli non ha governato male ma si può fare meglio”, il programma elettorale è “qualità, coraggio e sicurezza”, Ziberna e Collini, giovani delle nostrane periferiche vie Gluck, hanno respirato la stessa aria. Quindi? Dunque? Allora? Ci sarà un’alternativa se vince lui le elezioni o sarà la stessa cosa di prima? E poi quale è il profilo della città che emerge dalle parole del candidato? Come ho già detto in questo inizio di campagna elettorale a politica stiamo a zero. Si parla solo di uomini, di candidati, di passi indietro, a lato, a destra e a sinistra, in un minuetto dove le idee languono o sono indistinguibili. Viva la Forzi che ci indica la strada per protestare contro bollette troppo alte. Questo conta, il resto sono ciacole o giochi di potere.
adg
Allora candidate la Forzi?
Magari!
Vedete gentili proponenti, so che di questi tempi è difficile parlare di politica, allora propongo la solita metafora calcistica. Il Forum è una squadra, avete presente? E vi assicuro che in panchina non c'è nessuno. Dunque in una squadra i ruoli sono definiti e ognuno si muove per conseguire il risultato. La squadra Forum, riunita in decine e decine di riunioni, ha stabilito che per età, determinazione, novità, impegno sia Andra Picco a rappresentare le nostre istanze, i nostri progetti, le nostre idee. Gli altri lavorano a fornire al candidato i pezzi di programma per la città che tra poco presenteremo in assemblea. E' un lavoro collettivo, non abbiamo l'uomo solo al comando. Mi rendo conto che è un concetto difficile da comprendere, magari fuori moda, ma è così.
E' stata Lei a suggerirlo, dopo aver accostato Collini e Ziberna alla Forzi. E poi il candidato è uno, mica una squadra!
Fa specie che a condannare le ciacole altrui sia proprio una ciacolona
Sì, e che si dà la zappa sui piedi da sola!
Ih, Ih, Ih, che figurin…
Me par che sti ultimi comentatori i comenta senza gaver niente de dir
Ritorniamo al quadro desolante di questi "vecchi leoni" della politica! Collini, Ziberna, e i due pupilli di Gherghetta: i quattro dell'apocalisse di questa cittadina, un tempo espressione di un vivere comune (vedi altro articolo di oggi). Viva la squadra del Forum!
Beato chi la conosce!