Gorizia perde con l’avvocato Nereo Battello uno dei suoi più eminenti punti di riferimento. Non c’è ambiente cittadino che non abbia avuto a che fare con “il senatore”. Presente nei diversi settori della vita politica, della gestione della realtà giuridica, del mondo sociale, si è imposto come figura di primo piano anche nella dimensione culturale, spaziando dalla Storia alla letteratura, dall’attenzione ai particolari alla passione per il Cinema. Riconosciuto nella sua autorevolezza da coloro che hanno condiviso ma anche da chi ha avversato le sue idee e la sua visione del mondo, si è sempre schierato e battuto dalla parte dei più deboli. Notevole, negli ultimi anni, è stato l’impegno a favore del riconoscimento del diritto di parola, attraverso la comunicazione facilitata nelle scuole e nella società. Lascia una profonda eredità di valori umani e culturali, insieme a molta tristezza e gratitudine. Anche dal Forum per Gorizia giungano ai familiari il cordoglio e l’affettuosa solidarietà.
Ricordo le discussioni politiche con lui. Aveva la capacità di dirti, chiamandoti sempre per cognome, le cose più dure, ma senza offenderti e senza interrompere la relazione. Il suo impegno per Peteano è stato straordinario. Ho avuto modo di parlare a lungo con Roberto Maniacco e lui raccontava che gli avvocati hanno fatto una vera e propria contro inchiesta, pagando di tasca loro viaggi, periti, ecc. Uomo di grande cultura storica e politica, non c'era libro che non avesse letto e che non comprasse. E' venuto anche alla presentazione del libro sui Fontanot, perchè ne voleva regalare una copia al regista Guediguian che aveva presentato all'Amidei L'armee du crime sulla famiglia monfalconese in Francia. Anche se c'era appena stato l'esito del referendum,questo non metteva in discussione il rapporto di stima che c'era alla base. Battello mancherà moltissimo a tutti noi, davvero Gorizia è ancora più piccola. adg
Mi vengono in mente tre fieri avversari politici dell'epoca: lui, Scarano ( lunga vita! ), Pascoli. Agli antipodi per ideologia, si attaccavano strenuamente, ma senza mai insultarsi e con umano rispetto reciproco. Mio padre era carabiniere e raccontava spesso, ammirato, del suo infaticabile impegno per smascherare i depistaggi sulla strage di Peteano. Onore ad un grande uomo! GM