Si è riacceso in questi giorni il dibattito se sia giusto o meno consentire ad una persona gravemente ammalata, senza possibilità di guarigione e con intensa sofferenza fisica, di porre fine alla sua vita.
Le ipotesi prospettate sono fondamentalmente tre: le dichiarazioni anticipate di fine vita, l’eutanasia e il suicidio assistito.
Con le dichiarazioni anticipate di fine vita la persona indica preventivamente a quali trattamenti sanitari sia o meno disposta a sottoporsi in caso di sua futura incapacità ad esprimersi.
Nell’eutanasia è il medico, su richiesta del paziente, a dare la morte mentre nel suicidio assistito è il paziente ad assumere direttamente il farmaco, con l’assistenza di un medico.
La questione è di quelle da far “tremar le vene e i polsi” perché consiste nel decidere se esista, oltre a un diritto alla vita, anche un diritto alla morte, almeno in alcune circostanze o, detto in altri termini, se esista, oltre che un diritto, anche un dovere di vivere.
La risposta affonda le radici nelle convinzioni personali di ognuno, religiose o laiche che siano.
Per i credenti, e anche per molti non credenti, la vita è un diritto indisponibile e irrinunciabile e, di conseguenza, non può essere riconosciuto il diritto di porvi fine.
I cosiddetti laici, al contrario, ritengono la vita un diritto che rientra nella disponibilità del singolo individuo e, in quanto tale, rinunciabile. (Si ricordi, in proposito, la dottrina filosofica che va sotto il nome di Stoicismo).
Questo in astratto.
Oltretutto sono sofferenze che non giovano a nessuno, completamente fini a se stesse.
L Italia ha enormi passi da fare in tema di laicità basti pensare a quanto accade alla 194
Chissà perché…?
Ma perché la Chiesa Cattolica dev'essere sempre così oscurantista?
Argomento molto difficile e complesso ,che ovviamente non può essere analizzato e dibattuto con superficialità e pressapochismo,ma con intelligenza e buon senso. Fare una legge "giusta" sull'eutanasia non è una cosa facile, e visto il quoziente intellettivo dei nostri politici ho molti dubbi che si potrà arrivare ad una buona soluzione.Premetto che sono favorevole a questa pratica,ma i dubbi che mi attanagliano sono ancora molti.Ripeto,non è una cosa facile.
Non mi sembra che negli altri Paesi abbiano avuto tanti problemi.
Il problema e' la chiesa cattolica e con lei tutti quelli che credono alle favole.
Lasciamo perdere chi decide di porre fine alla propria vita nel pieno delle proprie facoltà mentali. Per chi non è in grado di decidere come la mettiamo? Chi deve decidere?
Cosa pensa la religione islamica riguardo all'eutanasia? (visto che sono più di un miliardo è molti vivono nei nostri paesi è un problema che dovremo porci).
non è che per questo non si fa la legge.
Cosa c entra la religione islamica?Pensiamo alle nostre leggi.quella del testamento biologico consente di decidere prima di diventare un vegetale se vuoi o no che le cure continuino.
Mi piacerebbe che qualche sacerdote spiegasse dov'è la misericordia divina in certe situazioni.
Lascia perdere. I parlamentari possono benissimo votare la legge sul testamento biologico che sarebbe già un primo passo.ma evidentemente non hanno coraggio
Sì, sono d'accordo. Tuttavia mi piacerebbe che qualche credente spiegasse come fa a credere a certe favole e non si trincerasse sempre dietro il solito mistero imperscrutabile.
E chi ha detto che non bisogna farla?
Ce ne avete uno (ex) a portata di mano.
Quali favole? Quale chiesa cattolica? Immagino che lei dall'alto del suo piedistallo di presunzione asseisca senza alcun'ombra di dubbio che devo essere per forza un fervente cattolico che credo alle favole? Continui così ,mi raccomando.
Spiacente.non posso aiutarla
E che i costi lievitino, immagino….
Peccato. Anche perché sull'altro fronte tutto tace.
Non mi sembrava poi così presuntuoso e non capisco perché Lei risponda in modo così acido.
Quello che proprio non capisco è perché la fedeltà assoluta ai principi viene fuori solo su "certi" argomenti e non su altri.
Di tutte le persone che muoiono ogni giorno di fame nessuno si preoccupa.
Vero! Nessuno si preoccupa e si occupa. Come si muore, ad esempio, in un letto di ospedale o in una casa di riposo (che termine eufemistico!)? Ci si scontra per l'eccezionale, che costituisce una eccezione, ma ci si scorda della normalità, anche se è diventata disumana.
Ma chi se la scorda la disumanità
Abbiamo visto le rom im gabbia e i giovanotti che ridevano
E Adinolfi che parla di Hitler.Questi si che sono senza cuore non certo Cappato
Proprio non si vuol capire!
Se uno vuole accelerare il finis vitae basta farsi trovare con 15 grammi in tasca
Veramente io volevo dire che i cd benpensanti invocano i valori assoluti, come il diritto alla vita, solo in certe situazioni, tipo quella dei malati e non in altre, tipo la fame nel mondo. Non volevo dire che non ci si debba occupare dell'eutanasia. Al contrario, volevo proprio dire che è giunto il momento di consentirla.
Il commento delle 11.31 e' offensivo e intollerante. Gli atteggiamenti di disprezzo verso chi e' credente dimostrano tutta la pervicace limitatezza di chi li esprime. La liberta' di culto e' sancita dalla Costituzione. Chi disprezzaI credenti disprezza anche I migranti credenti.
Dalla Sua risposta si deduce con ragionevole certezza che Lei è un credente. Ma allora questi toni così accesi e intolleranti non Le sembrano in contrasto con la Sua fede? E non pensa che siano proprio questi gli atteggiamenti che fanno allontanare i fedeli dalle Chiese?
Ho smesso da tempo di credere in Dio anche perché mi sono sempre domandata come facesse a tollerare i suoi fedeli.
Mii…che sostenuta! Me, myself and I.
Magari e' anche immortale!
Ma non smetteremo proprio mai di credere nelle favole? Quanto ci vuole ancora?
Credere è un'esigenza dell'uomo, per riempire il vuoto che ha dentro, ma nulla più.
"L'uomo ha creato Dio a sua immagine e somiglianza"… è sempre valido…
Dipende chi sei. Se sei un poveraccio finisci molto male, se sei Lapo nessun problema.