Il candidato civico Collini, in realtà candidato del PD, attira al suo fianco la civica Cernic, che dopo avere promesso sogni ai goriziani, li fa tornare alla dura e prosaica realtà dell’alleanza con i forti. La balena bianca democristiana, che fagocita tutto e che tutto assorbe, scomparsa dagli oceani mondiali, cerca di difendersi a nord est e nel tentativo di sopravvivere muta e si trasforma come la giraffa che allunga il collo per mangiare le foglioline dell’albero. Contorsionismi, trasformismi e mutazioni genetiche stanno caratterizzando una campagna elettorale che andrebbe vista dal punto di vista scientifico e biologico, darwiniano, più che da quello politico. Come sopravvivere al diluvio? Questa è la domanda fondamentale dei personaggi dell’agone politico nostrano. Ma alla scienza forse è meglio contrapporre la fantasia letteraria. La scienza è arida e spietata: la letteratura invece ci insegna che per fortuna esistono dei capitani Achab, che magari con la gamba di legno, riescono a vincere sul mostruoso cetaceo.
adg
Amaramente penso che l'unica difesa da questa classe politica sia quella di ignorarla. Tanto, sono tutti uguali…
Qualcheduno, nel dibattito sul Blog, aveva previsto questa, e altra (es. Portelli), alleanza già da molto tempo. Da anni a Gorizia non viene proposto nulla di veramente nuovo! Spiace che coloro che hanno provocato in questa cittadina danni consistenti, gestendo l'ordinario e lo straordinario da posti di potere, abbiano ancora il coraggio di presentarsi come innovatori. Ancor più sconcia la loro presunta volontà di aprirsi alla partecipazione e al coinvolgimento. Muoviamoci perché i cittadini possano dire consapevolmente "BASTA"!!
Ho sempre ritenuto Mara una persona di buon senso. Questa scelta però mi delude profondamente. Pensavo che Mara Cernic si sarebbe tenuta lontano dalla vecchissima politica e che , come aveva iniziato, avrebbe avviato un percorso di rinnovamento con chi non è mai stato con le mani in pasta. Pensavo a Mara come innovatrice di un percorso che avvicinasse tantissima gente che non ne può più dei giochi e giochini di poteri e partiti. Ma anch'io come Anna Di Gianantonio mi rifugio nella fantasia e nella storia culturale che ci appartiene, ricordando Davide contro Golia. E noi con Davide vinceremo . V.D.
Il guaio è che quando Davide vince si trasforma all'istante in Golia.
Collini, più che un Golia risulta essere un Colosso di Rodi! La sua "storia" denuncia il "vecchio" che rappresenta. Percorsi a ritroso!!
Basta con i vecchi (e giovani solo per età- non troppo) trasformisti.
Pessimismo cosmico.
Amara realtà purtroppo, dimostrata più e più volte nell'italico Paese.
Contrapporre personaggi fittizi al darwinismo politico vuole dire perdere in partenza: dopotutto la Cernic fa solo come Bellavite a Aiello, che ha imparato che senza il PD-DC non si vince.
Spero, comunque, che Collini-morbido DC con aperture a 360 gradi,- non vinca. Significherebbe non modificare i rapporti di forza che hanno affossato questa città e peggiorato la vita ai concittadini. Lasciamo poi perdere le considerazioni di Portelli, persona che credo insignificante ma che ambisce, comunque, alla ribalta. Ogni persona ha diritto "ad 1/4 d'ora di notorietà" ma poi basta!!!
Mi sembra (smentitemi se sbaglio)che alla fine del racconto il capitano Achab e la sua gamba di legno furono trascinati negli abissi dal grande cetaceo bianco morente ma non sconfitto….Il libro di Melville nel suo finale tragico lascia il lettore libero di fare le sue considerazioni ,lasciamo ad adg anche la libertà di stravolgere e cambiare il finale , dopotutto siamo ancora in democrazia.
I vecchi sono lenti ed con i riflessi ormai annebbiati.Quando un vecchio decide di fare il trasformista e di cambiare bandiera si accorge che il giovane l'ha fatto già quattro volte se non più. Alla fine l'allievo supera sempre il maestro,sempre.