Su Il Piccolo dell’altro giorno, è uscita una bella inchiesta sulle case a Gorizia. E’ stata messo in evidenza l’esistenza di 4.000 abitazioni vuote. Sono stati sentiti i pareri di un’agenzia immobiliare, dell’associazione piccoli proprietari e di Legambiente. Una prima osservazione: come mai la questione viene sollevata con i numeri forniti da un’agenzia immobiliare e non dal Comune?
Ecco alcune altre considerazioni. Molte case chiuse sono nuove, costruite forse immaginando un’invasione di nuovi e ricchi abitanti; altre sono rimaste vuote perché gli abitanti a Gorizia sono diminuiti da 44 a 35 mila; altre ancora sono state costruite e poi acquistate da privati perché una volta qualcuno di soldi ne aveva e con il mattone si facevano affari. Purtroppo oggi i soldi non ci sono e affittando gli appartamenti di affari non se ne fanno più. “A Gorizia c’è poco mercato” l’incontrovertibile sentenza di uno degli intervistati.
Ma siamo sicuri che gli alloggi chiusi siano solo 4.000 e non molti, ma molti di più? Forse 4.000 sono solamente gli appartamenti che potrebbero essere affittati o venduti subito. Se così fosse per avere un’idea completa di quale sia la situazione, bisognerebbe allargare il punto di vista a tutto il costruito in città e mettere in conto anche tutti gli altri immobili abbandonati. Ad esempio, di fronte al Kulturni ci sono due edifici chiusi da tempo: uno con l’insegna “alimentari” e il cartello “in vendita”, l’altro che ospitava una storica osteria. Sono attualmente inabitabili e quindi sicuramente non sono stati conteggiati nei 4.000 chiusi. Ad occhio e croce, questi due edifici messi a posto potrebbero ospitare anche più di una decina di appartamenti. Allora, quanti altri appartamenti si potrebbero ricavare da tutte le case chiuse e abbandonate sparse in città?
In un terzo gruppo potrebbero essere individuati gli ex complessi produttivi o commerciali da convertire in residenziali, le aree residenziali da trasformare aumentando le cubature, le aree verdi per le quali è già prevista l’urbanizzazione. E le caserme? In piazza Battisti, in via Duca d’Aosta e in via Trieste sono chiuse o in via di dismissione. E casa Bombi così malandata che sembra chiusa dai tempi di Michelstaedter? E quel bel palazzo che ospitava gli uffici regionali di Corso Italia che non trova nessuno che se lo vuol prendere? E tutti gli altri edifici pubblici? Ecco un parziale piccolo elenco: il vecchio Ospedale, il Pneumologico, metà degli edifici del parco Basaglia, la Banca d’Italia, l’ex Provveditorato agli Studi, la scuola Pitteri, l’ex deposito tram vicino alla stazione, tutti gli edifici della fondazione Coronini, i Bagni Pubblici, l’ex manifattura tabacchi, l’ex sede del centro sociale al Ponte del Torrione, l’ex valico di San Pietro…ok basta così, l’inventario sarebbe troppo lungo.
Prima di chiudere questo post proviamo a fare due conti.
Nei 4.000 appartamenti segnalati dal Il Piccolo ci mettiamo dentro 3 abitanti di media per appartamento: fanno in tutto 12.000 abitanti.
Nel secondo gruppo individuato possiamo stimare che negli edifici abbandonati, una volta ristrutturati, si potrebbero ricavare 4.000 alloggi e ospitare altri 12.000 abitanti.
Nel terzo gruppo, aree pronte a ricevere insediamenti, caserme e palazzi pubblici altri 12.000 abitanti ci stanno comodi comodi.
E dato che è la somma che fa il totale: 12.000 x 3 fanno 36.000, la popolazione attuale di Gorizia.
Esiste quindi una seconda Gorizia abbandonata, grande quanto la Gorizia abitata, che si è formata nel corso degli anni e quasi quasi non ce ne siamo accorti. Ma sopratutto non se ne sono accorti quelli che dovevano occuparsene. Avete mai sentito il Sindaco parlare di queste cose? Non c’è nemmeno la consapevolezza dell’esistenza del problema. C’è una Gorizia abbandonata, che sopravvive accanto a noi, all’insaputa dei nostri amministratori.
Questa politica urbanistica, ci ha fatto tutti più poveri.
Per almeno due ragioni, ecco la prima. Il Comune ha lasciato che si costruisse una città troppo grande e più la città si espande più ci indebitiamo. Se Gorizia è grande il doppio, costeranno il doppio l’illuminazione, i trasporti pubblici, l’asfalto per strade e marciapiedi, la rete dei servizi pubblici, ecc. Tutte cose che pagheremo noi, perché dovremo mantenere assieme alla città dove viviamo anche la Gorizia abbandonata.
La seconda. Siamo più poveri perché a Gorizia il Comune ha lasciato che si costruissero troppi appartamenti nuovi, svalutando così l’unica ricchezza economica che molti goriziani possiedono: la casa di proprietà. Negli ultimi dieci anni il valore dei nostri appartamenti si è ridotto quasi alla metà, impoverendo la grande maggioranza delle famiglie goriziane.
ps
Molto interessante. Quindi zero cemento e utilizzo di ciò che c'è già anche perché molti aspettano paradossalmente una casa che non viene data
mia suocera 15 anni fa non ha venduto per 90 mila euro il suo appartamento perché ne voleva 100.
oggi io non riesco a venderlo nemmeno a 60
Quindi hai perso 40 mila euro
il piccolo ultimamente fa articoli interessanti, oggi racconta di 5 cantieri fantasma di un ater senza soldi e senza graduatoria per una casa che non viene data
credo che dovrei perderne 30, ma visto che a mia suocera non li posso più chiedere, a chi li chiedo a Romoli?
Nello stesso articolo c'e' il curioso record del 41% di case vuote nel Comune di Mossa. E si parla dell immobiliare privato…quello si che e' scempio del territorio!
chi troppo vuole nulla stringe
Edilizia volano dell economia? Sembra proprio il contrario
E' tutto corretto e molto triste: ma che proposte ha il Forum per contrastare il fenomeno nei possibili 5 anni di amministrazione Picco? Cosa c'è scritto nel programma? Cosa farà di diverso dal Romoli? Cosa può, concretamente, fare un sindaco?
Zero consumo di suolo invece di rotonde ristrutturazione di quello che c'è no impianti industriali in città modificando i piano regolatori
Per ora alcuni tra i sostenitori di Collini (vecchi commercianti goriziani) ipotizzano la riapertura del Corso e della Galleria. Il nuovo che avanza, per "far meglio" di Romoli (che però ha amministrato bene in questi anni). Bastano queste considerazioni per evitare qualsiasi ipotesi di alleanza o anche di non belligeranza.
Un sindaco deve evitare di fare continue modifiche ai piani regolatori per lasciare costruire impianti a bio masse in città. Ma i candidati non fanno che ripetere lavoro e ambiente dopo di che le varianti vengono approvate e le zone commerciali diventano industriali. Ecco cosa deve fare un sindaco e che nessuno fa
Come può immaginare un programma urbanistico per una città così mal messa come Gorizia è impossibile da raccontare nelle quattro righe di un post.
Gli urbanisti dicono che per cambiare il volto di una città ci vogliono almeno 10 anni; i sociologi pensano che due generazioni non bastano per modificarne l'anima.
Mancano tre mesi alle elezioni, segua il blog con un po' di pazienza o venga alle riunioni del lunedì nella sede del forum e tutte le sue domande troveranno risposta.
ps
A mio parere a Gorizia c'è la MAFIA.Non quella rappresentata dalla omino con Coppola e baffetto. Ma quella in giacca e cravatta!Guardatevi attorno e vedrete i nuovi Goriziani che con Gorizia non c'entrano nulla! E come portare la polenta nel meridione e fare lo spuntino estivo in spiaggia.